comunicazioni satellitari

Incognita Starlink, la Ue cerca alternative: Eutesal, Leonardo



Indirizzo copiato

La dipendenza ucraina da Starlink preoccupa l’Europa, che accelera lo sviluppo di alternative come IRIS2 e valuta Eutelsat OneWeb. L’Italia negozia per l’adozione di quest’ultimo sistema, cercando di bilanciare autonomia strategica e collaborazione internazionale

Pubblicato il 14 mar 2025

Marco Santarelli

Chairman of the Research Committee IC2 Lab – Intelligence and Complexity Adjunct Professor Security by Design Expert in Network Analysis and Intelligence Chair Critical Infrastructures Conference



satelliti starlink italia

Mentre l’Ucraina teme che Musk ritiri l’accesso del Paese alla rete satellitare Starlink e la Commissione Europea si prepara a un’altra eventuale opzione valida, per l’Europa, Ucraina e Italia comprese, emerge una nuova alternativa europea al sistema oltreoceano. Eutelsat in primis, anche se da pochissimo si è palesata anche la mossa di Leonardo, sempre in orbita bassa.

In seguito alla sospensione di miliardi di dollari di aiuti militari statunitensi e di condivisione di intelligence con l’Ucraina, si teme che Elon Musk possa negare al Paese l’accesso al sistema satellitare Starlink, ormai diventato fondamentale sul campo di battaglia ucraino, permettendo l’accesso alle riprese dei droni in tempo reale e tutte le comunicazioni di comando e controllo.

WHITEPAPER

[Whitepaper] Migliora la sicurezza della tua azienda con una piattaforma di nuova generazione

Disaster recovery
Identity & Access Management

Le preoccupazioni si estendono anche alla possibilità che la Casa Bianca sfrutti questa dipendenza dell’Ucraina al sistema satellitare di SpaceX per spingere Zelensky a impegnarsi nei colloqui di pace con la Russia e a firmare un accordo per consentire l’accesso agli Stati Uniti alle terre rare.

Anche se da Musk sono arrivate smentite pubbliche sul ritiro dell’accesso dell’Ucraina a Starlink in assenza di un accordo sulle terre rare, la Commissione Europea sta lavorando per garantire al Paese dell’Est dell’Europa la possibilità di sfruttare la comunicazione satellitare in altro modo. Kiev, lo scorso anno, aveva dichiarato di avere 42.000 terminali Starlink in funzione nel Paese, la metà dei quali è finanziata dalla Polonia.

Al momento, le opzioni alternative al vaglio sono Govsatcom, programma spaziale istituito nel 2021, che potrebbe entrare in azione nel corso di quest’anno, e IRIS2, progetto europeo che dovrebbe partire all’incirca nel 2030 e che prevede la realizzazione di una costellazione di satelliti propria da sfruttare per le comunicazioni governative e di sicurezza.

Secondo Taras Chmut, responsabile della Come Back Alive Foundation, un’organizzazione no-profit che ha fornito migliaia di terminali Starlink alle forze ucraine, “La perdita di Starlink sarebbe comunque una sfida importante, soprattutto per lo streaming di filmati in diretta con i droni. Senza di esso, lo streaming su larga scala sarebbe quasi impossibile”. Starlink è, pertanto, sicuramente fondamentale per l’Ucraina sul campo militare, ma non solo. Infatti, con l’energia elettrica intermittente e linee di comunicazione spesso interrotte, Starlink è diventato anche parte vitale della vita dei civili ucraini.

Come dichiarato dallo stesso presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il servizio viene utilizzato da migliaia di strutture ospedaliere, asili, scuole e università.

I numeri di Starlink in Ucraina: terminali e investimenti internazionali

La fornitura di Starlink in territorio ucraino è iniziata a seguito dell’invasione russa del febbraio 2022, in forma gratuita in una prima fase, poi, con l’intensificarsi del servizio nell’ultimo anno, gli alleati dell’Ucraina si sono occupati del pagamento. A dicembre 2024, SpaceX ha esteso il suo coinvolgimento firmando un altro contratto con il Pentagono per ampliare l’accesso dell’Ucraina a una versione più sicura e militarizzata di Starlink, nota come Starshield, con un contratto per l’aggiornamento di 2.500 terminali con un segnale classificato e criptato più resistente all’hacking e al disturbo. Questo si aggiunge ai 500 terminali già collegati a Starshield, forniti nell’ambito di un accordo raggiunto nel 2023.

Secondo lo Space Systems Command’s Commercial Satellite Communications Office, entrambi i contratti forniscono connettività Internet all’Ucraina fino al 2025, coprendo 3.000 terminali. L’accordo è stato firmato ad agosto, prima che Trump vincesse le elezioni presidenziali, mentre il presidente Joe Biden aumentava l’assistenza militare per sostenere la posizione dell’Ucraina in vista delle previste pressioni di Trump per negoziare con la Russia.

Secondo le stime ufficiali, l’Ucraina si è assicurata 47.000 terminali dall’inizio del conflitto russo-ucraino, di cui 24.500 forniti dalla Polonia, 10.000 dalla Germania, 5.000 dall’USAID, l’Agenzia USA per lo sviluppo internazionale, e altri donatori, come la stessa SpaceX. La Polonia, a quanto pare, ha investito circa 30 milioni di dollari per questa operazione e prevede di arrivare a 47 milioni di dollari nel 2025. Se si avverasse l’interruzione del servizio di Starlink in Ucraina, come ha sottolineato il ministro polacco del Digitale Krzysztof Gawkowski durante una riunione del Consiglio europeo a Varsavia, si rischierebbe “una grande crisi di relazioni internazionali […] Non riesco a immaginare una situazione in cui una relazione commerciale tra la Polonia e un’azienda statunitense venga improvvisamente interrotta”.

Eutelsat OneWeb: l’alternativa europea a Starlink

Eutelsat OneWeb è un operatore satellitare franco-britannico con sede a Londra che sta emergendo sempre più come valida alternativa per l’Europa al sistema satellitare di SpaceX, soprattutto per la volontà dell’Unione di rendersi indipendente da fornitori esterni e di potenziare un’autonoma capacità militare. Un portavoce di Eutelsat ha dichiarato a Reuters che si sta “discutendo con l’UE su come contribuire a rafforzare gli sforzi dell’Ucraina” e che la società dispone anche di capacità satellitare geostazionaria (GEO) adatta ad alcune applicazioni in loco.

La costellazione di OneWeb è costituita da un numero inferiore di satelliti, 650 contro 6.000 in orbita bassa, ma copertura e prestazioni sono simili a quelle di Starlink. Eutelsat gestisce 35 satelliti GEO e ha ampliato la sua rete in orbita terrestre bassa (LEO) fino a 600 satelliti dopo l’acquisizione del britannico OneWeb nel 2023. I satelliti LEO di OneWeb sono gli stessi utilizzati da Starlink di Space X, la cui flotta di circa 7.000 satelliti fornisce accesso a Internet a 125 Paesi

Le prospettive italiane nelle comunicazioni satellitari

In merito alla possibilità che l’Italia adotti il sistema satellitare Eutelsat, la Ceo di Eutelsat, Eva Berneke, in un’intervista a Bloomberg Television, ha dichiarato che sono in corso “colloqui molto positivi con l’Italia e abbiamo sempre avuto un buon rapporto e certamente speriamo che continui […] I contatti che abbiamo avuto con il governo indicano che l’Italia ha necessità di una costellazione di satelliti, e che sta valutando le sue opzioni”, senza dimenticare, come ricorda lei stessa, che c’è “una collaborazione di lunga data con Telespazio e gli italiani e stiamo approfondendo questo legame”.

Bisogna, però, tenere in considerazione, che “le costellazioni satellitari non hanno senso per un singolo Paese. Orbitano attorno al globo e serve un investimento iniziale almeno fra i sei e gli otto miliardi. Farlo per un singolo Paese non ha senso, quello che ha senso è una collaborazione e come è noto abbiamo Iris 2, in cui l’Italia è un partner chiave”.

Come riportato dal Washington Post, alcuni esperti hanno perplessità rispetto alla capacità di Eutelsat di poter sostituire adeguatamente Starlink, sia per la velocità e l’ampiezza di copertura, ma anche per la facilità d’uso e il costo delle apparecchiature, ritenute anche ingombranti. Anche nell’eventualità in cui l’Ucraina mettesse insieme più fornitori, comunque otterrebbe “un debole riflesso di Starlink”.

La costellazione di Leonardo

E come detto tra i player nel mondo dei satelliti, da notizie di ieri, si aggiunge anche l’azienda tecnologica Leonardo con una costellazione a bassa orbita di 18 satelliti militari e 20 per usi civili, da lanciare nel 2027 e nel 2028, che prevede un investimento di 1,4 miliardi di euro, di cui 580 milioni da parte del governo italiano.

I satelliti ad uso militare saranno 12 standard e 6 a infrarossi, per una spesa complessiva di 900 milioni, mentre i 20 satelliti ad uso civile, da utilizzare per l’osservazione della terra, la geolocalizzazione e il monitoraggio, prevedono un investimento di 450 milioni, con ricavi complessivi di circa 1,3 miliardi tra il 2025 e il 2029. Anche se il sostegno finanziario del governo italiano è sostanzioso, la costellazione sarà sfruttata anche da altri governi e si potrà collegare anche ad altri sistemi satellitari, Starlink compresa.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Video & Podcast
Analisi
Social
Iniziative
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 4