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Blockchain, così cambierà la Sanità e l’agrifood

Nel prossimo decennio la blockchain irromperà sui mercati verticali, in particolare su intermediari finanziari, garanti, notai, information searching e sharing economy. Italtel è precursore del fenomeno

Pubblicato il 11 Gen 2018

Giorgio Angiolini

responsabile Marketing Prodotti di Italtel

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Stiamo assistendo a una vera e propria corsa all’oro digitale: i Bitcoin. Più in generale, la tecnologia blockchain, finora strettamente legata alle cripto-valute, sta crescendo velocemente trovando applicazioni in ambiti nuovi e completamente diversi.

In molti stanno investendo o offrendo il loro supporto a startup di settore: SwissCom ha lanciato SwissCom Blockchain AG per supportare le aziende che lanciano Initial Coin Offerings (ICO); Orange è attiva attraverso chain.com. Ma ci sono anche operatori telefonici come AT&T, Telefonica oppure player come Italtel, che offrono applicazioni su segmenti verticali che vanno dalla sanità all’agroalimentare.

In Italia ci sono anche molte banche attive nella blockchain. Unicredit ha investito in un lab e sperimentato la blockchain per i pagamenti interbancari, in campo anche Banca Intesa/Mediolanum o utilities come ENI o ENEL.

Nella PA, l’Agenzia per l’Italia Digitale ha organizzato un hackathon sulla blockchain applicata alla pubblica amministrazione. Paesi, come l’Estonia, la usano ampiamente per la gestione dei dati sanitari e per la sicurezza.

Suggerisco di visitare il sito www.e-estonia.com, molto ben fatto e con una sezione particolarmente esaustiva in tema di blockchain.

Nel prossimo decennio la blockchain irromperà sui mercati verticali, in particolare su intermediari finanziari, garanti, notai, information searching e sharing economy.

La tecnologia blockchain ha il potenziale di ridurre il Total Cost of Ownership (TCO) e di aumentare la trasparenza, oltre ad avere la capacità di abilitare nuovi modelli di business applicati, come accennato, al fenomeno della ICO, la cosiddetta Token Economy.

Per cogliere le opportunità offerte dalla tecnologia blockchain, è necessario lavorare su un ecosistema aperto, incentrato sulla collaborazione con università e startup per sperimentare e offrire consulenza strategica. Questa è la scelta vincente. Tutto ciò consente di spingere e far crescere una nuova microeconomia.

Italtel usa la blockchain in quattro ambiti: Blockchain Lab, Identity Management for IoT, eHealth e Agrifood.

Blockchain Lab fornisce consulenza strategia e tecnologica; Identity Management for IoT è una rete p2p per la gestione dell’ internet delle cose.

In campo medico le potenzialità della blockchain sono tante. La soluzione DoctorLINK di Italtel applica la blockchain al settore sanitario, rendendo sicuri i dati d’accesso e la gestione dei dati sanitari. Ad oggi non esiste un sistema di gestione nazionale ed integrato. Ogni regione ha un proprio standard spesso non interoperabile.

DoctorLINK agisce aprendo un dialogo diretto e real time con i pazienti attraverso una piattaforma connected health. Sappiamo infatti che i costi della sanità stanno aumentando vertiginosamente e le patologie croniche sono molto diffuse, questo sistema permetterebbe di tagliare i costi e assicurare ugualmente un servizio sanitario di qualità.

In questo senso, sarebbe molto interessante avere un sistema pubblico blockchain sul quale caricare tutti i dati delle cartelle cliniche, così come stanno già facendo alcuni Paesi dell’Europa dell’Est, senza alcun rischio per i dati personali.

Un utilizzo innovativo della blockchain potrebbe inoltre essere correlato alle recenti novità introdotte dal GDPR per l’uso dei dati personali a fini scientifici e di ricerca. Questione sulla quale si è acceso un forte dibattito perché secondo alcuni ci sarebbero forti rischi sul fronte privacy per gli utenti e alcuni non condividono il fatto che in Italia si debbano concedere i propri dati a un’azienda multinazionale, sebbene vengano anonimizzati e solo per ricerca scientifica.

Varrebbe quindi la pena riflettere sulle potenzialità di una piattaforma con la quale è la persona che concede i propri dati e indica quali informazioni mettere a disposizione, introducendo anche ricompense per chi decide di cedere le proprie informazioni.

La blockchain può finalmente essere vista come l’occasione per governare i nostri dati personali davanti allo strapotere della “Gang of Four” (Google, Apple, Facebook e Amazon) che insieme capitalizzano in Borsa quanto il Pil dell’India.

Nella visione sviluppata da Italtel, la blockchain trova applicazione anche nel settore dell’Agrifood (Industry 4.0) per tracciare gli alimenti certificati.

Questa applicazione si rivela molto utile davanti all’esplosione degli alimenti contraffatti che si sta registrando negli ultimi tempi.

Oggi il valore d’affari della contraffazione è di 600 miliardi di dollari su scala globale e solo per l’Italia la contraffazione dei nostri cibi raggiunge la cifra di 65 miliardi.

La blockchain permette di tracciare il percorso del cibo, aspetto molto importante per un Paese come l’Italia che ha prodotti di qualità o a denominazione d’origine protetta e riconosciuta da salvaguardare e consumatori da tutelare che vogliono essere informati della “storia” di ciò che comprano.

Concludendo, la blockchain è una nascente tecnologia destinata ad affermarsi in svariati settori industriali. Alcuni problemi legati all’immaturità verranno superati nei prossimi anni. È il momento di investire e di sperimentare sulla Blockchain. Anche Italtel ci sta lavorando, con casi d’uso concreti, pronta a offrire supporto ai propri clienti attraverso l’utilizzo di un Lab dedicato, fornendo consulenza strategia di altissimo livello.

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