La guida autonoma non rappresenta solo un passo avanti nella tecnologia, ma un’evoluzione radicale del concetto stesso di mobilità. I veicoli a guida autonoma, dotati di sofisticati sistemi di automazione, non si limitano a supportare l’uomo nella guida: stanno riscrivendo il futuro del trasporto stradale.
Indice degli argomenti
Guida autonoma, promesse ed evoluzioni
La guida autonoma si prepara a diventare un pilastro della trasformazione globale della mobilità, aprendo la strada a soluzioni più sostenibili, sicure e orientate a migliorare concretamente la qualità della vita. Questa tecnologia promette di ottimizzare l’uso delle risorse disponibili, rendendo il trasporto pubblico e privato più efficiente, accessibile e rispettoso dell’ambiente.
Un esempio concreto sono i sistemi di car-sharing autonomi, progettati per raggiungere gli utenti senza necessità di un conducente, riducendo la congestione stradale e abbattendo le emissioni.
Il progetto AIDA del PoliMI
In questo contesto si inserisce il progetto AIDA – Artificial Intelligence Driving Autonomous, sviluppato dal Politecnico di Milano, in cui giovani ricercatrici, ricercatori e professori esperti stanno lavorando a una ricerca pionieristica destinata a ridefinire il concetto stesso di mobilità, trasformando un’idea ambiziosa in una realtà concreta.

Tuttavia, l’avvento della guida autonoma non trasformerà solo il modo in cui ci spostiamo, ma anche il panorama delle professioni legate alla mobilità. Mentre alcune figure tradizionali potrebbero essere gradualmente sostituite dall’automazione, nasceranno nuove opportunità in ambiti come l’ingegneria dell’informazione e industriale (in particolar modo della automazione), settori tecnici per la gestione e controllo delle flotte, tra cui la gestione dei dati, la sicurezza informatica e la manutenzione avanzata della tecnologia e dei veicoli.
Le competenze richieste evolveranno rapidamente, spingendo verso una formazione sempre più specializzata e multidisciplinare, in grado di rispondere alle sfide e alle opportunità di un settore in piena rivoluzione.
Professioni in evoluzione: le opportunità della guida autonoma
Il futuro del lavoro si prepara a essere profondamente trasformato, segnato da sfide inedite e nuove opportunità. Tra i protagonisti di questo cambiamento, la guida autonoma si distingue per il suo potenziale di creare posizioni professionali del tutto innovative, difficili da immaginare anche solo nel decennio precedente. Con la diffusione di questa tecnologia rivoluzionaria, le competenze richieste e i ruoli professionali evolveranno, dando vita a un panorama lavorativo completamente rinnovato e proiettato verso il futuro.
Il ruolo degli autisti
Un impatto importante ricadrà sul ruolo degli autisti, tema delicato soprattutto in Italia: sebbene la loro presenza fisica alla guida non sarà più necessaria, non scompariranno del tutto. Il loro compito si rimodulerà, trasformandosi in quello di operatori che supervisionano flotte autonome da remoto, diventando cosiddetti “supervisori remoti”. Invece di gestire un solo veicolo, questi professionisti saranno in grado di monitorare e coordinare flotte composte da un elevato numero di veicoli contemporaneamente (potrebbero essere tra i 10 e i 100, a seconda del livello di automazione delle vetture e dai contesti operativi), operando da ambienti confortevoli come uffici e sale di controllo (ma anche da abitazioni private dotate di buona connettività). La loro principale responsabilità sarà quella di garantire il corretto funzionamento dei veicoli, intervenendo in caso di situazioni critiche o impreviste, dove l’intelligenza artificiale potrebbe trovarsi in difficoltà. In questi casi, gli operatori saranno chiamati a prendere decisioni complesse e rapide, intervenendo per fornire indicazioni all’IA su come comportarsi. Si tratterà di gestire scenari complessi, come situazioni limite che l’AI non è ancora in grado di affrontare autonomamente, almeno nelle fasi iniziali di sviluppo della tecnologia. Questo cambiamento creerà nuove opportunità professionali che garantiscano la sicurezza e l’efficienza dei sistemi autonomi.
La manutenzione delle flotte di veicoli autonomi
La manutenzione delle flotte di veicoli autonomi è di fondamentale importanza: a seconda delle esigenze di manutenzione, che spaziano dalla pulizia ordinaria alla diagnosi e risoluzione di malfunzionamenti complessi, nasceranno nuove posizioni professionali che richiederanno competenze altamente specializzate. Esistono già professioni dedicate a questo ambito, che saranno però aggiornate e riqualificate per gestire le specifiche problematiche legate alla nuova tecnologia hardware, come i sensori avanzati (telecamere, LiDAR, radar) e alla tecnologia software, inclusi i sistemi di gestione delle centraline e dei computer di bordo. Tra le figure emergenti, ci saranno esperti specializzati nell’allestimento dei veicoli, con un focus particolare sui sensori, sull’attuazione del veicolo e sull’impianto di connessione e networking del veicolo. Inoltre, sarà necessario un personale altamente qualificato per la gestione della configurazione elettronica integrale delle unità presenti nei veicoli.
Il necessario rinnovamento delle infrastrutture stradali del Paese
Per portare la guida autonoma su larga scala, è necessario portare un completo rinnovamento delle infrastrutture stradali del Paese. Infatti, le “smart road” rappresentano uno degli elementi chiave di questa trasformazione, dotate di sofisticati sistemi di scambio dati che permettono la comunicazione in tempo reale tra i veicoli autonomi e le infrastrutture. Queste strade intelligenti non solo ottimizzano i flussi di traffico e migliorano la sicurezza, ma supportano anche l’efficienza del sistema di mobilità. Inoltre, le stazioni di sosta e di ricarica per le flotte di car-sharing saranno essenziali per garantire la continuità del servizio, alimentando i veicoli autonomi e facilitando la gestione delle flotte, in un contesto in cui la tecnologia e l’infrastruttura sono perfettamente integrate per un trasporto completamente autonomo e sostenibile.
Mobilità intelligente e cybersicurezza
Un’area cruciale nel panorama della guida autonoma sarà senza dubbio anche la cybersicurezza. I veicoli autonomi, parte integrante di un sistema di mobilità “smart”, saranno interconnessi tra loro e integrati con infrastrutture intelligenti. Questa rete consentirà lo scambio di dati e informazioni in tempo reale, ottimizzando i flussi di traffico, coordinando gli utenti stradali e anticipando i comportamenti dell’ambiente circostante per migliorare la sicurezza e garantire la precisione e affidabilità della tecnologia. Tuttavia, questa complessa interconnessione richiederà il lavoro di esperti in cybersicurezza, fondamentali per progettare protezioni robuste contro attacchi informatici. Essi saranno responsabili di salvaguardare il controllo dei veicoli, proteggere i dati sensibili dei passeggeri e garantire la sicurezza delle flotte autonome, contribuendo a rendere il sistema affidabile e sicuro.
Guida autonoma e logistica
La guida autonoma avrà certamente un grosso impatto anche nel settore della logistica. Potrà infatti essere sfruttata per lo sviluppo di flotte autonome per il trasporto delle merci, grazie al “platooning”. Il sistema permette a un convoglio di veicoli di viaggiare in colonna, con il primo veicolo guidato da un autista e gli altri, privi di conducente, che seguono in modalità semiautomatica. Grazie a un collegamento wireless, i veicoli mantengono la stessa velocità e distanza di sicurezza, che è di circa 10-15 metri, garantendo la sincronizzazione del convoglio e aumentando la sicurezza su strada per gli autisti. Saranno necessari nuovi sistemi di pianificazione e ottimizzazione delle operazioni, che richiederanno nuove competenze e creeranno posizioni professionali per figure specializzate sia a livello tecnico che gestionale.
Guida autonoma, l’impatto su design e legislazione stradale
La rivoluzione della guida autonoma non coinvolgerà solo gli aspetti tecnici, ma avrà ripercussioni anche su diversi settori come il design e la legislazione stradale. Per affrontare queste sfide, saranno necessarie nuove figure istituzionali e squadre specializzate per gestire la regolamentazione, la sicurezza, l’omologazione e l’impatto ambientale della tecnologia.
Una delle questioni più complesse riguarda la normativa, le assicurazioni e la responsabilità civile e penale, in relazione agli effetti che la tecnologia può avere sugli esseri umani. Siamo ancora in una fase iniziale, con molti Paesi che stanno lavorando per definire nuove regole, tenendo conto della cultura locale e dei rischi associati.
Il design dei veicoli
Il design dei veicoli subirà una trasformazione radicale, con un rinnovamento che coinvolgerà sia gli interni quanto l’integrazione della tecnologia. Da un lato, si punterà a ripensare gli spazi interni, creando ambienti confortevoli in cui i passeggeri, liberati dalla necessità di guidare e concentrarsi sulla strada, potranno dedicarsi al lavoro, alla lettura o ad attività ricreative, rendendo il viaggio più produttivo e piacevole. Dall’altro, i designer digitali si concentreranno sullo sviluppo di interfacce intuitive per la comunicazione tra uomo e macchina, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza di viaggio, rendendola più sicura, accessibile e user-friendly per tutti gli utenti.
L’integrazione dei veicoli a guida autonoma nei servizi pubblici
Un ultimo aspetto interessante riguarda l’integrazione dei veicoli a guida autonoma nei servizi pubblici, come ambulanze e forze dell’ordine. Sebbene l’uso completo della guida autonoma per queste attività sia ancora in fase di valutazione, l’impiego di tecnologie autonome è già suggerito per specifiche funzioni, come il riconoscimento automatico delle targhe (64%) e la videosorveglianza (45%). Tuttavia, solo una piccola percentuale ad oggi considera l’uso dei veicoli autonomi per scopi di ordine pubblico (7%) o per il controllo di manifestazioni e eventi sportivi (13%). Questo indica per ora una preferenza e un’integrazione dell’automazione in attività di supporto e monitoraggio [1].
Ma, concretamente come può la guida autonoma integrarsi ai servizi già esistenti?
Oggi, molte attività richiedono spostamenti frequenti e operazioni di guida su vasta scala, come nel caso della raccolta dei rifiuti, del controllo delle infrastrutture e del trasporto merci. In questo scenario, la guida autonoma offre un prezioso supporto, permettendo ai lavoratori di concentrarsi su altre mansioni e ottimizzando sia il tempo che le risorse umane, migliorando al contempo la sicurezza sul lavoro.
Guida autonoma e sicurezza sul lavoro: il progetto AIDA | Pro-Services
Un esempio concreto di queste applicazioni è rappresentato dal progetto AIDA | Pro-Services, che esplora l’uso di veicoli autonomi per supportare i servizi infrastrutturali e di monitoraggio per aziende del settore, come il rilevamento delle perdite di gas e il controllo delle autostrade. Questi veicoli, equipaggiati con sensori specifici, operano in orari notturni, ottimizzando le risorse aziendali, riducendo i rischi per gli operatori e migliorando l’efficienza operativa. In questo contesto, la guida autonoma offre soluzioni innovative per monitorare le infrastrutture in modo più sicuro e strategico, supportando diverse attività industriali e riducendo l’intervento umano diretto.
Queste sono solo alcune delle trasformazioni che l’introduzione dei veicoli autonomi porterà nel nostro mondo. Il panorama lavorativo, sempre influenzato dalla ricerca e dall’innovazione, è in continua evoluzione e si adatta rapidamente ai cambiamenti. La tecnologia, con il suo obiettivo di migliorare la qualità della vita, centralizzando la figura dell’umano, non si limita a ottimizzare i processi, ma offre anche l’opportunità di ripensare e ridefinire interi settori professionali. Sebbene possa rivoluzionare alcune mansioni, essa apre anche orizzonti inesplorati per coloro che sono pronti a coglierne le potenzialità, disegnando un futuro ricco di nuove possibilità e sfide.