LE E-AGENDE DEI COMUNI

Marino vuole una Roma capitale digitale

Numerosi i progetti in campo. Riflettori puntati sul nuovo portale di servizi la cui gara sarà bandita entro poche settimane. Wi-fi, Open data e Voip le altre tecnologie della ricetta. L’assessore Leonori: “Ruolo delle tecnologie è fondamentale per migliorare la vita dei cittadini e per tagliare la spesa pubblica”. Dopo l’inchiesta sulle Agende delle Regioni, Agendadigitale.eu ne avvia una sui Comuni. Questa è la prima puntata

Pubblicato il 03 Giu 2014

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Razionalizzare i servizi attorno al nuovo portale di Roma Capitale e metterli a sistema. Offrire a cittadini e imprese non solo informazioni online, ma anche funzionalità e servizi utili e interattivi. Razionalizzare le spese, facendo leva sulle sinergie e sulle possibilità di risparmio derivanti dall’uso di tecnologie evolute, quali ad esempio il cloud. Sono questi alcuni degli obiettivi che il Comune di Roma ha annunciato lo scorso aprile con l’intento di spingere l’acceleratore sulla digitalizzazione della macchina pubblica e dell’offerta alla popolazione residente ed ai milioni di turisti in visita. “Ci siamo dati una serie di obiettivi e anche se non abbiamo ancora elaborato un vero e proprio documento sotto il cappello di Agenda digitale, ci stiamo organizzando per farlo ma soprattutto siamo impegnati nell’attuazione dei progetti”, spiega ad Agendadigitale.eu Marta Leonori, assessore al Commercio, Industria e Artigianato che ha in capo le deleghe all’Innovazione tecnologica e reti informative. Leonori ricorda che uno dei primi atti della giunta Marino è stato quello di concepire un Dipartimento per l’Innovazione tecnologica “in grado non solo di ‘servire’ l’amministrazione ma anche di dialogare con la città al fine di definire la più adeguata strategia per innovare i servizi finali”.

Asse portante della “rivoluzione” sarà il rinnovamento del sito di Roma Capitale (www.comune.roma.it). “Dopo anni finalmente si è deciso di ridisegnare quello che è uno dei più importanti punti di accoglienza per i cittadini – sottolinea l’assessore – oramai non più adatto a soddisfare le esigenze. Il portale, per il quale entro poche settimane sarà pubblicato il bando di gara, punta su semplicità e navigazione immediata, ma anche sulla messa a sistema dei servizi online già disponibili. Un portale di contenuti, dunque, ma anche e soprattutto di servizi per i cittadini, le imprese e l’amministrazione”.

La gara europea – il cui bando sarà annunciato nelle prossime settimane – punta a superare la frammentazione oggi esistente: i servizi del portale di Roma Capitale sono attualmente affidati attraverso nove differenti contratti. “Una procedura unica potrà portare a una razionalizzazione della spesa e generare un risparmio stimato in circa un milione di euro l’anno”, sottolinea Leonori, la quale spiega che il nuovo contratto sarà di durata triennale con la possibilità di prolungamento per un ulteriore biennio. Stando alla roadmap annunciata la nuova “creatura” sarà battezzata di qui a un anno (è già intanto operativa la nuova home page di accoglienza), quindi entro la prima metà del 2015. La gara sarà dedicata anche ai servizi interni all’amministrazione, quali la connettività e l’hosting ma anche i servizi di posta elettronica e Pec per facilitare il lavoro fra gli uffici e le procedure amministrative fra uffici, cittadini e imprese “e abbattere l’annosa questione della mancanza di interoperabilità fra sistemi e piattaforme”, puntualizza l’assessore. L’uso degli open data e la migrazione totale al Voip le altre due armi che il Comune sfodera in nome della digitalizzazione della PA e della spending review. Riguardo specificamente al Voip si punta al rinnovo delle attuali centrali telefoniche (110) sostituite da due piattaforme OpenScape Voice di ultima generazione e alla sostituzione di 16mila telefoni. Sul fronte Open data, Roma Capitale ha già contribuito alla realizzazione del portale dei dati aperti con oltre 380 dataset disponibili su oltre 10 aree tematiche.

È il wi-fi un altro degli ingredienti forti della ricetta “digital” capitolina: “Abbiamo già portato a compimento l’unificazione delle reti wi-fi cittadine ossia DigitRoma e Provincia WiFi – spiega ancora l’assessore -. Oggi in città si contano oltre 3mila access point che forniscono 4 ore di navigazione gratuita utilizzando la stessa username e password. Ed entro l’estate sarà disponibile una app che fornirà servizi a cittadini e turisti e, soprattutto, consentirà di non doversi più autenticare ad ogni accesso alla rete dopo la prima registrazione”. Si lavora anche all’ulteriore estensione della rete wireless, a partire dalla copertura sull’intero itinerario pedonale dei Fori Imperiali, inclusa l’area archeologica. Ma si punta a unificare anche gli access point di RomaWireless, Atac e Ama e a realizzare nuovi punti di accesso per fornire il servizio nelle aree “scoperte”.

Il progetto wi-fi fa capo alle numerose iniziative che il Comune ha deciso di mettere in piedi per fare di Roma una vera e propria smart city e recuperare il terreno perso nei confronti delle grandi capitali europee ma anche di molte città italiane. “A parte il car sharing e servizi quali la possibilità di pagare il parcheggio via telefonino abbiamo deciso di sfruttare al massimo app innovative, come ad esempio Qrami, un’app elimina-code che sarà estesa progressivamente a tutti gli uffici comunali. E sarebbe auspicabile anche la creazione di app da parte dello stesso Comune di Roma. Una cosa è certa – conclude Leonori – : l’impiego delle nuove tecnologie assume un ruolo fondamentale in un percorso evolutivo che punta sempre più verso il digitale per migliorare la vita dei cittadini e la coesione sociale”.

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