i progetti

PA 4.0, che sta facendo Sogei: un bilancio

Dalla dichiarazione precompilata alla ricetta elettronica o alla digitalizzazione delle dogane, l’attività di Sogei per l’innovazione del paese, verso le infrastrutture iperconvergenti del 2020

Pubblicato il 30 Mag 2017

sanità_275331998

Le strategie messe in campo per la PA 4.0 – dalla dichiarazione precompilata alla ricetta elettronica, passando per l’impiego delle nuove tecnologie in ambito dogane e tutta una serie di nuove App (18App, Carta del docente, Equiclick e Bilancio Aperto) – sono esempi concreti che dimostrano come il Paese possa contare su una realtà ormai consolidata e affidabile per tutte le sfide di innovazione. Sfide affrontate da Sogei nell’ottica di un approccio di collaborazione fra tutte le entità del MEF, ministero delle Finanze, e che rappresenta il tratto distintivo di un’amministrazione finanziaria in grado di portare benefici tangibili per il bilancio dello Stato e per l’equità dei cittadini. Analizziamo nel dettaglio i principali progetti sviluppati da Sogei in tema di PA 4.0.

Dichiarazione precompilata

A partire dal 18 aprile, sono state messe a disposizione dei cittadini le dichiarazioni precompilate con tutti i dati conosciuti al Fisco. La platea per il 2017 è rivolta a circa 20 milioni di cittadini con redditi da lavoro dipendente e a circa 10 milioni di cittadini che utilizzano il modello Redditi. Il contribuente può optare per l’uno o l’altro modello tramite una semplice funzione che li indirizzerà verso quello più adatto in base alle loro caratteristiche. A partire da marzo 2017 Sogei tramite il sistema Tessera Sanitaria ha messo a disposizione dell’Agenzia delle Entrate i dati relativi alle spese sanitarie e ai rimborsi sostenuti nel periodo d’ imposta 2016. In relazione alle spese sanitarie da inserire nel modello 730 precompilato, sono stati raccolti oltre 700 milioni di documenti fiscali (scontrini e ricevute) inviati da 250.000 soggetti, tra strutture e medici, per oltre 22 miliardi di euro. Tali informazioni sono state elaborate ed aggregate, anche in considerazioni dei familiari a carico e sono state utilizzate ai fini della precompilazione del corrispondente rigo della dichiarazione.

Inoltre sono stati elaborati circa 120 milioni di documenti relativi a spese e oneri per le quali spetta la detrazione o la deduzione (mutui, assicurazioni, contributi, spese funebri, ecc.), oltre 62 milioni di CU e circa 9 milioni di documenti relativi alle spese condominiali e ai rimborsi delle spese universitarie. Dal 2 maggio è partita la fase che permette al contribuente di accettare, modificare o integrare la propria dichiarazione per poi trasmetterla all’Agenzia delle Entrate, fase che terminerà il 24 luglio 2017.

Ricetta elettronica

Altro progetto di rilevanza strategica è quello della dematerializzazione delle ricette cosiddette “rosse” attraverso la ricetta elettronica che Sogei ha realizzato per conto della Ragioneria Generale dello Stato. Operativo dal 2016, il progetto collega oltre 240.000 soggetti (tra medici, farmacie e strutture per l’erogazione di prestazioni specialistiche), garantendo non solo il monitoraggio in tempo reale della spesa ma anche una elevatissima qualità dei dati attraverso il controllo, sempre in tempo reale, di tutti i dati presenti sulle ricette, comprese le esenzioni da reddito e da patologia. Ad oggi la ricetta elettronica è usata su tutto il territorio nazionale, per il 92% delle ricette farmaceutiche e per il 50% delle specialistiche. Il completamento è previsto entro l’anno quando si prevede di gestire in tempo reale gli oltre 800 milioni di ricette con un numero di oltre 10 milioni di transazioni giornaliere.

Dogane

Sogei è da sempre al fianco dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli supportandola attivamente in tutti i progetti, anche quelli più innovativi, soprattutto quelli per il rilancio della competitività del sistema portuale e logistico nazionale. Con il progetto “il Trovatore” sono stati individuati nuovi processi basati su infrastrutture immateriali, sull’impiego di nuove tecnologie, sul tracciamento elettronico delle merci per la semplificazione del ciclo import/export e la decongestione degli spazi portuali.

Queste innovazioni sono sviluppate secondo la logica ONCE & full digital, declinando il metodo operativo dell’Agenzia: le informazioni sono acquisite una sola volta – come sottoprodotto dei sistemi aziendali – e messe a disposizione degli altri enti che hanno titolo a utilizzarle, nella prospettiva di unificare i controlli di competenza delle diverse amministrazioni e convergere verso un modello di catena logistica completamente digitalizzato in cui le piattaforme di monitoraggio nazionali dialogano tra loro e con i sistemi territoriali (Port Community System, Interporti, autoporti, retroporti) che fino a ieri dialogavano solo “verticalmente” con i propri utenti. In questo scenario, il sistema doganale si pone come unico elemento di raccordo.

In quest’ottica sono stati sviluppati i progetti fast corridor, che consentono di interconnettere il sistema doganale con quello delle aziende (si pensi ad IKEA) e di ottimizzare sia i flussi delle merci sia l’uso degli spazi disponibili con una complessiva maggiore efficienza operativa ed un conseguente contenimento dei costi legati alla logistica ed il progetto per lo sdoganamento in mare e in volo che consentono, in assenza di controlli, di avere un tempo di sdoganamento negativo (la merce è sdoganata prima del suo arrivo in porto o in aeroporto).

Anche OTELLO, l’ultimo progetto sviluppato, è nato per favorire la fluidità delle operazioni nei porti e aeroporti e l’acquisto dei prodotti italiani. OTELLO serve ai turisti che fanno acquisti in Italia per velocizzare il tax refund, il rimborso IVA ai viaggiatori non residenti. Il progetto prevede che se il punto vendita è associato a una società di tax refund siano direttamente questi ultimi a trasmettere al sistema l’informazione relativa alla fattura emessa. Quando l’utente si presenta in aeroporto, viene effettuata automaticamente l’analisi del rischio e, se il canale è verde, il turista ottiene direttamente il rimborso dalla società di tax refund. Dal 2018 anche gli esercenti che non sono associati a società di tax refund potranno inviare direttamente la fattura elettronica al sistema.

Le App

Nell’ottica di fornire ai cittadini servizi sempre più efficienti, nell’ultimo anno Sogei ha realizzato le applicazioni 18app e carta del docente rispettivamente per il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e per il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, in collaborazione con AgID e il Teamdigitale. Entrambe le applicazioni consentono di fruire da smartphone, tablet o PC dei buoni da 500 euro messi a disposizione dei diciottenni e del personale insegnante da spendere in cultura.

Alla data, gli oltre 800.000 soggetti registrati al sistema, hanno generato 3,5 milioni di voucher. Sogei ha realizzato, altresì, l’App per Equitalia, “Equiclick” che consente  di controllare la situazione dei debiti tributari pendenti, di pagare on line le cartelle e di ottenere la rateizzazione di una o più cartelle per debiti inferiori a 60 mila euro; inoltre ha realizzato l’ App, denominata “Bilancio aperto”, che consente di  rendere accessibile a tutti i cittadini il Bilancio dello Stato italiano accompagnandolo nell’evoluzione annuale dell’intero ciclo di bilancio (previsione, assestamento, rendiconto), secondo i principi di trasparenza e accessibilità dei dati e delle informazioni.

Infrastrutture IT

Il conseguimento degli obiettivi strategici da parte di Sogei si è basato sui seguenti paradigmi:

  • il consolidamento dei sistemi
  • la virtualizzazione
  • l’utilizzo di sistemi convergenti
  • l’abbattimento dei costi produttivi
  • la riduzione dei consumi energetici

Sogei comunque non si ferma, e sta indirizzando i propri interventi in un’ottica di “Cloud Ibrido” con l’integrazione nel suo Data Center di sistemi iperconvergenti. Entro il 2020 le infrastrutture iperconvergenti saranno una soluzione mainstream all’interno dei data center, che libererà il team IT dagli oneri di gestione infrastrutturale per concentrarsi maggiormente sullo sviluppo applicativo.

Il percorso si articolerà nel seguente modo: dal legacy alla virtualizzazione, all’automazione, al softwaredefined, che permette, attraverso suite applicative basate sulle Application programming interface (Api), la governance centralizzata delle risorse computazionali, storage, di rete e di facility. In effetti, nel data center si sono sviluppati, dapprima i sistemi integrati, che riuniscono soluzioni eterogenee pacchettizzate e preselezionate dal vendor ma gestite da diverse console; successivamente i sistemi convergenti, che sfruttano risorse pre-ingegnerizzate e proprietarie con una governance centralizzata. Il passo successivo sono le soluzioni iperconvergenti, che integrano tecnologie commodity (quindi a costo ridotto), con un layer di virtualizzazione spinta e orchestrazione unificata.

Tra i vantaggi, figurano scalabilità (che permette investimenti diluiti nel tempo), configurazione-manutenzione semplificata, nessuna richiesta di competenze specializzate per computing, storage e rete (il team IT si snellisce), riduzione dei costi di fornitura-assistenza perché tutto fa capo a un unico vendor.

I sistemi iperconvergenti sono caratterizzati da:

  • uso di componenti standard (commodity) a basso costo unitario;
  • virtualizzazione completa di hardware, storage, networking (le componenti fisiche diventano pool di risorse virtualizzate);
  • unica console di gestione ed elevato livello di automazione delle configurazioni (in ottica Software Defined Data Center).

La soluzione “converged infrastructure” è stata utilizzata da Sogei per avere in un’unica appliance le diverse componenti di elaborazione, storage e il networking interno. In questo modo le diverse componenti sono specificamente progettate da un unico vendor per poter ottimizzare il funzionamento combinato all’interno della singola appliance.

Queste soluzioni offrono maggiore flessibilità, permettendo, entro certi limiti, di scegliere i moduli (blade) di elaborazione e di storage da inserire nell’appliance e quindi di potenziare, all’occorrenza, singole componenti del sistema in modalità on demand. Includono anche software di virtualizzazione delle componenti di elaborazione e dello storage. I principali vantaggi:

  • one-stop-shop: semplificazione del processo di acquisto
  • velocità di setup: si semplifica la configurazione di componenti di elaborazione e storage
  • aumento dell’utilizzo delle risorse grazie alla maggiore modularità e alla virtualizzazione delle componenti di elaborazione e storage
  • semplificazione supporto: unico interlocutore

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati