La mia proposta di legge – passata alla Camera e in voto al Senato, sempre rinviato fino ad ora – sulla concorrenza online ha appena ricevuto l’apprezzamento pubblico dal Beuc, la federazione europea delle associazioni consumatori, con una lettera a sostegno.
Fa piacere che i consumatori europei sostengano la bontà della norma e ne caldeggino l’approvazione. Mi risulta incomprensibile come una norma, che ha avuto il pieno sostegno del governo e del parlamento, si sia potuta arenare in Senato. Nonostante tutti i gruppi parlamentari siano favorevoli. Il tutto per via di pressioni, legittime ma di parte, di alcuni gruppi industriali.
Ricordiamo infatti che la norma prepara la strada per azioni dell’autorità
di tutela dei consumatori e a relative sanzioni, a difesa della facoltà di
scelta degli utenti su come usare i propri smartphone.
Ma anche se questa norma dovesse essere uccisa per slittamenti di calendario oltre la fine di legislatura, certo resterà forte il suo spirito, caratterizzato da un principio giuridico innovativo: tutelare la concorrenza partendo dai diritti dei consumatori. Un approccio che di sicuro si ripresenterà in futuro in altre norme.