cambiamenti climatici

Progetto INACO: soluzioni tech per la sostenibilità culturale e naturale



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Il progetto INACO, sostenuto da Interreg Central Europe, sviluppa strategie per migliorare la resilienza del patrimonio culturale e naturale europeo contro i rischi idrometeorologici, coinvolgendo autorità locali e cittadini in otto siti pilota attraverso strumenti innovativi di gestione del rischio

Pubblicato il 28 nov 2024

Alessandra Bonazza

Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale

Fernanda Prestileo

Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima, Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISAC)

Alessandro Sardella

Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima, Consiglio Nazionale delle Ricerche



Valli di Comacchiio

Finanziato dal programma Interreg Central Europe e coordinato dall’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISAC), il progetto INACO (INnovative strategies for the Adoption of risk management plans to enhance the resilience of sensitive Cultural and natural heritage Objectives against climate hazards in river basin districts) mira a migliorare la resilienza del patrimonio culturale e naturale dei distretti idrografici delle regioni dell’Europa Centrale nei confronti dei rischi idrometeorologici legati al cambiamento climatico.

Cos’è Inaco e chi partecipa

L’implementazione delle attività è prevista dal 1 giugno 2024 al 30 Novembre 2026 ed il partenariato è composto da undici partner beneficiari e sei partner associati ed include rappresentanti della comunità scientifica, delle autorità pubbliche, della piccola e media industria e della cittadinanza:

  • CNR-ISAC e Parco Regionale del Delta del Po in Italia;
  • SISTEMA Gmbh, University for Continuing Education Krems e Federal Agency for Water Management in Austria;
  • Institute of Theoretical and Applied Mechanics in Repubblica Ceca;
  • Lake Balaton Development Coordination Agency in Ungheria;
  • District Council Forchheim in Germania;
  • Foundation for Landscape Protection in Polonia;
  • Technical University of Košice in Slovacchia;
  • Institute for the Restoration of Dubrovnik in Croazia.

INACO raccoglie l’eredità ed intende capitalizzare il know-how sviluppato nei precedenti progetti Interreg Central Europe coordinati dal CNR-ISAC: ProteCHt2save – Risk assessment and sustainable protection of Cultural Heritage in changing environment (2017-2020) e STRENCH – STRENgthening resilience of Cultural Heritage at risk in a changing environment through proactive transnational cooperation (2020-2022).

L’importanza di investire per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici

Gli eventi idrometeorologici che hanno colpito duramente l’Europa negli ultimi anni, come le inondazioni nelle regioni della Europa Centrale nel settembre 2024, le alluvioni in Emilia Romagna del maggio 2023 e dell’ottobre 2024, per non parlare della violenta alluvione che ha appena colpito la Spagna, dimostrano come sia necessario continuare ad investire risorse per trovare soluzioni mirate all’adattamento ai cambiamenti climatici ed alla mitigazione degli impatti sul territorio.

Gli obiettivi di Inaco

Le attività di INACO hanno l’obiettivo di sviluppare soluzioni e strumenti per supportare le autorità e gli enti competenti nella gestione del rischio, attraverso la messa a punto di misure specifiche per la protezione di siti culturali e naturali. In particolare si intende:

  • Definire strategie congiunte e transnazionali per migliorare gli esistenti piani di gestione attraverso il rafforzamento delle capacità delle autorità locali e il coinvolgimento dei cittadini.
  • Sviluppare una piattaforma Web-GIS per la valutazione del rischio ed applicazioni web e mobile per la stima della vulnerabilità che siano di supporto agli stakeholder locali nella gestione dei siti culturali e naturali a rischio. Per lo sviluppo della piattaforma Web-GIS per la valutazione e gestione del rischio è previsto l’utilizzo integrato di modelli climatici regionali e prodotti dell’Osservazione della Terra (programma Copernicus) (Bonazza & Sardella, 2023).
  • Formare personale specializzato in grado di affrontare le situazioni di emergenza nella gestione e mettere in atto misure di preparazione e prevenzione.

Casi di studio

INACO sarà sviluppato attraverso applicazioni in otto siti pilota rappresentativi di differenti categorie di beni culturali e naturali in tre diversi contesti ambientali:
• riserve naturali, borghi e giardini storici in aree di transizione marino-fluviale (Valli di Comacchio nel Delta del Po in Italia ed il Dubrovnik River in Croazia);
riserve naturali, edifici storici e siti archeologici situati in ambiente lacustre (Lago di Neusiedl in Austria e la Città di Fonyód sulle sponde del lago Balaton in Ungheria);
complessi monumentali, parchi e giardini storici in bacini fluviali continentali (Valle di Wiesent e Rednitz in Germania, Valle di Jelenia Gorà in Polonia, la Regione di Kosice in Slovacchia, e la Valle del fiume Moldava nella Boemia centrale in Repubblica Ceca).

Work Packages

Le attività sono organizzate in tre Work Packages (WPs) tecnico-scientifici:

  • WP1. Miglioramento delle strategie per rafforzare la resilienza dei beni culturali e naturali sensibili nei distretti di bacini idrografici dell’Europa Centrale (coordinato da Institute of Theoretical and Applied Mechanics, Repubblica Ceca)

L’obiettivo principale di questo WP è fare il punto sul recepimento delle direttive e strategie di adattamento al cambiamento climatico dell’Unione Europea nell’ambito delle regioni dell’Europa Centrale e verificarne lo stato di adozione a livello regionale/nazionale. Si prevede inoltre di identificare i punti di forza e di debolezza in relazione alle azioni messe in atto nei distretti idrografici dell’Europa Centrale per la salvaguardia dei beni culturali e naturali a rischio a causa della loro esposizione ad eventi climatici estremi, quali allagamenti, piogge intense, siccità.

  • WP2. Soluzioni per la protezione dei siti culturali e naturali nei distretti idrografici dai rischi di cambiamento climatico (coordinato dall’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Italia).

Nell’ambito di questo WP verranno sviluppati due strumenti interattivi (applicazione web e mobile) per la valutazione della vulnerabilità di siti culturali e naturali basati sulla metodica sviluppata nell’ambito del progetto del progetto Interreg Central Europe STRENCH (Cacciotti et al., 2024). Verrà inoltre integrato il “Risk Mapping Tool for Cultural Heritage Protection” sviluppato nell’ambito dei progetti Interreg Central Europe ProteCHt2save e STRENCH con analisi e valutazioni relative alle aree in cui sono localizzati i siti pilota del progetto INACO (Sardella et al., 2022).

  • WP3. Elaborazione di piani di gestione dei rischi per i siti culturali e naturali nei distretti idrografici (coordinato da University for Continuing Education Krems, Austria).

Sulla base dei risultati raggiunti nel WP1 e le soluzioni messe a punto nel WP2, il WP3 ha come obiettivo primario l’analisi delle possibili integrazioni delle strategie di gestione dei rischi nelle politiche nazionali e nella pianificazione urbana locale con raccomandazioni indirizzate alla protezione del patrimonio culturale e naturale ed alla messa in atto di misure di preparazione per la protezione delle risorse culturali e naturali nei confronti dei rischi legati ai cambiamenti climatici nei distretti dei bacini idrografici dell’Europa Centrale.

Attività in corso e prospettive future

Tali attività si avvarranno della cooperazione transnazionale tra i partner INACO che condivideranno la conoscenza e le esperienze pregresse per un efficiente raggiungimento degli obiettivi finali di progetto.

Le attività attualmente in corso riguardano l’implementazione del WP1 e sono focalizzate sull’analisi della Direttiva Europea Acque e delle Strategie e Piani di adattamento ai cambiamenti climatici negli Stati dell’Europa Centrale per il miglioramento della resilienza del patrimonio culturale a rischio nei confronti dei rischi legati ai cambiamenti climatici.

Immagine che contiene aria aperta, nuvola, cielo, erbaDescrizione generata automaticamente

Valli di Comacchio, Parco Regionale del Delta del Po, Ph: A. Sardella

Bibliografia

Bonazza A., Sardella A., 2023. Climate Change and Cultural Heritage: Methods and Approaches for Damage and Risk Assessment Addressed to a Practical Application. Heritage 6(4), 3578-3589. https://doi.org/10.3390/heritage6040190

Cacciotti R., Sardella A., Drdácký M., Bonazza A., 2024. A Methodology for Vulnerability Assessment of Cultural Heritage in Extreme Climate Changes. International Journal of Disaster Risk Science 15, 404–420. https://doi.org/10.1007/s13753-024-00564-8

Sardella A., Natali S., Del Grande C., Cacciotti R., Bonazza A. The Risk Mapping Tool for Cultural Heritage Protection in Europe and Mediterranean Basin”. Extended Abstract in Proccedings Conference 2022 Imeko International Conference On Metrology For Archaeology And Cultural Heritage, Special Session #10 “Geosciences For Archaeological Contexts And Cultural Heritage”, 19-21 ottobre 2022, Cosenza. pp. 137-142. https://www.imeko.org/index.php/proceedings

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