strategie

Cyber resilience nella PA: come prepararsi e rispondere agli attacchi informatici



Indirizzo copiato

La cyber resilience è cruciale per proteggere le infrastrutture digitali della pubblica amministrazione. Esaminando casi recenti e proponendo strategie come la formazione continua con “Syllabus” e le direttive dell’ACN, si delineano misure pratiche per migliorare la sicurezza informatica e garantire la continuità operativa

Pubblicato il 23 ott 2024

Giuseppe Storelli

Presidente di The OpenCyber Foundation, Digital Transformation Expert



cyber resilience (1)

La cyber resilience nella pubblica amministrazione è una necessità urgente e in crescita, in un’era in cui le infrastrutture digitali sono continuamente bersagliate da attacchi informatici. Esaminare l’importanza della cyber resilience, insieme alle strategie e misure preventive, è essenziale per proteggere i dati sensibili e garantire la continuità operativa dei servizi pubblici fondamentali.

Cos’è la cyber resilience e perché è importante

La sicurezza e resilienza del perimetro cibernetico delle amministrazioni pubbliche ha acquisito un’importanza cruciale negli ultimi anni, poiché le infrastrutture digitali sono diventate bersagli sempre più frequenti di attacchi informatici. Questa materia non solo riguarda la prevenzione degli attacchi ma anche la capacità di rispondere e recuperare rapidamente da essi, garantendo la continuità operativa. Un primo passo essenziale nella costruzione di una solida cyber resilience è l’adozione di protocolli di sicurezza avanzati. Questi protocolli includono l’utilizzo di crittografia forte, l’implementazione di firewall robusti e l’adozione di sistemi di rilevamento delle intrusioni[1].

Proteggere la PA dagli attacchi informatici, la tecnologia da sola non basta

Tuttavia, la tecnologia da sola non è sufficiente è necessario in primis uno sforzo organizzativo sostenuto dalla diffusione di competenze e buone pratiche tra tutti i livelli dell’organizzazione.

La pubblica amministrazione deve perciò anche concentrarsi sulla formazione continua del personale. Con l’avvento della piattaforma integrata di formazione “Syllabus”, voluta fortemente dal Ministero della Funzione Pubblica, si è potuto colmare il gap in termini di omogeneità e frammentazione nella formazione dei dipendenti.

Su tale piattaforma asincrona in modalità e-learning sono disponibili i corsi proposti dall’Agenzia per l’Italia Digitale (ACN), che rappresentano un notevole passo in avanti nella diffusione delle digital skills e possono contribuire a sensibilizzare i dipendenti sui rischi informatici e sulle migliori pratiche da seguire.

Solo attraverso una strategia comprensiva e coordinata si può sperare di proteggere le infrastrutture digitali dalle minacce informatiche sempre più sofisticate e garantire la continuità operativa dei servizi essenziali.

Casi celebri di attacchi informatici recenti

In un contesto di crescente sofisticazione degli attacchi informatici, alcuni eventi recenti dimostrano quanto siano vulnerabili le pubbliche amministrazioni e quanto sia urgente l’adozione di un approccio robusto alla cyber resilience. Esaminiamo alcuni casi celebri di attacchi informatici che hanno colpito la pubblica amministrazione negli ultimi anni.

Questi incidenti rivelano falle critiche nelle infrastrutture digitali e sottolineano la necessità di strategie preventive e di risposta efficace.

Attacco ransomware alla Regione Lazio (2021)

Uno degli attacchi più gravi in Italia si è verificato nel luglio 2021, quando un attacco ransomware ha colpito i sistemi della Regione Lazio. L’attacco ha bloccato l’accesso al portale per la prenotazione dei vaccini contro il COVID-19 e ha causato un’interruzione significativa dei servizi regionali per diverse settimane. Nonostante la richiesta di riscatto, la Regione ha dichiarato di non aver pagato nulla agli hacker. Le indagini hanno rivelato che l’attacco è stato possibile grazie al furto delle credenziali di accesso di un dipendente esterno.[2]

Attacco informatico all’Agenzia delle Entrate (2022)

Nel luglio 2022, l’Agenzia delle Entrate è stata vittima di un attacco da parte di un gruppo di cybercriminali noto come LockBit. Gli hacker hanno annunciato di aver violato i sistemi dell’agenzia e di essere in possesso di circa 78 GB di dati sensibili, tra cui documenti fiscali e personali dei cittadini italiani. Il gruppo ha minacciato di pubblicare tali dati se non fosse stato pagato un riscatto. L’Agenzia delle Entrate e la Polizia Postale hanno subito avviato un’indagine, minimizzando l’impatto dell’attacco[3]

Attacco phishing al Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) (2020)

Nel 2020, il Ministero dello Sviluppo Economico è stato vittima di un attacco phishing sofisticato che ha mirato a rubare informazioni personali e credenziali di accesso di funzionari del governo. Gli hacker hanno inviato email contraffatte, apparentemente provenienti da alti funzionari del ministero, per ingannare i destinatari e spingerli a fornire i loro dati. Anche se l’attacco non ha causato danni significativi ai sistemi centrali del MISE, ha evidenziato l’importanza della formazione del personale su attacchi di ingegneria sociale.[4]

Attacco DDoS ai sistemi comunali di Torino (2021)

Nel 2021, i sistemi informatici del Comune di Torino sono stati colpiti da un attacco Distributed Denial of Service (DDoS), che ha causato il blocco dei servizi digitali per i cittadini, inclusi quelli per il pagamento di imposte e le procedure amministrative. Sebbene l’attacco non abbia comportato furti di dati, ha paralizzato temporaneamente le operazioni digitali del comune, sollevando preoccupazioni sulla vulnerabilità delle infrastrutture informatiche locali.[5]

Questi esempi mettono in luce una serie di vulnerabilità comuni: sistemi legacy non aggiornati, gestione inadeguata dei permessi di accesso, assenza di misure di autenticazione robusta e mancanza di strategie di mitigazione per attacchi DDoS. Le conseguenze per le amministrazioni pubbliche coinvolte sono state significative, con impatti che vanno dai disservizi prolungati ai costi di ripristino elevati, passando per il danno alla fiducia dei cittadini.

Strategie preventive per una cyber resilience efficace

Per migliorare la cyber resilience nelle pubbliche amministrazioni, è fondamentale adottare un insieme di strategie preventive concrete e specifiche.

L’adozione di protocolli di sicurezza avanzati

Tra queste, l’adozione di protocolli di sicurezza avanzati, la segmentazione della rete e l’importanza del monitoraggio continuo delle infrastrutture digitali rappresentano i pilastri fondamentali. In primo luogo, l’adozione di protocolli di sicurezza avanzati è essenziale per proteggere i dati sensibili. Questi protocolli includono l’utilizzo di crittografia end-to-end, autenticazione a più fattori (MFA) e procedure di aggiornamento regolari.

La crittografia end-to-end garantisce che i dati siano leggibili solo dalle parti autorizzate, riducendo la probabilità che dati compromessi possano essere utilizzati in modo dannoso. L’MFA aggiunge un ulteriore livello di protezione, assicurando che anche se una password viene compromessa, l’accesso non autorizzato è comunque bloccato senza il secondo fattore di autenticazione.

Infine, mantenere software e sistemi operativi aggiornati chiude le vulnerabilità conosciute che potrebbero essere sfruttate dagli attaccanti.

La segmentazione della rete

Poi, la segmentazione della rete è una strategia efficace per limitare il movimento laterale degli attaccanti all’interno delle infrastrutture. Segmentare la rete in diverse zone di sicurezza isolate aiuta a contenere eventuali intrusioni, riducendo l’impatto di un attacco. Ad esempio, le aree critiche come database con informazioni sensibili possono essere separate dalle reti utilizzate per la navigazione quotidiana. In caso di violazione, la segmentazione limita la portata dell’infiltrazione e facilita l’ispezione e la risoluzione del problema.

L’importanza del monitoraggio continuo delle infrastrutture digitali

L’importanza del monitoraggio continuo delle infrastrutture digitali non può essere sottovalutata. Implementare un sistema di monitoraggio che consenta di rilevare tempestivamente attività sospette o anomale aiuta a intervenire rapidamente in caso di attacco. L’utilizzo di strumenti avanzati come sistemi di rilevamento delle intrusioni (IDS), sistemi di prevenzione delle intrusioni (IPS), e firewall di nuova generazione sono alcuni dei metodi più efficaci. Questi sistemi analizzano costantemente il traffico di rete in tempo reale, individuando e bloccando potenziali minacce prima che possano causare danni significativi. In sintesi, per costruire una cyber resilience efficace, le pubbliche amministrazioni devono integrare:

  • Protocolli di Sicurezza Avanzati
    • Multi Factor Authentication
    • Crittografia End2End
    • Aggiornamenti regolari
  • Segmentazione della rete
  • Monitoraggio continuo delle infrastrutture all’interno delle loro strategie di sicurezza.
    • IPS
    • IDS
    • AI Firewall

La combinazione di queste misure preventive non solo aumenta significativamente la capacità di resistere agli attacchi informatici, ma migliora anche la capacità di recupero e risposta agli incidenti, minimizzando il rischio di gravi conseguenze operative e legali.

Il ruolo fondamentale della formazione continua

La formazione continua del personale rappresenta un pilastro fondamentale per mantenere un elevato livello di sicurezza informatica nelle pubbliche amministrazioni. La crescente sofisticazione degli attacchi informatici richiede un aggiornamento costante delle competenze e delle conoscenze degli operatori, per poter rispondere in maniera efficace e tempestiva alle minacce. La prevenzione non può basarsi esclusivamente su tecnologie e protocolli avanzati; è di cruciale importanza che i dipendenti siano capaci di riconoscere e gestire potenziali situazioni di rischio.

Programmi strutturati di formazione: il Syllabus

Programmi strutturati di formazione come “Syllabus” della Scuola Nazionale dell’Amministrazione (SNA) sono esempi eccellenti di iniziative volte a garantire una preparazione costante e capillare del personale della PA. “Syllabus” offre percorsi formativi modulari che coprono differenti aspetti della cybersecurity, dalle nozioni di base fino agli approfondimenti specialistici, tarati sulle diverse esigenze delle amministrazioni pubbliche. Questi percorsi formativi permettono di instaurare una vera e propria cultura della sicurezza informatica, sensibilizzando i dipendenti sui rischi e sulle best practice da adottare quotidianamente.[6]

In particolare, la formazione continua contribuisce a ridurre le vulnerabilità legate al fattore umano, spesso sfruttato dagli attaccanti. Phishing, social engineering e altre tecniche di manipolazione psicologica possono facilmente ingannare dipendenti non adeguatamente formati. Corsi di aggiornamento periodici e simulazioni di attacco aiutano a mantenere alta l’attenzione e a riconoscere queste minacce nella vita lavorativa di tutti i giorni.

Un approccio sistemico per implementare efficacemente programmi di formazione

Per implementare efficacemente programmi di formazione, le amministrazioni dovrebbero adottare un approccio sistemico che includa:

  • Assessment continui delle competenze: valutare periodicamente il livello di preparazione dei dipendenti per identificare eventuali lacune e prevedere corsi di aggiornamento mirati.
  • Workshop e laboratori pratici: organizzare sessioni pratiche per simulare scenari di attacco e pratica delle risposte, migliorando così la prontezza e le capacità operative del personale.
  • Coinvolgimento di esperti esterni: collaborare con enti e istituzioni specializzate per fornire formazione avanzata e aggiornamenti sulle nuove forme di minacce e sulle tecnologie emergenti.

Infine, la promozione di una cultura della sicurezza deve essere un obiettivo prioritario. È essenziale sensibilizzare tutti i livelli dell’amministrazione, facendo comprendere che la sicurezza informatica non è solo una responsabilità del reparto IT, ma un impegno condiviso. Comunicazioni interne, campagne di awareness e l’adozione di politiche premiali per comportamenti virtuosi possono incentivare una più ampia partecipazione e interesse per le tematiche della cybersecurity.

L’efficace implementazione di programmi come “Syllabus” e le iniziative formative mirate non solo mitigano i rischi, ma incrementano considerevolmente la resilienza complessiva dell’infrastruttura digitale pubblica. In vista dei continui cambiamenti e delle nuove minacce, la formazione continua si conferma un investimento fondamentale per garantire la sicurezza e l’efficienza della pubblica amministrazione.

Il contributo dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN)

Il contributo dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN)[7] L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) gioca un ruolo cruciale nel rafforzare la cyber resilience delle pubbliche amministrazioni italiane. Fondata con l’obiettivo di proteggere le infrastrutture digitali a livello nazionale, l’ACN fornisce un supporto imprescindibile e mette in atto iniziative concrete che mirano a contrastare le minacce informatiche in modo proattivo.

Il programma di sicurezza informatica per la PA

Uno dei principali progetti istituiti dall’ACN è il Programma di Sicurezza Informatica per la Pubblica Amministrazione.

Questo programma, articolato in diverse fasi, prevede l’implementazione di sistemi avanzati di monitoraggio e rilevamento delle minacce, così come l’adozione di tecnologie di crittografia per proteggere i dati sensibili. L’ACN collabora strettamente con i vari enti della pubblica amministrazione per garantire che queste misure vengano adottate e periodicamente aggiornate. Un esempio significativo dell’efficacia dei progetti dell’ACN è stato il caso di un attacco ransomware ai danni di un importante ministero. Grazie alle metodologie di risposta rapida dell’ACN, l’attacco è stato contenuto, riducendo al minimo il danno e permettendo una ripresa delle attività in tempi brevi. Questo incidente ha messo in evidenza l’importanza della preparazione e della cooperazione inter-agenzia.

L’upgrade della sicurezza delle reti e dei sistemi nazionali

L’ACN sta anche promuovendo l’Upgrade della Sicurezza delle Reti e dei Sistemi Nazionali, un’iniziativa volta a migliorare la sicurezza delle reti utilizzate dalle pubbliche amministrazioni. Questo progetto implica la revisione e la modernizzazione dei protocolli di sicurezza esistenti, nonché l’introduzione di nuove tecnologie come firewall avanzati e sistemi di prevenzione delle intrusioni. Il tutto viene integrato con un sistema centralizzato di gestione delle minacce che permette un’analisi in tempo reale delle potenziali vulnerabilità. Sul fronte della formazione, l’ACN organizza corsi di aggiornamento e simulazioni di attacco (red teaming) che preparano il personale della pubblica amministrazione a riconoscere e rispondere agli attacchi informatici. Questi corsi complementano gli sforzi di formazione continua già discussi nel capitolo precedente e rafforzano la capacità di reazione delle istituzioni.

La piattaforma di condivisione delle informazioni sulle minacce

Per sostenere queste attività, l’ACN ha avviato la Piattaforma di Condivisione delle Informazioni sulle Minacce (Threat Intelligence Sharing Platform).

Questo strumento consente alle differenti entità governative di condividere dati e analisi relativi alle minacce informatiche, migliorando così la risposta collettiva agli attacchi. La piattaforma facilita il rapido scambio di informazioni e best practices, costituendo un elemento fondamentale per una difesa coesa e integrata. In conclusione, l’ACN ha delineato una serie di misure preventive e reattive che hanno già dimostrato la loro efficacia nel contrastare gli attacchi informatici. La collaborazione tra l’ACN e le diverse pubbliche amministrazioni è essenziale per costruire un sistema di sicurezza informatica solido e resiliente. Nel prossimo capitolo, esploreremo suggerimenti pratici e immediati che le pubbliche amministrazioni possono adottare per ulteriormente migliorare la loro sicurezza informatica.

Suggerimenti pratici per migliorare la sicurezza informatica

Prima di tutto, è essenziale garantire che i software e i sistemi operativi utilizzati siano aggiornati regolarmente. Le vulnerabilità nei sistemi software vengono spesso sfruttate dagli attaccanti per penetrare nelle infrastrutture digitali. Gli aggiornamenti e le patch di sicurezza rilasciati dai fornitori devono essere applicati tempestivamente per ridurre i rischi associati a eventuali falle di sicurezza.

La gestione degli accessi

La gestione degli accessi è un altro aspetto fondamentale. Le pubbliche amministrazioni devono implementare politiche di controllo degli accessi stringenti, assicurando che solo il personale autorizzato possa accedere a determinati dati e risorse. È utile adottare il principio del minimizzare i privilegi, garantendo che ciascun utente abbia solo gli accessi necessari per svolgere le proprie mansioni. L’implementazione di meccanismi di autenticazione multi-fattore può significativamente ridurre il rischio di accessi non autorizzati.

L’utilizzo della crittografia

Un’altra raccomandazione chiave è l’utilizzo della crittografia. Tutti i dati sensibili, sia in transito che a riposo, dovrebbero essere crittografati. Questa misura garantisce che i dati rubati o intercettati non possano essere letti o utilizzati dagli attaccanti, riducendo così i danni in caso di violazione.

Oltre a queste precauzioni tecniche, è cruciale investire nella formazione continua del personale. Le pubbliche amministrazioni dovrebbero promuovere una cultura della sicurezza informatica, organizzando regolarmente workshop e corsi di aggiornamento, come quelli previsti dal programma Syllabus, promuovendo la consapevolezza sulle minacce informatiche e le migliori pratiche per prevenirle.

Valutazioni periodiche dei rischi

Inoltre, è consigliabile effettuare delle valutazioni periodiche dei rischi. Le pubbliche amministrazioni dovrebbero analizzare continuamente le vulnerabilità delle loro infrastrutture attraverso audit di sicurezza, penetration test e simulazioni di attacchi. Questi test permettono di identificare e correggere tempestivamente eventuali debolezze.

Un piano di risposta agli incidenti ben definito

Infine, è fondamentale avere un piano di risposta agli incidenti ben definito. Questo piano deve includere procedure dettagliate per la gestione di diverse tipologie di attacco, dalla rilevazione fino alla ripresa delle operazioni. La rapidità e l’efficacia nella risposta possono fare la differenza tra un incidente contenuto e una crisi estesa.

Attuando queste misure preventive e strategie proattive, le pubbliche amministrazioni possono non solo proteggere le loro infrastrutture digitali, ma anche accrescere la loro cyber resilience, preparandosi meglio per affrontare e rispondere agli attacchi informatici.

Rafforzare la cyber resilience: cruciale il fattore tempo

In definitiva è evidente la necessità di rafforzare la cyber resilience attraverso misure pratiche e immediate. Gli enti pubblici devono adottare al più presto protocolli di sicurezza avanzati e assicurare una formazione continua del personale in merito alle migliori pratiche di cybersecurity. L’adozione di strumenti come il Syllabus e le direttive dell’ACN (Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale) può rappresentare un valido supporto nella pianificazione di programmi di formazione efficaci e il fattore tempo è ormai cruciale.

Sitografia

ACN https://www.cybersicurezza.gov.it/acn

AGID https://www.agid.gov.it/it/sicurezza/cyber-resilience

ilSole24 ore https://www.ilsole24ore.com/art/attacco-hacker-regione-lazio-dalla-vpn-al-ransomware-gestito-lontano-AE0R6Pe

Corriere della Sera https://www.corriere.it/tecnologia/22_luglio_26/attacco-hacker-all-agenzia-entrate-lockbit-riscatto-fiscale-dati-6a56c1f4-0d44-11ed-990b-0d5a54f5477e.shtml

La Repubblica https://www.repubblica.it/tecnologia/2020/06/22/news/attacco_hacker_mise_phishing-259723051/

Il giornale https://www.ilgiornale.it/news/cronache/hacker-attacco-ai-sistemi-informatici-torino-comune-sotto-2020542.html

Syllabus https://www.funzionepubblica.gov.it/syllabus

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4