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Il second screen può trasformare le impression della TV in contatti pregiati

Le piattaforme per interagire dal web con eventi televisivi hanno un grande potenziale di business per i nuovi mercati pubblicitari. L’esempio di Tim Race, verso nuove forme di relazione tra uso televisivo e nuovi media

Pubblicato il 17 Dic 2013

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Condividere su Facebook o Twitter i momenti cult della tv è ormai consuetudine diffusa per la stragrande maggioranza della comunità che popola il web. I contenuti televisivi sono veri e propri catalizzatori di attività social. Lo dimostrano i dati che registrano una correlazione immediata tra alcuni momenti di intensa “attenzione” televisiva e l’aumento della conversazione in rete.

Dal punto di vista del business per gli inserzionisti pubblicitari, la dinamica di “engagement” tra primo e secondo schermo nel corso di grandi eventi di aggregazione (come il Festival di Sanremo da noi o il Superbowl negli Stati Uniti) è quella con maggiori e più concrete prospettive di crescita. Solitamente gli inserzionisti televisivi sono restii a “cedere” a un altro schermo una quota di attenzione generata dal primo, ma i modelli più promettenti permettono di utilizzare – per esempio – il tablet per una interazione più profonda, e quindi di maggior valore tabellare (Click to Action, o CPA) con la stessa marca che sponsorizza la gara sportiva. La differenza rispetto alla normale pubblicità “in-app”, è che i milioni di contatti generati dal primo schermo sono in grado di moltiplicare in modo impressionante gli accessi a questi “contatti pregiati” sul secondo, normalmente confinati a un pubblico ad alta alfabetizzazione informatica.

Come TIM siamo attenti da anni all’evoluzione degli ecosistemi dei media, e ultimamente abbiamo provato ad andare oltre questa realtà consolidata, ponendoci l’obiettivo di trasformare singole competizioni sportive in veri e propri eventi sui social media.

Creando la piattaforma TIMRACE, che fa leva sulle conversazioni di Twitter, permettiamo ad esempio agli appassionati del MotoGP di vivere una vera e propria sfida “tra influencer” all’interno di un Gran Premio di Motociclismo. Il funzionamento di TIMRACE si basa su un algoritmo che raccoglie tutti i tweet con hashtag collegati al Gran Premio. Gli utenti più attivi nelle conversazioni sull’evento in corso vengono misurati in una classifica, che misura in tempo reale le loro interazioni. Per partecipare attivamente alla gara ed entrare in classifica, è sufficiente creare un account su www.timrace.it utilizzando le proprie credenziali di twitter. Il gioco consiste nel destreggiarsi su una pista virtuale dove, anziché cimentarsi in sorpassi, accelerazioni o curve pericolose, si gareggia a colpi di tweet e retweet per aumentare in tal modo la propria “influenza sociale” tra gli utenti che seguono la corsa.

Oltre ad aver rappresentato una novità assoluta per la scena italiana, TIMRACE ha coinvolto un numero considerevole di appassionati, pronti a sfidarsi, da ogni parte del mondo, in una gara all’ultimo tweet. Per fare un esempio, in occasione del GP di Spagna sulla pista di Valencia, il “viral game” ha registrato un volume di traffico e di interazioni sorprendente: 303.241 tweet globali monitorati nel corso del weekend con una media di 4.200 tweet al minuto e un volume di conversazioni superiore del 41,63% rispetto agli standard abituali del Moto GP. Le performance del sito, con un 20,7M di reach globale stimato, ci confermano il suo notevole interesse per gli operatori dei nuovi mercati pubblicitari. Quello che era nato come un nostro esperimento sta infatti aprendo nuovi, possibili scenari, con format replicabili anche su altri touchpoint e attività inerenti al mondo TIM.

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