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Cloud storage, confronto tra costo e soluzioni tradizionali



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Una guida per capire ogni aspetto legato ai costi del cloud storage e fare un confronto consapevole con le soluzioni tradizionali disponibili sul mercato

Pubblicato il 9 dic 2024

Riccardo Petricca

Esperto Industria 4.0 Innovation Manager



cloud
(Immagine: https://pixabay.com)

Con l’esplosione della quantità di dati generati quotidianamente, le organizzazioni si trovano di fronte a una scelta fondamentale: optare per soluzioni di cloud storage o affidarsi a metodi di archiviazione tradizionali on-premise. In questo articolo, esamineremo in dettaglio i costi associati al cloud storage e li confronteremo con quelli delle soluzioni tradizionali, fornendo una panoramica completa per aiutare le aziende a prendere decisioni informate.

La rivoluzione del cloud storage

Il cloud storage ha rivoluzionato il modo in cui le aziende gestiscono i loro dati. Questo modello di archiviazione, in cui le informazioni digitali vengono memorizzate in pool di server gestiti da fornitori di servizi cloud, offre una flessibilità e una scalabilità senza precedenti. Le aziende possono accedere, modificare e condividere i dati da qualsiasi dispositivo connesso a Internet, eliminando le barriere geografiche e tecnologiche che in passato limitavano l’efficienza operativa.

Uno dei principali vantaggi del cloud storage è la sua scalabilità intrinseca. Le aziende possono aumentare o diminuire la capacità di storage in tempo reale, adattandosi rapidamente alle fluttuazioni della domanda senza la necessità di investimenti hardware significativi. Questa flessibilità si traduce in un notevole vantaggio economico, specialmente per le aziende con esigenze di storage variabili o in rapida crescita.

Inoltre, il cloud storage offre soluzioni integrate di disaster recovery e backup, riducendo significativamente i rischi associati alla perdita di dati. Queste funzionalità, che tradizionalmente richiedevano investimenti sostanziali in infrastrutture ridondanti, sono ora accessibili a costi relativamente contenuti, democratizzando l’accesso a robuste strategie di protezione dei dati.

Analisi dei costi del cloud storage

Quando si valuta il costo del cloud storage, è essenziale considerare diversi fattori che influenzano il prezzo finale. I fornitori di servizi cloud tipicamente adottano modelli di prezzo basati sul consumo, dove si paga per la quantità di dati archiviati, il volume di dati trasferiti e le operazioni API eseguite. Questa struttura di costi può risultare vantaggiosa per molte aziende, in quanto allinea direttamente le spese all’utilizzo effettivo delle risorse.

Un aspetto fondamentale da considerare sono le diverse classi di storage offerte dai provider cloud. Lo storage standard, ideale per dati ad accesso frequente, è generalmente più costoso ma offre latenze inferiori. D’altra parte, le classi di storage a freddo e di archivio, pensate per dati ad accesso infrequente o raramente accessibili, offrono tariffe più convenienti ma con tempi di recupero più lunghi. La scelta oculata tra queste opzioni può portare a significativi risparmi sui costi di archiviazione a lungo termine.

Tuttavia, è importante essere consapevoli dei potenziali costi nascosti associati al cloud storage. I costi di egresso, ovvero le tariffe applicate per il trasferimento di dati fuori dal cloud, possono’ accumularsi rapidamente in scenari di utilizzo intensivo. Allo stesso modo, i costi delle API e le potenziali penali per la cancellazione anticipata dei dati in alcune classi di storage possono impattare significativamente sul budget IT se non adeguatamente previsti e gestiti.

Il panorama delle soluzioni tradizionali

Le soluzioni di storage tradizionali, o on-premises, continuano a giocare un ruolo importante nel panorama IT di molte organizzazioni. Questo approccio implica l’acquisto e la gestione di hardware di archiviazione all’interno dell’infrastruttura aziendale, offrendo un controllo totale sui dati e potenzialmente prestazioni superiori per applicazioni sensibili alla latenza.

I costi associati alle soluzioni tradizionali sono multiformi e spesso meno trasparenti rispetto a quelli del cloud storage. L’investimento iniziale in hardware, che include server, unità di archiviazione e dispositivi di rete, può essere sostanziale. A questo si aggiungono i costi dei software necessari per la gestione dello storage e i sistemi operativi. La manutenzione continua, che comprende le riparazioni, gli aggiornamenti e il personale IT dedicato, rappresenta una voce di spesa significativa e ricorrente.

Non vanno trascurati i costi energetici per l’alimentazione e il raffreddamento dei data center, così come le spese legate allo spazio fisico necessario per ospitare l’infrastruttura. Questi elementi, spesso sottovalutati nelle fasi iniziali di pianificazione, possono incidere notevolmente sul costo totale di proprietà (TCO) nel lungo periodo.

Cloud vs soluzioni tradizionali: un confronto approfondito

Nel confrontare i costi tra cloud storage e soluzioni tradizionali, emergono differenze significative sia in termini di struttura che di prevedibilità dei costi. Il cloud storage si distingue per i minimi costi iniziali e una struttura di costi operativi prevedibile basata sul consumo effettivo. Questa caratteristica lo rende particolarmente attraente per startup e aziende in rapida crescita, che possono scalare le loro risorse di storage senza pesanti investimenti anticipati.

D’altra parte, le soluzioni tradizionali comportano elevati costi iniziali ma possono risultare più economiche nel lungo periodo per organizzazioni con carichi di lavoro stabili e prevedibili. La sfida sta nel bilanciare questi costi iniziali con la potenziale necessità di espansione futura, che potrebbe richiedere ulteriori investimenti significativi.

La scalabilità rappresenta un altro punto di differenza cruciale. Mentre il cloud offre una scalabilità pressoché istantanea con costi proporzionali, le soluzioni tradizionali richiedono una pianificazione attenta e investimenti anticipati per gestire la crescita futura. Questo aspetto può tradursi in una sovra-allocazione di risorse nei sistemi tradizionali, portando a inefficienze economiche.

Oltre il costo: considerazioni strategiche

Sebbene il costo sia un fattore determinante, le aziende devono considerare anche altri aspetti critici nella scelta tra cloud e soluzioni tradizionali. La sicurezza e la conformità normativa sono preoccupazioni primarie, specialmente in settori altamente regolamentati. Mentre il cloud storage ha fatto passi da gigante in termini di sicurezza, con i principali fornitori che investono massicciamente in tecnologie avanzate di protezione dei dati, alcune organizzazioni potrebbero ancora preferire il controllo totale offerto dalle soluzioni on-premises.

Le prestazioni rappresentano un altro fattore chiave. Tradizionalmente, le soluzioni on-premise hanno offerto latenze inferiori per applicazioni sensibili alle prestazioni. Tuttavia, i fornitori di cloud stanno rapidamente colmando questo divario con offerte di edge computing e zone di disponibilità locali, rendendo il cloud sempre più competitivo anche in scenari ad alte prestazioni.

Strategie di ottimizzazione dei costi

Indipendentemente dalla scelta tra cloud e tradizionale, esistono strategie efficaci per ottimizzare i costi di storage. Un’analisi approfondita dei modelli di utilizzo dei dati è fondamentale per scegliere la soluzione più adatta e dimensionare correttamente le risorse. L’implementazione di politiche di tiering dei dati, che sfruttano classi di storage appropriate per diversi tipi di dati, può portare a significativi risparmi.

Tecniche di compressione e deduplicazione dei dati possono ridurre notevolmente la quantità di dati da archiviare, impattando positivamente sui costi sia in ambito cloud che tradizionale. Infine, l’implementazione di robuste politiche di retention dei dati, che definiscono chiaramente quando e come eliminare le informazioni obsolete, può prevenire l’accumulo inutile di dati e i costi associati.

Conclusioni: verso un approccio ibrido e flessibile

La scelta tra cloud storage e soluzioni tradizionali non è univoca e dipende da molteplici fattori specifici di ogni organizzazione. Il cloud storage offre vantaggi significativi in termini di flessibilità, scalabilità e potenzialmente costi inferiori, specialmente per aziende in crescita o con esigenze di storage variabili. D’altra parte, le soluzioni tradizionali possono ancora essere vantaggiose per organizzazioni con carichi di lavoro stabili e requisiti specifici di performance o controllo dei dati.

In ultima analisi, molte organizzazioni stanno adottando approcci ibridi, combinando storage on-premises e cloud per ottimizzare costi e prestazioni. Questa strategia permette di sfruttare i punti di forza di entrambe le soluzioni, adattandosi dinamicamente alle esigenze in evoluzione del business.

Il panorama tecnologico dello storage continua a evolversi rapidamente, con nuove offerte e innovazioni che emergono costantemente. Per le aziende, è fondamentale mantenere un approccio flessibile e informato, conducendo regolari valutazioni delle proprie esigenze di storage e delle soluzioni disponibili sul mercato. Solo attraverso questa analisi continua e una strategia adattiva, le organizzazioni possono garantire di ottenere il massimo valore dai loro investimenti in soluzioni di storage, che siano basate su cloud, tradizionali o una combinazione di entrambe.

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