A riprova del fatto che solo chi svolge il proprio lavoro puntando alla sufficienza o rifacendosi alla banalità conclamata può temere di essere sostituito da un’Intelligenza Artificiale, basta giocherellare con una qualunque applicazione rinvenibile nel Web supposta a comporre canzoni per rendersi conto che la macchina da sola non ce la può fare. Se ne trovano a bizzeffe, articolate con varie funzionalità, capaci di musicare testi esistenti abbinandoli a generi e voci apparentemente idonei alla richiesta, come pure di comporre liriche su semplice suggerimento di qualche elemento indispensabile alla presunta personalizzazione.
la riflessione
L’illusione della creatività dell’IA in musica: un gioco senza poesia
Le canzoni generate dall’IA, sebbene tecnicamente plausibili, non raggiungono la profondità emotiva e i picchi di arguzia (alla EELST, per intenderci) di cui solo la creatività umana è capace, sottolineando l’importanza del tocco umano nell’arte musicale
Cantautore, librettista, saggista

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