Le aziende hanno tempo dal 15 dicembre per iscriversi al nuovo Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti (RENTRI). Il nuovo strumento del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica entrerà in vigore a partire dal 13 febbraio 2025.
Obiettivi e funzionalità del RENTRI
La piattaforma prevista dalla Strategia nazionale per l’economia circolare, permetterà di acquisire e monitorare i dati ambientali, rendendoli fruibili non solo per le attività di vigilanza e controllo, ma anche per le politiche ambientali adottate dal Ministero.
Il Registro prevederà, una volta entrato a regime, la digitalizzazione degli adempimenti cartacei relativi alla produzione, movimentazione e trasporto dei rifiuti (registri di carico e scarico, formulari di identificazione rifiuti).
I vantaggi per le pubbliche amministrazioni
E permetterà alle Pubbliche Amministrazioni, mediante l’elaborazione dei dati trasmessi, di orientare le attività di pianificazione e di individuare le situazioni critiche da sottoporre a controlli puntuali.
Il RENTRI si articola, infatti, in una sezione Anagrafica, contenente i dati degli operatori e delle informazioni relative alle specifiche autorizzazioni rilasciate per l’esercizio delle attività correlate alla gestione dei rifiuti, e in una sezione Tracciabilità, con i dati relativi agli adempimenti realizzati. Il Registro sarà integrato inoltre con la piattaforma telematica dell’Albo nazionale dei gestori ambientali.
Scopo del RENTRI e impatto sulla criminalità
Questa normativa ha l’obiettivo di creare un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti, combinando i documenti cartacei attuali con nuovi requisiti digitali. L’obiettivo è facilitare la raccolta e la trasmissione dei dati ambientali relativi al ciclo di gestione dei rifiuti, utilizzando strumenti digitali.
In questo modo, si renderanno i dati più accessibili e facili da gestire, riducendo anche il carico burocratico per le imprese. Inoltre, si intende contrastare più efficacemente le attività della criminalità organizzata nel settore dei rifiuti.
Best practice per la tenuta digitale del registro rifiuti e possibili modalità operative
Non si tratta solo di un passo importante per il comparto, che unisce transizione ecologica e digitale in un unico strumento, ma di un aggiornamento tecnologico non indifferente. Per questo motivo a seguito delle interlocuzioni che AssoSoftware ha avuto con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, sono state definite – per aziende e i produttori di software – alcune best practice fondamentali per la tenuta digitale del Registro di Carico e Scarico dei Rifiuti.
Con l’introduzione del sistema RENTRI, infatti, le aziende italiane si troveranno ad affrontare nuovi obblighi normativi per la gestione e conservazione delle scritture obbligatorie (registri e formulari). In questo contesto, AssoSoftware ha delineato tre possibili modalità operative per aiutare i produttori di software e i loro clienti a rispondere efficacemente a queste nuove esigenze. Le tre opzioni differiscono principalmente per le tempistiche di produzione e conservazione del registro come documento informatico.
Il registro dei rifiuti in formato XML
La prima prevede che l’azienda generi il registro dei rifiuti in formato XML entro la data limite e cioè entro tre mesi dalla scadenza dell’invio della Dichiarazione Rifiuti dei redditi l’esercizio di competenza. Questo processo implica la produzione del registro in formato XML tramite gestionale, con la firma di dominio del RENTRI e, successivamente, con la firma qualificata del Responsabile della Conservazione. A seguire, si procede con l’apposizione della marca temporale per garantire l’integrità del documento nel tempo, e la trasmissione del registro al sistema di conservazione digitale dell’azienda, preferibilmente tramite il gestionale.
In caso di ispezione da parte degli enti di controllo, l’azienda è tenuta a generare immediatamente il registro per il periodo richiesto, sempre in formato XML e con le firme necessarie, rendendolo disponibile per l’ente ispettivo. A supporto dell’ispezione, è previsto che l’azienda fornisca anche una copia in PDF e renda disponibili eventuali documenti precedentemente inviati al conservatore.
Produrre e inviare in conservazione il registro contestualmente all’invio periodico dei dati al RENTRI
La seconda modalità di gestione suggerisce di produrre e inviare in conservazione il registro contestualmente all’invio periodico dei dati al RENTRI, secondo la cadenza stabilita dal Decreto n. 59 del 4 aprile 2023. In questo scenario, l’azienda, dopo l’invio al RENTRI, genera il registro dei rifiuti in formato XML e lo firma secondo le modalità richieste; la marcatura temporale viene apposta immediatamente, e il registro viene inviato in conservazione. Anche in questo caso, quando ispezionata, l’azienda deve rendere disponibile all’organo di controllo il registro del periodo richiesto, accompagnato dalla versione in PDF e dagli eventuali documenti precedentemente trasmessi al sistema di conservazione.
Una cadenza personalizzata per la produzione e conservazione del registro
La terza ipotesi lascia maggiore autonomia alle aziende, che possono stabilire una cadenza personalizzata per la produzione e conservazione del registro, a patto che non superi i termini previsti dalla normativa, come specificato sopra. Questa modalità consente una maggiore flessibilità gestionale, permettendo alle aziende di pianificare internamente le operazioni. I passaggi previsti includono la generazione del registro in formato XML tramite gestionale, con firma di dominio RENTRI e firma qualificata del Responsabile della Conservazione, e successivamente l’apposizione della marca temporale e l’invio del registro al sistema di conservazione.
Similmente alle altre due opzioni, in caso di ispezione, l’azienda deve essere pronta a produrre il registro per il periodo richiesto e a fornirne copia in PDF all’ente di controllo, insieme agli altri documenti già inviati al conservatore.
Queste tre opzioni operative proposte da AssoSoftware offrono alle aziende e ai produttori di software un quadro chiaro per affrontare l’adempimento degli obblighi del RENTRI. Adottare una delle tre modalità consente infatti di garantire la piena conformità alle disposizioni normative, assicurando al contempo un’organizzazione efficiente e sicura della documentazione sui rifiuti.
Evoluzione e conformità
In conclusione, il RENTRI rappresenta un’evoluzione significativa per la gestione dei rifiuti in Italia, in cui convergono innovazione digitale, sostenibilità ambientale e rigore normativo. Questo nuovo sistema di tracciabilità contribuirà a migliorare la qualità dei dati disponibili per le politiche ambientali, semplificando gli adempimenti per le aziende e rendendo più efficace il controllo sui flussi di rifiuti. Le tre modalità operative offrono opzioni flessibili e scalabili per affrontare i nuovi requisiti, garantendo alle imprese un percorso chiaro verso la conformità.