Un Freedom of information act sul modello americano è la svolta che serve all’Italia per arrivare a una trasparenza davvero efficace. È questo, in sintesi, il senso dell’ultimo intervento di Raffaele Cantone su L’Espresso.
L’intervento del Presidente Cantone è importante perché arriva pochi giorni dopo la presentazione del testo di Foia proposto ai 70 parlamentari dell’Intergruppo innovazione dall’iniziativa Foia4Italy (www.foia4Italy.it), che raduna una 30ina di organizzazioni della società civile. Il traguardo di una legge sull’accesso all’informazione raccolta dalle pubbliche amministrazioni che non sia solamente la pubblicazione proattiva come quella tipica degli open data ma permetta a qualsiasi cittadino di chiedere ciò che vuole sapere senza motivarlo sembra finalmente a portata di mano. Per questo i delegati di Foia4Italy e dell’intergruppo innovazione, che raggruppa eletti di tutti gli schieramenti, si sono dati 60 giorni per arrivare a un testo che possa avere un iter legislativo.
L’appuntamento è per il 18 aprile al Festival del giornalismo di Perugia, dove insieme presenteremo il testo che potrà ambire di essere trasformato in legge. Non abbiamo l’ambizione di arrivare a una proposta immodificabile, ma come società civile abbiamo posto dieci punti irrinunciabili per considerarlo un vero Foia: dalla completa gratuità alle sanzioni per le amministrazioni che non dovessero assolvere ai propri obblighi.