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AI per il settore energia, trend e applicazioni: la lezione di Enel



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Una leva che favorisce l’innovazione e spinge le transizioni energetica e digitale: l’AI per il settore energetico si afferma come una potente risorsa trasformativa che, tuttavia, richiede di ripensare i processi di governance e di compliance. Il caso aziendale di Enel permette di approfondire il tema

Pubblicato il 3 dic 2024



AI settore energia

L’instabilità geopolitica, il cambiamento climatico e la rapida trasformazione delle dinamiche normative, economiche e sociali rendono sempre più complessa l’attività delle imprese nel settore energetico. Nel pieno della transizione energetica, una tecnologia dirompente come l’intelligenza artificiale può essere un elemento decisivo per analizzare questa complessità e imparare a governarla, con l’obiettivo di migliorare i modelli di business aziendali: da un lato rendendoli più agili, dall’altro efficientando i processi.

Perché questo avvenga, tuttavia, essere recettivi al cambiamento tecnologico non basta: è necessario anche studiare e adeguarsi ad un quadro normativo in continuo aggiornamento, sia a livello europeo (l’AI Act con la sua “piramide del rischio”, che identifica e circoscrive le potenziali minacce che un uso errato dell’IA può apportare nella socialità e nelle dinamiche professionali) che nazionale (la Strategia italiana per l’AI, ma anche il DDL AI ora all’esame del Parlamento italiano). Forte di un posizionamento digitale solido, Enel ha puntato sulla costruzione di un altrettanto solida governance basata sull’istituzione di un AI Committee ad hoc, punto di partenza per assicurare la compliance delle soluzioni di intelligenza artificiale, in campo e di futura applicazione.

AI per il settore energia, gli impatti per le aziende

Del resto, il mercato dell’energia è sempre più competitivo, caratterizzato da esigenze diverse e da grande dinamismo. Un contesto in cui hanno una rilevanza particolare anche gli aspetti legati alla cybersecurity e alle tensioni geopolitiche. Un aiuto per maneggiare questa complessità può venire dall’intelligenza artificiale: “Consente di valorizzare l’uso dei dati per gestirli in tempo reale e prendere decisioni ponderate – spiega Stefano Ciurli, Head of Global Services di Enel -. Nel settore energia, l’AI consente di migliorare le capacità dell’azienda di analizzare i fenomeni, usare in tempo reale insight valorizzando le informazioni in maniera automatica e sintetica”. Ci sono certamente risvolti “sulla generazione del valore: analisi del mercato e dei bisogni, segmentazione delle necessità, miglioramento della customer experience”, aggiunge Ciurli.

Parlando in generale dell’AI nel settore energia può essere usata per:

  • Lavorare sulla produttività personale, in particolare con l’intelligenza artificiale generativa, per le attività quotidiane; 
  • Migliorare i processi produttivi dell’azienda, introducendo elementi intelligenti: “La manutenzione degli apparati, per esempio – racconta Ciurli -, può essere agevolata da un’interazione conversazionale, con assistenti digitali che analizzano e comprendono il linguaggio naturale e forniscono risposte specifiche e accurate, nonché sofisticate analisi delle immagini” 
  • Supportare il coding, ovvero IT4IT: in questo contesto l’intelligenza artificiale incrementa l’efficienza dei processi interni costituendo il primo alleato degli sviluppatori, sia in termini di qualità della scrittura del codice che di velocità di rilascio delle soluzioni in campo. 

AI-zation, come Enel applica l’AI nel settore energia 

“La diffusione su larga scala dell’AI non ci ha colto alla sprovvista: eravamo attrezzati in ambito ICT, con procedure, competenze e capacità di sviluppo software. Sviluppiamo soluzioni AI da quasi 10 anni.

Ad oggi contiamo più di 200 iniziative che rientrano in 3 stream di sviluppo: Incremento produttività personale, Incremento produttività ICT, e supporto ai processi delle Business Lines. Sono iniziative che ci permettono di avere modelli predittivi e di realizzare analisi e vengono applicati sia nei processi di generazione che di distribuzione di energia, così come nell’analisi del mercato”, afferma Ciurli.

Volendo raccontare il percorso di Enel in dettaglio, si è trattato di un processo strutturale e organico. Continua Ciurli: “siamo passati da una fase caratterizzata da una “polverizzazione” di soluzioni AI, che noi abbiamo definito AI-zation, ad una fase ora in corso che chiamiamo AI-volution. Quest’ultima mira a monitorare e a cavalcare le principali direttrici di sviluppo dell’AI che noi riteniamo indispensabile seguire – dall’impatto economico e sull’organizzazione aziendale, alle operation, dall’evoluzione del mindset, alla valutazione dei nuovi trend digitali correlati alle istanze di natura geopolitica -, tenendo conto della prepotente potenzialità trasformativa, in particolare della GenAI.” A segnare un punto di cambiamento importante quest’anno, la necessità di un posizionamento reattivo rispetto alla normativa europea. Enel si è opportunamente attrezzata per essere compliant con l’EU AI Act, istituendo una struttura di Governance, l’AI Committee, e definendo un AI Framework e una AI Risks and Opportunities Policy, che valuta, tra le altre dimensioni, proprio l’impatto economico. Elemento da non trascurare, e che rimane sempre centrale, è il fattore umano, perché da un lato coinvolgere le persone e far evolvere le loro competenze è fondamentale per le dinamiche aziendali – dall’altro mantenere lo human in the loop, fornisce una garanzia sull’affidabilità e l’efficacia dei processi. “A tal proposito, – aggiunge Ciurli -, abbiamo lanciato il programma di formazione AI Energy, con una prima serie di 9 AI Talks, dove mettiamo a confronto manager, scienziati e filosofi in varie occasioni di discussione per dare una visione globale dell’AI e farne conoscere le potenzialità a tutti i più di 60.000 colleghi nel mondo, in linea con le indicazioni dell’AI Act in merito alla formazione”.

In questo momento particolare “stiamo assistendo non solo ad un’accelerazione della corsa agli investimenti in AI, ma anche ad un crescente interesse al business dei data center, aprendosi così nuove opportunità di business”, prosegue Ciurli.

AI-volution, la crescita smart di Enel

Vista più da vicino, la fase dell’AI-volution prevede strategie di ottimizzazione nello sviluppo degli applicativi di AI e GenAI nei processi di Enel. Ciurli evidenzia infatti che “avendo individuato in alcuni processi “porzioni” di soluzioni facilmente riutilizzabili in altri contesti di business, come se fossero dei mattoncini Lego, possiamo capitalizzare in ottica di efficienza quanto già sviluppato. Questo si concretizza grazie ad un mix di make&buy che fa leva anche sul lavoro dei nostri circa 70 data analyst che lavorano sull’AI. È importante, considerando che il mondo dell’intelligenza artificiale è estremamente dinamico, condividere la conoscenza, i metodi e i processi con tutti i player del settore, per stare al passo con l’evoluzione della materia”, puntualizza Ciurli. 

Un progetto interessante su cui Enel sta lavorando sempre in ambito AI è la realizzazione di avatar multilingue praticamente indistinguibili dagli umani che rappresentano: “Noi lavoriamo con ventotto Paesi e abbiamo bisogno di interagire spesso e facilmente, comunicando in diverse lingue. Questa soluzione ci può aiutare ad essere più efficaci”, spiega Ciurli. Inoltre, aggiunge il manager che nel settore della distribuzione si sta lavorando ad un progetto di virtualizzazione dei cantieri per snellire e raffinare i processi legati alle verifiche in loco: “Abbiamo realizzato un modello che permette di inquadrare con un telefono le varie zone del cantiere e di raccogliere e archiviare i dati sulle attività, riducendo quindi la parte più ripetitiva e a rischio errore del lavoro di documentazione”.

L’impegno è quello di mantenersi al passo con l’evoluzione del mercato: “E’ importante che l’azienda – conclude Ciurli – abbia un’attitudine trasformativa. Serve grande flessibilità per creare strutture e processi che abbiano la capacità di evolvere in risposta alle sollecitazioni del contesto esterno, tenendo ben presente i trend tecnologici e di mercato che hanno maggiore impatto sul business, e impegnandosi costantemente nella creazione di valore.” 

Contributo editoriale sviluppato in collaborazione con Enel

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