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Nel 2015 l’eCommerce dei prodotti raggiungerà quello dei servizi

L’eCommerce B2c in Italia conferma il trend positivo evidenziato negli ultimi anni e nel 2015 crescerà del 15%, per un valore delle vendite che supererà i 15 miliardi di euro

Pubblicato il 19 Mag 2015

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Le prime previsioni di mercato elaborate dall’Osservatorio eCommerce B2c della School of Management del Politecnico di Milano mettono in luce una crescita a doppia cifra dell’eCommerce B2c italiano anche nel 2015. Il valore delle vendite di prodotti e servizi effettuate via Internet esclusivamente dai siti italiani verso i consumatori finali (sia italiani che stranieri) supererà, infatti, i 15 miliardi di Euro, con un incremento del 15% rispetto al 2014.

L’incremento delle vendite eCommerce nel 2015 sarà dettato da una crescita in tutti i principali comparti, in particolare nell’Informatica ed elettronica (+26%) e nell’Abbigliamento (+23%).

Segnali di crescita molto importanti anche dal Grocery, grazie alla scesa in campo di operatori come Carrefour e Tigros, e dall’Editoria, comparti per cui è previsto un incremento del 21%.

Crescono, ma a un ritmo inferiore, anche gli altri comparti. Il Turismo, in cui l’online è in uno stadio più maturo, registrerà una crescita del 9%, e infine le Assicurazioni che dovrebbero chiudere l’anno con un valore delle vendite stabile (+2%) rispetto al 2014. Tra i settori “minori” cresceranno bene l’Arredamento, il Food&Wine gastronomico e la Profumeria e cosmetica.

Secondo l’Osservatorio eCommerce B2c, il 2015 sarà l’anno in cui l’incidenza delle vendite di prodotti sul totale vendite eCommerce B2c raggiungerà quella dei servizi. E’ lecito aspettarsi che questo trend, iniziato di fatto nel 2012, continuerà anche negli anni a venire, fornendo al settore una conformazione in linea con quella rilevata all’estero nei mercati più maturi. La crescita dei prodotti è riconducibile in particolar modo a un’offerta più ampia e variegata dei merchant, alla crescente confidenza dei consumatori finali e alla costante innovazione nei processi logistico-distributivi.

Il valore delle esportazioni online sarà di circa 3 miliardi di euro, in crescita del 18% rispetto al 2014. L’Export rimarrà legato a pochi comparti (in primis Abbigliamento e Turismo) e diretto in pochi mercati di sbocco (prevalentemente Europa e USA). Tra le barriere che inibiscono le vendite oltre confine, soprattutto in mercati emergenti come Cina e Brasile, sono annoverate le complessità legislative, i costi logistici e la scarsa conoscenza del mercato.

Il valore delle importazioni attraverso il canale eCommerce B2c raggiungerà i 4,4 miliardi di euro, in crescita dell’11% rispetto al 2014, e sarà costituito prevalentemente dall’acquisto di biglietti aerei low cost o di prodotti di Abbigliamento e Informatica ed elettronica di consumo dalle grandi Dot Com.

Il mercato dell’eCommerce, calcolato come il valore delle vendite da siti italiani a cui si sottrae l’Export e a cui si somma l’Import, sfiorerà nel 2015 i 16,5 miliardi di euro, in crescita del 13% rispetto al 2014.

La penetrazione complessiva dell’eCommerce sul totale vendite retail, pari al 4% nel 2015 (era il 3,5% nel 2014), rimane ancora bassa e lontana dalla penetrazione registrata negli altri Paesi più evoluti. Prendendo a riferimento i principali mercati europei (UK, Francia, Germania e Spagna), gli USA e i principali mercati orientali (Corea e Giappone), troviamo in generale tassi di penetrazione dell’eCommerce decisamente maggiori rispetto all’Italia e tassi di crescita solo leggermente inferiori in termini percentuali (anche se più alti in valore assoluto).

In che modo l’Italia può recuperare il gap che la separa dai principali mercati stranieri? Il primo fattore chiave è il completamento dell’offerta online. Ad oggi vi sono alcuni comparti, ad esempio il Grocery e il Fai da te, in cui l’eCommerce è ancora poco sviluppato prevalentemente a causa di una presenza poco convinta dei retailer tradizionali. Iniziative ben progettate in questi comparti possono dar vita a un circolo virtuoso in grado di diffondere l’utilizzo del canale online anche per gli acquisti più comuni.

Un secondo elemento decisivo è l’ulteriore sviluppo dei paradigmi basati sui nuovi device – Smartphone e Tablet – in grado di attirare nuovi utenti e di estendere i momenti di interazione tra consumatore e azienda. Nel 2015 i nuovi device genereranno in Italia vendite eCommerce per oltre 3,8 miliardi di Euro, in crescita del 60% rispetto all’anno precedente, arrivando a incidere per un quarto delle vendite eCommerce.

Giocherà un ruolo importante anche la logistica, sia di magazzino sia distributiva, che con livelli di servizio sempre più elevati e modalità personalizzate di consegna e ritiro, potrà attirare nuovi acquirenti online. Infine anche nuovi strumenti di pagamento, sempre più semplici e immediati, consentiranno a molti potenziali clienti di avvicinarsi all’eCommerce.

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