Osservatori Politecnico di Milano

Parte il Premio Agenda Digitale 2016

L’Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano, ha lanciato la seconda edizione del Premio Agenda Digitale 2016. Ecco come partecipare

Pubblicato il 13 Lug 2016

L’Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano, ha lanciato il Premio Agenda Digitale 2016.

L’iniziativa, giunta alla seconda edizione, ha i seguenti obiettivi:

  • sostenere la cultura dell’innovazione digitale nel nostro Paese;
  • generare un meccanismo virtuoso di condivisione delle migliori esperienze di digitalizzazione;
  • premiare e dare visibilità alle aziende e alle PA italiane più innovative;
  • contribuire ai processi di ricerca dell’Osservatorio.

Per partecipare al premio è sufficiente compilare la scheda che trovate qui e inviarla a Pietro Trabacchi (pietro.trabacchi@polimi.it).

É possibile candidare un caso di successo per ognuna delle seguenti categorie:

  1. Attuazione dell’Agenda Digitale: casi di efficace digitalizzazione condotti su scala nazionale o internazionale.
  2. Agende Digitali Regionali: casi di efficace digitalizzazione condotti a livello regionale.
  3. Agende Digitali degli Enti Locali (in collaborazione con Osservatorio eGovernment): casi di efficace digitalizzazione condotti a livello di provincie e comuni.

I casi candidati dovranno essere inerenti a progetti già avviati, ma non più di 2 anni fa e descrivere soluzioni progettate per la PA o di pubblica utilità (servizi o piattaforme a libero accesso dei cittadini).

Il termine tassativo per la consegna delle schede è venerdì 30 Settembre.

L’Osservatorio sta definendo una commissione valutatrice di esperti che decreterà i 3 casi vincitori (uno per ogni categoria) sulla base dei seguenti criteri di valutazione:

  1. Diffusione della soluzione: estensione dell’area servita e numero di cittadini coinvolti;
  2. Impatto della soluzione: impatto sui processi, le professionalità, le relazioni all’interno della PA di riferimento o impatto sociale in caso di servizi e/o piattaforme di pubblica utilità realizzati da privati;
  3. Rilevanza e replicabilità della soluzione: rilevanza rispetto alle priorità dell’AD italiana e potenziale riutilizzabilità dell’esperienza in contesti diversi da quello in cui è stata realizzata;
  4. Governance del progetto: utilizzo di adeguate politiche di change management, piani di formazione, coinvolgimento, tavoli di lavoro, ecc;
  5. Innovatività tecnologica: applicazione di tecnologie allo stato dell’arte, novità tecnologica dell’applicazione;
  6. Misurazione benefici: stime sui benefici apportati dalla soluzione presentata;
  7. Modalità di realizzazione del progetto: eventuale realizzazione del progetto mediante fondi europei (es. Horizon, FESR, ecc.), partnership pubblico-private o strumenti di procurement innovativi.

I casi vincitori saranno premiati in occasione del Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca dell’Osservatorio, che si terrà a metà Novembre a Roma, garantendo alta visibilità su media e a livello istituzionale.

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