Procurement

Codice Appalti, Ferranti (CSI Piemonte): “Necessario il change management”

Formazione e cambiamento nelle risorse umane sono necessari per allinearsi alle nuove procedure di procurement. CSI Piemonte punta a sviluppare le competenze per garantire l’ammodernamento delle capacità progettuali, l’aggiornamento dal punto di vista normativo e per rinforzare le soft skills

Pubblicato il 30 Ott 2017

Ferruccio Ferranti

direttore Generale del CSI Piemonte

procurement

Negli ultimi decenni il settore degli appalti pubblici è stato caratterizzato da profondi cambiamenti di tipo normativo, sia a livello nazionale sia a livello comunitario.

Il nuovo Codice dei contratti pubblici ha rinforzato importanti obiettivi quali: semplificazione della normativa e delle procedure; maggiore tutela della trasparenza, concorrenza e legalità; migliore qualificazione di tutti i soggetti coinvolti; programmazione e razionalizzazione della spesa; digitalizzazione delle procedure; promozione della ricerca e dell’innovazione, compresa l’eco-innovazione e l’innovazione sociale.

Con particolare riferimento alla razionalizzazione della spesa e degli acquisti di beni e servizi ICT, la Legge di stabilità 2016, come modificata dalla Legge di stabilità 2017, ha introdotto l’obbligo di approvvigionarsi tramite gli strumenti di acquisto e di negoziazione di Consip o dei Soggetti Aggregatori, comprese le Centrali di committenza regionali.

In questo quadro, il CSI Piemonte, nel suo ruolo di promotore e realizzatore di innovazione tecnologica per circa 130 Enti piemontesi, ha messo in atto diverse misure, anche in alcuni casi anticipando obblighi normativi sopravvenuti nel tempo, dirette alla razionalizzazione delle procedure e al risparmio dei costi di gestione, rinforzando in primo luogo la propria capacità di programmazione e aggregazione della spesa.

Pertanto, già da ottobre 2016, il Consorzio ha approvato e pubblicato sul proprio sito istituzionale il Piano biennale degli acquisti di beni e servizi in conformità a quanto previsto con l’introduzione dell’art. 21 del Codice degli appalti e in coerenza con la programmazione economica pluriennale per l’attuazione delle strategie perseguite degli Enti consorziati.

Inoltre, in ottica di razionalizzazione dei processi di approvvigionamento, il CSI ha scelto di gestire i propri appalti in modalità elettronica end-to-end, dalla pubblicazione dei bandi fino al pagamento.

In generale l’iter di approvvigionamento avviene privilegiando gli strumenti messi a disposizione da Consip. In linea con gli obblighi di razionalizzazione della spesa in ambito informatico, il Consorzio aderisce a Convenzioni Consip, espleta appalti specifici in adesione ad Accordi Quadro Consip o a Bandi SDAPA – Sistema Dinamico di Acquisizione della PA.

Per gli acquisti di valore inferiore alle soglie europee vengono indette procedure negoziate tramite il MEPA (Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione), piattaforma che si sta rivelando sempre più un canale efficiente ed efficace per far incontrare domanda ed offerta in modo trasparente e gestionalmente efficace.

Per quanto riguarda le procedure non rientranti nelle casistiche sopra descritte è ormai consolidato lo svolgimento delle operazioni di gara tramite piattaforma telematica. Tutto ciò contando su competenze professionali in continuo aggiornamento non solo tecnico ma anche normativo perché, come è emerso anche nel rapporto “Il procurement pubblico, strumenti innovativi e innovazione dei processi d’acquisto” di FPA a cui ho avuto il piacere di partecipare nel corso del 2016, la formazione e il cambiamento nelle risorse umane sono necessari quando si tratta di riconsiderare il cambio di paradigma imposto dalle nuove procedure innovative di procurement.

Le politiche di formazione del personale in CSI sono improntate a sviluppare le competenze tecniche per garantire l’aggiornamento delle capacità progettuali e innovative, le competenze tematiche per assicurare l’aggiornamento dal punto di vista normativo e le competenze manageriali per rinforzare le soft skills e la leadership.

In particolare, a partire dal 2015 il Consorzio si è dotato di un nuovo modello di competenze costruito secondo lo standard europeo e-CF (European e-Competence Framework), sulla base del quale è stata effettuata una rilevazione delle competenze su tutto il personale: questo assessment ha consentito di acquisire una vista sistemica relativa all’assetto del patrimonio intellettuale aziendale e di disporre di strumenti più efficaci per la gestione del piano formativo e del sistema di sviluppo professionale del Personale del Consorzio, agevolando altresì il confronto con il mercato delle professionalità presenti in azienda.

Il numero delle giornate di formazione erogate è passato da 3.127 del 2015 a quasi 4.000 nel 2016 (fonte: Bilancio Sociale 2016 CSI Piemonte), con un approccio formativo di tipo “blended”, ovvero corsi in aula tradizionali combinati con training on the job, tutoring, action learning, e‐learning, video, webinar, MOOC (Massive Open Online Courses).

In coerenza con questo modello, la politica di formazione aziendale è dunque in grado di assicurare l’aggiornamento sia del management sull’evoluzione normativa del procurement, anche con interventi di alta formazione mirata (Assinter Academy, master specifici..), sia del personale operativo (buyer e specialisti procurement) rispetto alle nuove piattaforme di acquisto. A livello aziendale si sta inoltre avviando un percorso di cultura diffusa destinato a tutto il personale interessato dai processi di acquisto (responsabili di area, project manager….) relativo alle novità del codice degli appalti e ai ruoli di RUP (Responsabile Unico del Procedimento), DEC (Direttore Esecuzione Contratti) e membri di commissione.

In conclusione il tema del change management, in termini di gestione dei processi, assetti organizzativi e qualificazione delle risorse umane è centrale nel public procurement.

Forte è la spinta all’innovazione e alla digitalizzazione, una sfida che il CSI è pronto ad affrontare, consapevole del proprio ruolo nell’innovare la macchina pubblica, con forte impegno al miglioramento continuo, a vantaggio di tutto il territorio piemontese.

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