automazione e umanità

Ritorno al futuro: nell’era dell’IA il marketing riscopre il fattore umano



Indirizzo copiato

Nell’era dell’intelligenza artificiale, il marketing riscopre il valore del fattore umano. Mentre l’IA ottimizza e personalizza, la vera sfida è mantenere la connessione autentica con i consumatori. Brand come Lush e Patagonia ridefiniscono il rapporto con il pubblico, dimostrando che l’equilibrio tra automazione e umanità è essenziale per un marketing efficace e duraturo

Pubblicato il 22 ott 2024

Alessio Pecoraro

coordinatore PAsocial Emilia-Romagna, marketing & communication manager



relazioni umane (1)

L’abbiamo vista tutti: la frenesia che ha avvolto il mondo del marketing con l’arrivo delle tecnologie generative. Un’euforia, quasi una sbornia, alimentata dalla potenza creativa dell’intelligenza artificiale, capace di produrre contenuti, immagini e persino intere campagne pubblicitarie in un batter d’occhio. Eppure, come dopo ogni grande corsa verso l’innovazione, arriva il momento di riflettere, di fermarsi e chiedersi: ma è davvero tutto qui? Il futuro del marketing può essere affidato solo a delle macchine? La risposta è chiaramente sorprendente, viste le premesse: no.

Il ritorno al fattore umano nel marketing

In un mondo sovraccarico di stimoli, in un contesto dove le aziende e i loro brand competono per l’attenzione del pubblico/consumatore, la differenza non la fa solo la tecnologia, ma la relazione.

Alec Ross, già consigliere di Obama, sul suo profilo LinkedIn spiega che “Quando penso al Made in Italy, la possibilità in questo ambito dell’AI è di ridurre i costi, sì, ma anche di ridurre i processi industriali in modo da lasciare alle risorse umane la creatività e l’immaginazione”.

L’intelligenza artificiale e gli algoritmi ci hanno senza dubbio semplificato la vita. Hanno ottimizzato i processi, accelerato i tempi di produzione e personalizzato le offerte come mai prima d’ora. Ma tutto questo ha creato una sorta di distanza. La sfida per le aziende e i loro brand, ora, è quella di riportare al centro il fattore umano: un equilibrio tra automazione e servizio personalizzato, dove l’uomo – e la sua capacità di interpretare emozioni, desideri, bisogni – torna a essere il protagonista.

L’importanza di connettersi in modo autentico e personalizzato con le persone

Per Seth Godin, uno dei guru del marketing moderno, il vero valore aggiunto di un brand risiede nella capacità di connettersi in modo autentico e personalizzato con le persone. “Non si tratta di spammare contenuti, ma di creare una connessione significativa”, afferma Godin. E aggiunge: “Nel futuro del marketing, non vincerà chi ha la tecnologia più avanzata, ma chi saprà coltivare la fiducia del proprio pubblico”.

Nel dibattito sull’evoluzione del marketing nell’era dell’intelligenza artificiale (IA), Stefania Romenti, professoressa di comunicazione strategica all’Università IULM, ha sollevato una questione cruciale: “La vera sfida per il marketing sarà capire che l’intelligenza artificiale non è un’antagonista di questo processo, ma una potente alleata perché può aiutare le imprese a fornire risposte anche più empatiche rispetto a quelle formulate dagli umani.” Un’affermazione provocatoria che spinge a una riflessione profonda sul ruolo che l’IA può svolgere nell’empatia e nella personalizzazione delle relazioni con i consumatori. Ma è davvero così?

IA nel marketing: opportunità e limiti

Uno dei principali argomenti a favore dell’uso dell’IA nel marketing empatico è la sua abilità di analizzare enormi quantità di dati in tempo reale, permettendo alle aziende di conoscere profondamente i propri consumatori. L’intelligenza artificiale può leggere e interpretare segnali che agli esseri umani spesso sfuggono: dalle abitudini di acquisto alle interazioni social, l’IA costruisce un quadro completo che consente di offrire risposte sempre più personalizzate. In un contesto dove la personalizzazione è cruciale, questa capacità di adattamento e risposta immediata appare come una risorsa preziosa. Le interazioni con i consumatori, che grazie agli algoritmi possono essere calibrate su misura, sembrano diventare non solo più efficienti, ma paradossalmente anche più empatiche, nella misura in cui l’IA è in grado di riconoscere le emozioni e modulare il tono delle proprie risposte. Chatbot e assistenti virtuali dotati di elaborazione del linguaggio naturale permettono di rispondere con una cortesia che, in alcuni casi, gli umani non riescono a mantenere con continuità.

Ma questa visione ottimistica nasconde anche dei limiti importanti. L’IA, per quanto avanzata, non può realmente provare empatia. Quella che restituisce è un’imitazione, una simulazione basata su modelli e schemi predeterminati. Anche se può riconoscere le emozioni, le sue risposte sono prive di quella profondità che deriva dall’esperienza umana. Il rischio è che le interazioni diventino fredde e meccaniche, soprattutto in situazioni in cui la sensibilità e il tatto sono essenziali. L’intelligenza artificiale, per quanto abile, non è in grado di cogliere le sfumature emotive o contestuali più complesse, quelle che richiedono un ascolto empatico autentico. Alcuni critici sostengono che questo potrebbe portare a un’interazione disumanizzata, minando la fiducia nel brand proprio nel momento in cui i consumatori cercano un contatto più autentico.

La dipendenza dalla tecnologia

Un altro aspetto controverso riguarda la dipendenza dalla tecnologia. Affidarsi troppo all’IA può compromettere la capacità di un brand di mantenere la propria autenticità nelle relazioni con i clienti. Molti consumatori continuano a preferire il contatto umano, soprattutto in situazioni più delicate o complesse. Anche se l’IA offre efficienza e velocità, può risultare inadeguata quando il cliente cerca comprensione e vicinanza emotiva, tratti distintivi di un rapporto umano reale. Inoltre, l’utilizzo massivo di queste tecnologie solleva interrogativi etici, soprattutto quando si tratta di delegare processi così sensibili alla tecnologia.

In questo scenario, la visione di Romenti è affascinante, ma non priva di sfumature. L’IA può senza dubbio potenziare le capacità dei brand, migliorando la personalizzazione e accelerando i tempi di risposta. Tuttavia, rimane una tecnologia, e come tale non può sostituire l’empatia umana. Il marketing del futuro, quindi, dovrà trovare un equilibrio delicato: sfruttare l’efficienza e la precisione dell’IA senza perdere di vista la centralità del fattore umano, che resta insostituibile nelle relazioni più profonde e autentiche.

La centralità dei social media per il marketing

E non possiamo parlare di relazione senza menzionare i social media. Luoghi dove ogni giorno milioni di persone si incontrano, discutono, si confrontano. Spazi dove i brand possono – e devono – esserci, ma in modo autentico. Philip Kotler, il padre del marketing moderno, ha sempre sostenuto che “la comunicazione non è solo uno strumento, è una relazione”. E se i social media hanno rivoluzionato il modo in cui i brand dialogano con i propri consumatori, non possiamo dimenticare che, dietro a ogni ‘like’ o ‘commento’, c’è una persona reale con bisogni concreti.

Negli ultimi anni, le aziende e i brand hanno investito enormemente in campagne social, cercando di raggiungere quante più persone possibili, spesso a scapito della qualità della relazione. Ma se c’è una lezione che possiamo trarre dall’esplosione delle tecnologie generative è che il volume non può e non deve essere l’unico obiettivo. Perché mentre gli algoritmi possono individuare il target giusto, è la capacità di creare una relazione autentica, basata su fiducia e trasparenza, a fare davvero la differenza. “I social media non sono solo una vetrina”, prosegue Godin. “Sono una piattaforma di dialogo, e come in ogni dialogo, l’ascolto è fondamentale”.

Perché molte azienda abbandonano i social

Eppure negli ultimi anni alcune aziende anziché investire sempre più nei social media, hanno deciso di abbandonarli parzialmente o del tutto. Una scelta che non è frutto di una disattenzione strategica, ma di una precisa volontà di differenziarsi e di ridefinire il proprio rapporto con il pubblico.

I casi di Lush, Patagonia e Balenciaga

Un caso emblematico è quello di Lush, il marchio britannico di cosmetici naturali, che nel 2019 ha annunciato l’abbandono dei social per le difficoltà crescenti di costruire un dialogo autentico con i propri consumatori attraverso strumenti come Facebook, Instagram e TikTok.

Patagonia, noto brand di abbigliamento outdoor con una forte vocazione ambientale ha deciso di ridurre significativamente la propria presenza e investire meno nelle piattaforme social.

Il caso di Balenciaga ha segnato un altro momento clamoroso nel dibattito sull’uso dei social media. Nel 2021, la celebre maison di moda ha deciso di eliminare tutti i contenuti dal suo profilo Instagram come atto di ribellione verso le logiche dell’hype immediato, concentrandosi sulla costruzione di un’immagine che si fonda sul mistero e sul controllo narrativo.

Queste aziende hanno intrapreso un percorso controcorrente, puntando su una visione di lungo termine che esclude la rincorsa ai numeri facili e ai trend effimeri. In un ecosistema sempre più dominato da piattaforme digitali, la scelta di rinunciare ai social media è una dichiarazione di indipendenza che lascia spazio a nuove modalità di relazione con il pubblico.

Dall’efficienza all’efficacia: i servizi a valore aggiunto

In questo nuovo paradigma, l’obiettivo per le aziende e i loro brand non è solo quello di essere presenti, ma di esserci nel modo giusto. Questo significa investire in servizi a valore aggiunto, quelli che fanno sentire il cliente ascoltato, capito e, soprattutto, valorizzato. La sfida per gli operatori del marketing non è più (solo) quella di sviluppare contenuti o strategie virali, ma di costruire esperienze personalizzate e umane.

Per farlo, è necessario un cambio di prospettiva. Se negli ultimi anni abbiamo visto una corsa alla massimizzazione dell’efficienza – con l’intelligenza artificiale che ha automatizzato processi e ottimizzato ogni fase della customer journey – ora è il momento di puntare sull’efficacia delle relazioni. Un servizio a valore aggiunto non è solo quello che risolve un problema, ma quello che crea un legame duraturo tra brand e consumatore.

“L’IA ci darà una mano e già lo sta facendo, ma la pennellata umana è centrale e lo sarà sempre” ha detto Carlo Colpo, Group marketing communication director and Brand home director per Lavazza che ha lanciato una nuova campagna  dal respiro internazionale “pleasure makes us human”. “Abbiamo bisogno di istinto e razionalità, i processi di intelligenza artificiale possono generare output creativi di storytelling simili tra loro” aggiunge Colpo al Sole24Ore.

L’IA quindi come detto su queste pagine altre volte non è una bacchetta magica, ma uno strumento per supportare, ma soprattutto per pensare oltre e aiutare le aziende e i loro brand a costruire esperienze multicanale e multiformato in direzione – anche per realtà con risorse più ristrette – della media company, con l’obiettivo di creare e gestire relazioni stabili.

Il futuro del marketing è nella connessione umana

Alla fine, la vera innovazione non sta nella tecnologia, ma in come la tecnologia può potenziare l’esperienza umana. I brand che sapranno vincere questa nuova sfida saranno quelli che riusciranno a integrare il meglio dell’automazione con la personalizzazione e la relazione umana. Sarà una strada non sempre facile, ma, come ci ricorda Kotler, “nel marketing, l’obiettivo finale è creare un cliente, non solo una vendita”.

E in un mondo sempre più digitalizzato, è proprio il ritorno alla relazione umana a rappresentare il vero futuro del marketing. Non si tratta di abbandonare la tecnologia, ma di usarla come strumento per creare connessioni più profonde, autentiche e durature. La tecnologia, in definitiva, ci ha portato lontano. Ora tocca a noi, come esseri umani, riportare il marketing più vicino al cuore delle persone.

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4