Con la sigla 5G si indica l’insieme delle tecnologie e degli standard di quinta generazione relativi alla telefonia mobile.
A differenza delle precedenti generazioni – il 2G rappresentò il passaggio dalle telecomunicazioni analogiche (1G) a quelle digitali, e tutte le successive evoluzioni (3G,4G,4G+) hanno avuto come obiettivi principali il raggiungimento di una velocità di connessione sempre maggiore e l’incremento dell’efficienza spettrale – il 5G non solo apre la strada a un eccezionale incremento di velocità, ma rappresenta anche un passo significativo verso l’evoluzione delle reti di comunicazione e della società digitale.
Dall’impatto sulle industrie e sui servizi pubblici alla trasformazione dell’esperienza degli utenti, il 5G in Italia non è solo una promessa per il futuro, ma una realtà tangibile che sta già iniziando a modellare il nostro domani.
Caratteristiche chiave del 5G
Vediamo alcune delle caratteristiche chiave del 5G.
Una delle proprietà distintive del 5G è senza dubbio la sua velocità eccezionale, circa dieci volte superiore a quella del 4G. Questo incremento di velocità è accompagnato anche da una riduzione della latenza, rendendo il 5G capace di offrire tempi di risposta molto rapidi.
Inoltre, il 5G si distingue per la sua maggiore larghezza di banda ed è progettato per operare su un’ampia gamma di frequenze, supportando così una varietà di servizi con requisiti molto diversi. Questa flessibilità è ulteriormente potenziata dal concetto di “Network Slicing“, che consente di creare reti virtuali dedicate a specifici servizi, garantendo così una qualità del servizio su misura.
Infine, il 5G introduce la possibilità di implementare reti private completamente virtualizzate. Queste reti possono essere configurate per esigenze aziendali specifiche, sia che si tratti di connessioni fisse che mobili, offrendo soluzioni personalizzate per l’instradamento e la gestione delle connessioni. Queste innovazioni rendono il 5G una pietra miliare nell’evoluzione delle reti di comunicazione, promettendo di rivoluzionare il modo in cui viviamo, lavoriamo e interagiamo.
Velocità e latenza del 5G
Il 5G deve soddisfare requisiti molto stringenti in termini di:
- Latenza. Il 5G mira a ridurre significativamente il tempo di ritardo tra l’invio di un comando da un dispositivo e la ricezione della risposta, raggiungendo latenze che possono essere anche inferiori a 1 millisecondo (ms). Questo miglioramento rispetto al 4G, che generalmente offre latenze nell’ordine dei 20-30ms, apre la strada a applicazioni in tempo reale come la guida autonoma e le operazioni chirurgiche a distanza, dove ogni millisecondo conta.
- Throughput. La capacità di trasmissione del 5G può raggiungere picchi di 10-20 Gbps (Gigabit per secondo), a seconda delle condizioni della rete e del numero di utenti connessi. Questo rappresenta un salto significativo rispetto al picco di 1 Gbps tipico delle reti 4G. Un throughput così elevato permette il download quasi istantaneo di file pesanti, lo streaming di video in 8K senza interruzioni e l’uso di applicazioni VR (Virtual Reality) e AR (Augmented Reality) molto più immersive.
- Affidabilità. L’affidabilità del 99.9999% indica che la rete 5G è progettata per essere estremamente affidabile. Un aspetto cruciale per applicazioni critiche come il controllo del traffico aereo, i servizi di emergenza e le infrastrutture critiche, dove ogni secondo di inattività può avere conseguenze gravi.
- Densità di connettività. Il 5G può supportare fino a 1 milione di dispositivi connessi per chilometro quadrato, superando di gran lunga le capacità delle reti 4G. Questa caratteristica è fondamentale per l’Internet delle Cose (IoT), permettendo a un numero enorme di dispositivi, dai sensori agli elettrodomestici intelligenti, di essere connessi simultaneamente senza degradare le prestazioni della rete.
- Velocità. Le reti 5G sono progettate per supportare dispositivi in movimento fino a 500 Km/h, garantendo una connessione stabile e ad alta velocità per passeggeri di treni ad alta velocità, veicoli in autostrada e persino per alcuni tipi di aerei durante il decollo e l’atterraggio.
- Efficienza spettrale. L’efficienza spettrale del 5G, che può raggiungere i 30 bit/s/Hz, indica quanto efficacemente la rete utilizza lo spettro radio. Questo miglioramento rispetto al 4G permette di trasmettere più dati utilizzando la stessa quantità di spettro radio, rendendo la rete più efficiente e capace di gestire un volume di traffico dati molto più elevato.
Cosa sono le onde millimetriche, MIMO
La novità più rilevante del 5G a livello radio è rappresentata dal Massive-MIMO (Multi-Input Multi-Output), che è responsabile di gran parte dei miglioramenti sui parametri prestazionali. Si tratta di una tecnologia basata su schiere di antenne che dal lato della stazione radio base possono arrivare ad avere da decine a centinaia di elementi e che consentono sia di concentrare la potenza irradiata solo verso lo specifico terminale che si vuole raggiungere, sia di parallelizzare le trasmissioni aumentando sensibilmente la velocità del collegamento radio quando le condizioni del canale lo consentono. Tecniche MIMO sono già usate nel 4G, ma con il 5G diventano l’elemento centrale delle soluzioni radio spingendo le dimensioni delle schiere e la capacità di processamento dei segnali verso limiti impensabili fino a pochi anni fa.
A livello di spettro radio la grossa novità del 5G è rappresentata dai progressi nella tecnologia elettronica di base che consente di utilizzare le bande di frequenze delle onde millimetriche, con una porzione molto ampia, circa 1 GHz, intorno alla frequenza dei 26 GHz. La tecnologia di accesso ad onde millimetriche non è ancora matura quanto quella a microonde, ma sicuramente nella seconda fase di sviluppo del 5G sarà quella che porterà i maggiori cambiamenti nella struttura fisica delle reti sul territorio.
Il 5G in Italia: cronologia
Il percorso di sviluppo e implementazione del 5G in Italia si inserisce nel contesto più ampio dell’evoluzione globale delle reti di telecomunicazione. Ecco le tappe principali
2016-2017: Fase preparatoria. In questo periodo, l’Italia, come molti altri paesi, ha iniziato a prepararsi per l’introduzione del 5G. Sono stati condotti studi, test preliminari e sono state stabilite le basi per le future aste delle frequenze.
Marzo 2018, Avvio delle sperimentazioni. Il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ha annunciato l’avvio delle sperimentazioni 5G in cinque città italiane: Milano, Prato, L’Aquila, Bari e Matera. Queste sperimentazioni avevano l’obiettivo di testare le potenzialità del 5G in vari ambiti, dalla sanità alla sicurezza urbana, dall’industria 4.0 al turismo.
Ottobre 2018: Asta per le frequenze 5G. L’Italia ha tenuto un’asta per l’assegnazione delle frequenze 5G, raccogliendo 6,5 miliardi di euro. Le frequenze sono state assegnate a diversi operatori di telecomunicazioni, tra cui TIM, Vodafone, Wind Tre, e Iliad.
2019. Lancio commerciale del 5G. Gli operatori di telecomunicazioni vincitori dell’asta hanno iniziato a lanciare commercialmente i loro servizi 5G in alcune città italiane. Questi lanci iniziali erano limitati a poche aree urbane, con l’intenzione di espandere la copertura progressivamente.
2020-2021: Espansione della copertura 5G. In questo periodo, caratterizzato dalla pandemia di Covid-19, gli operatori hanno lavorato per estendere la copertura, migliorare la qualità del servizio e promuovere l’adozione del 5G tra gli utenti.
2022-2023. Il 5G in Italia ha iniziato a consolidarsi, con una copertura che si estende a molte altre aree del paese, inclusi centri minori e aree rurali.
I piani di sviluppo del 5G in Italia
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) italiano destina il 27% delle sue risorse alla transizione digitale, con 6,7 miliardi di euro allocati per la Strategia italiana per la Banda Ultralarga– “Verso la Gigabit Society”. La Strategia, che si pone in continuità con la Strategia varata dal Governo nel 2015 si articola in sette interventi, inclusi “Italia a 1 Giga” e “Italia 5G”.
Il Piano “Italia 5G” mira a integrare e potenziare lo sviluppo delle reti 5G in Italia, lavorando in armonia con gli sforzi già in corso e gli obblighi di copertura degli operatori di telefonia mobile. L’obiettivo è promuovere l’espansione delle reti 5G, in particolare nelle aree dove il mercato non riesce a fornire adeguata connettività, investendo 2,02 miliardi di euro. Questo piano intende garantire servizi mobili di alta qualità, con velocità di trasmissione significative, in linea con i requisiti dell’ITU per supportare applicazioni avanzate in diversi settori.
Le azioni previste includono:
- Lo sviluppo di “corridoi 5G” lungo circa 2.645 km di vie di comunicazione europee, in collaborazione con iniziative europee come il programma Connecting Europe Facility 2 (CEF2).
- L’installazione di infrastrutture di backhauling in fibra ottica su circa 10.000 km di strade extra-urbane, per facilitare l’adozione del 5G in ambiti critici come sicurezza, mobilità, logistica e turismo.
- Il sostegno alla realizzazione di infrastrutture mobili 5G nelle aree di fallimento di mercato, attraverso l’aggiornamento o la creazione di nuove stazioni base e il miglioramento delle connessioni di backhauling.
- Il piano considera anche la possibilità di finanziamenti aggiuntivi da programmi europei e prevede incentivi per l’adozione di servizi e applicazioni 5G, specialmente nei settori pubblici come sanità, educazione, mobilità e sicurezza, a seguito di un’accurata mappatura e consultazione pubblica.
Inoltre, la strategia esplora ulteriori iniziative per raggiungere gli obiettivi del 5G, come la disponibilità di risorse spettrali aggiuntive per gli operatori e la promozione della condivisione delle infrastrutture di rete e dello spettro radio, in conformità con le normative sulla concorrenza e le migliori pratiche a livello europeo per lo sviluppo di reti ad alta capacità.
Il 21 marzo 2022 sono stati pubblicati due bandi per lo sviluppo delle reti 5G in Italia, con un investimento complessivo di 3,7 miliardi di euro e con l’obiettivo di collegare oltre 10.000 siti radiomobili esistenti con la fibra ottica e di sviluppare nuovi siti radiomobili 5G in oltre 2000 località in tutto il Paese. I fondi pubblici stanziati attraverso i bandi di gara copriranno fino al 90% dei costi totali per la realizzazione di queste infrastrutture.
Il nodo dei limiti alle emissioni elettromagnetiche e altre criticità
Finora ad ostacolare la diffusione del 5G nel nostro Paese, in particolare riguardo alle offerte standalone, era anche il limite alle emissioni elettromagnetiche che il governo ha risolto ad aprile con la legge 214/2023 che prevede l’innalzamento dei limiti di emissioni elettromagnetiche in Italia, dal 29 aprile 2024, da 6 a 15 volt per metro (V/m).
Ma, nonostante gli sforzi ottenuti, il valore raggiunto è ancora molto al di sotto del limite raccomandato dalla Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ICNIRP), che suggerisce 61 V/m.
Tuttavia permangono altre criticità. I player del 5G denunciano infatti problemi strutturali che provocano ritardi nel centrare gli obiettivi di connettività del Decennio digitale in Italia. Secondo gli operatori, pesano gli oneri amministrativi e burocratici sugli operatori, soprattutto i permessi di costruzione e altri fattori come l’inflazione che ha gonfiato i prezzi.
Copertura 5G in Italia: a che punto siamo
In Europa il 5G copre l’81% della popolazione, ma si ferma al 51% nelle zone rurali. L’implementazione di reti 5G stand-alone è in ritardo e il 5G non soddisfa i requisiti di qualità delle aziende e degli utenti finali. Nessuna rete avanzata raggiunge il 55% delle famiglie rurali europee, mentre il 9% non ha neppure la rete fissa. In Europa occorre investire ancora almeno altri 200 miliardi di euro per assicurareuna copertura 5G in tutte le aree popolate nella Ue.
Focalizzandoci sull’Italia, l’indice DESI 2022 e GSMA Intelligence fotografano una copertura del 5G che nel nostro Paese oscilla tra il 96% il 99,7% della popolazione. Dall’analisi di questi dati l’Italia emerge come il Paese con la maggiore copertura 5G in Europa.
Questa copertura è tuttavia frutto del Dynamic Spectrum Sharing che permette a un operatore telefonico lo sfruttamento dello spettro di frequenze del 4G anche per fornire il 5G. Se infatti si prende in esame soltanto la copertura 5G Non Stand Alone (NSA), a fine 2021, l’Italia arrancava al 7,3%, posizionandosi fra gli ultimi paesi in Europa.
L’Italia ha comunque conseguito una copertura nazionale del 5G nel 2021. Nel 2022, gli investimenti degli operatori Tlc hanno aumentato dell’80% circa la copertura della popolazione in NSA rispetto all’anno precedente.
Inoltre, la quasi totalità dello spettro armonizzato (93%) è stato attribuito nel 2023.
La banda di frequenza 3,4-3,8 GHz, che nel 5G è fondamentale per l’abilitazione di applicazioni evolute, copre invece l’80% delle famiglie.
Sebbene abbia registrato un incremento del 10% tra il 2018 e il 2021 (partendo dal 70%), l’adozione della banda larga mobile in Italia è ancora all’80%, sotto la media dell’Unione europea all’87%.
Principali attori del 5G in Italia
Gli operatori con offerte 5G in Italia sono Tim, Fastweb (compresa Sky Mobile), Vodafone Italia (a metà marzo acquisita da Fastweb, la controllata italiana del gruppo Swisscom, per 8 miliardi di euro), Iliad, Windtre e Linkem.
Impatto economico e sfide del 5G in Italia
La tecnologia offre più affidabilità, privacy dei dati, e permette performance più elevate in zone dove la copertura geografica risulta limitata.
Secondo l’Osservatorio 5G & Beyond, si stima che il mercato europeo del 5G sia destinato a valere 1,72 miliardi di euro entro il 2026. L’Italia potrebbe contribuire al 10% di questo valore. Ma in Italia pesano fattori chiave quali il ruolo del supporto pubblico, l’offerta dei servizi e il contributo e la fiducia del settore privato.
Il 2024 si è aperto all’insegna di partnership strategiche e fusioni nel settore delle Tlc. Le imprese esprimono sempre maggiore consapevolezza delle sfide e delle attese degli utenti, dunque puntano al consolidamento di risorse per fronteggiare le dinamiche del mercato, realizzando sinergie per spingere lo sviluppo e l’adozione di nuove tecnologie.
Le aziende sono sempre più focalizzate nell’intelligenza artificiale (IA) e nell’Internet delle cose (IoT), tecnologie, dedicate alla digitalizzazione dei processi oper ativi e il supporto all’automazione, abilitate dalle reti di quinta generazione. Dalla guida autonoma alle smart city, l’IA e l’IoT saranno infatti protagoniste di un ecosistema digitale sempre più integrato e interconnesso.
Altra sfida prioritaria per l’adozione del 5G in Italia è la cyber sicurezza. Infatti banda maggiore vuol dire un flusso di dati superiore in entrata e in uscita da una rete, creando maggiori occasioni di accessi illegittimi e furto di dati.
Sicurezza del 5G
La sicurezza delle reti 5G riveste un’importanza cruciale per l’Unione europea, specialmente in un periodo caratterizzato da un aumento degli attacchi informatici, sia in termini di numero che di complessità. La natura interconnessa e transnazionale delle infrastrutture digitali, unita al carattere transfrontaliero delle minacce, implica che qualsiasi vulnerabilità o incidente che colpisca le reti 5G in uno Stato membro possa avere ripercussioni sull’intera Unione.
La posta in gioco con la sicurezza 5G va oltre la protezione di sistemi e dispositivi tecnologici; riguarda anche la sovranità europea. La Commissione sottolinea con enfasi l’importanza di questa questione, collegandola ai “valori di apertura e tolleranza” che sono fondamentali per il patrimonio culturale europeo. Pertanto, garantire la sicurezza delle reti 5G è essenziale per preservare l’autonomia strategica dell’UE.
Con il cosiddetto decreto Ucraina, a marzo 2022, il Governo italiano ha quindi deciso di estendere i settori cui si applica il golden power anche al 5G, ampliando significativamente il ruolo del governo nell’ambito degli investimenti infrastrutturali e dei servizi di connettività di nuova generazione.
Le imprese che intendono investire in questo settore sono tenute a presentare un dettagliato piano annuale di investimenti per lo sviluppo delle reti 5G. Tale piano, suscettibile di aggiornamenti trimestrali, deve includere una serie di informazioni essenziali prima di qualsiasi acquisizione.
Tra queste, si richiedono i dati aziendali, le informazioni sui fornitori, le previsioni relative allo sviluppo della rete 5G, i contratti attualmente in vigore, i progetti futuri, i piani di installazione, manutenzione e gestione, nonché le specifiche tecniche dei beni, dei servizi e dei componenti coinvolti. È inoltre necessario dimostrare la piena conformità con gli obblighi normativi stabiliti nelle fasi precedenti di realizzazione del progetto.
Il 5G in Europa: cronologia e piani di sviluppo
La prima grande iniziativa 5G annunciata dalla Commissione Europea è stata il Piano d’Azione 5G, presentato nel 2016. Questo piano ha stabilito le bande pioniere e fissato obiettivi per il 5G, tra cui il lancio commerciale dei servizi 5G in tutti i paesi dell’UE entro il 2020, obiettivo raggiunto dalla maggior parte dei paesi, con alcuni ancora al lavoro per conseguirlo.
Nel 2016, la Commissione ha lanciato anche la Gigabit Society, delineando una visione per la connettività nell’UE per il decennio successivo. Gli obiettivi principali includono reti da 100 Mbps per tutte le famiglie e velocità gigabit per le principali imprese e istituzioni, con il 5G che gioca un ruolo chiave attraverso tecnologie come l’accesso wireless fisso (FWA).
L’iniziativa prevede anche obiettivi specifici per il 5G, come la copertura 5G ininterrotta in tutte le aree urbane e i principali percorsi di trasporto, e l’accesso ai dati mobili ovunque entro il 2025.
Nel 2021, è stata annunciata l’EU toolbox for 5G security, un insieme di misure per garantire la sicurezza delle reti 5G nell’UE, rafforzando i requisiti di sicurezza per le reti mobili, valutando i rischi posti dai fornitori e limitando la dipendenza da un unico venditore.
L’annuncio più recente della Commissione Europea è il Decennio Digitale dell’UE, presentato nel marzo del 2021, che delinea una visione per la trasformazione digitale dell’Europa entro il 2030. L’iniziativa si concentra su quattro aree chiave: competenze ICT; trasformazione aziendale; infrastrutture digitali sicure e sostenibili; e digitalizzazione dei servizi pubblici, con il 5G che svolge un ruolo importante come abilitatore della trasformazione digitale per le imprese.
Nel settembre 2021, la Commissione ha annunciato il Percorso verso il Decennio Digitale, un piano concreto per realizzare la trasformazione digitale delineata nel Decennio Digitale.
Casi d’uso del 5G per settore industriale
Dai dati dell’Osservatorio 5G & Beyond della School of Management del Politecnico di Milano emerge che attualmente in Europa sono 117 i progetti industriali relativi al 5G. Oltre la metà hanno preso il via negli ultimi due anni. L’Italia contava 7 nuovi progetti nel 2023, testimoniando un crescente interesse nel nostro Paese per sfruttare le opportunità offerte dalla tecnologia 5G.
Il 5G si sta diffondendo nel settore manifatturiero e in quello sanitario.
Ad aprire la strada a nuove opportunità e applicazioni innovative sono una connettività maggiormente stabile, una superiore capacità di trasmissione dei dati e una latenza inferiore.
Nell’industria 5.0 agevola l’automazione avanzata delle fabbriche e la comunicazione tra macchine.
Nel settore sanitario, il 5G consente la telemedicina, l’Internet of Medical Things (IoMT) e la chirurgia remota. La telemedicina consente ai medici di effettuare il monitoraggio dei pazienti a distanza, offrendo consulenza e diagnosi senza bisogno di incontrarsi in presenza.
Smart Manufacturing
Il 5G spalanca le porte alle tecnologie che abilitano l’industria 5.0 e lo Smart manufacturing, all’insegna della sostenibilità digitale: l’Intelligenza artificiale (AI), l’edge computing e Internet of things (IoT). Nell’industria 5.0, il nuovo standard di connettività mobile serve ad ottimizzare i costi, incrementando la produttività.
In generale le applicazioni 5G nello Smart Maufacturing riguardano la sicurezza (anche dei lavoratori), il monitoraggio dei processi, l’automazione di operazioni di controllo.
Nel settore manifatturiero e dei processi, progetti 5G sono in atto per esempio negli stabilimenti chimici della Solvay (per gli stabilimenti in Italia e in alcuni all’estero).
Vodafone ha messo a punto una Mobile Private Network con copertura 4G e 5G destinata al sito produttivo di Spinetta Marengo in provincia di Alessandria. La nuova infrastruttura consente allo stabilimento, uno dei principali del gruppo chimico Solvay, di accelerare ulteriormente il percorso di trasformazione digitale.
Private Network 5G di Tim permette a Ilmea, impresa metalmeccanica di Boncore nel Salento, di abilitare l’interconnessione delle macchine e la produzione di dati, al fine di centrare gli obiettivi di business. Il servizio, in collaborazione con Tim Enterprise, risponde alle necessità delle aziende di imprimere un’accelerazione al processo di digitalizzazione e di aggiornare le catene produttive.
Realtà Virtuale e Aumentata
L’alta larghezza di banda e la velocità consentono al 5G di trasferire elevati volumi di dati. La banda larga ad alta velocità è in grado di supportare applicazioni di realtà aumentata (AR) e realtà virtuale (VR), sia in upload che in download, per rinnovare nuove modalità d’interazione con le persone e le informazioni nell’era della computer vision e del machine learning (ML).
Smart City e IoT
Tim Urban Genius rappresenta una consolle digitale, basata su 5G, big data, machine learning, video analytics, IoT e cloud, permette di offrire informazioni e previsioni in tempo reale a Venezia, a supporto dei decisori istituzionali. Consente di monitorare e misurare lo stato della città, della mobilità e del traffico stradale e acqueo, governando i flussi e per assistendo alla mobilità dei cittadini. Infatti promette interventi veloci (o di anticipare l’intervento) in situazioni d’emergenza e di apportare migliorie alla pianificazione dei servizi.
Anche Cairo Montenotte ha implementato la consolle per ottimizzare la mobilità e la sicurezza urbana. Assisi l’ha adottata per il rilevamento dei turisti in città. Un algoritmo permette inoltre di effettuare l’analisi dei numeri e provenienze, grazie ai dati raccolti dalla rete telefonica mobile, in modalità anonima e nel totale rispetto della privacy.
Telemedicina
Nel campo della sanità digitale, il 5G permette di consentire avveniristici interventi di telechirurgia e visite specialistiche da remoto, soprattutto per pazienti impossibilitati a spostarsi, per motivi anagrafici o clinici.
Da uno studio di Accenture, emerge che il 5G in sanità può tagliare del 16% i costi ospedalieri, avvalendosi del monitoraggio da remoto dei pazienti.
A settembre 2023 a Bari il 5G ha abilitato il primo intervento di telechirurgia al mondo. L’equipe delPoliclinico di Bari ha condotto il primo intervento oculistico da remoto grazie alla connettività in 5G di Tim. Gianni Alessio, direttore del dipartimento di oculistica dell’ospedale, ha teleguidato dal suo studio il laser sul paziente in sala operatoria, senza necessità di un incontro fisico. Un sistema di visione 3D ad elevata definizione hanno permesso al medico di monitorare il laser e di indirizzarlo a distanza per effettuare l’operazione chirurgica da remoto.
All’inizio 2023 Vodafone Italia e l’Università degli Studi di Palermo hanno inaugurato il progetto “5G 4 A Smart Sicilian Academic Campus”, per realizzare una rete privata 5G ibrida (Mobile Private Network, MPN) in un polo universitario.
L’Ospedale San Raffaele di Milano ha condotto un trial clinico per la riparazione della valvola mitrale per via percutanea, utilizzando un sistema di remote proctoring, basato sulla rete 5G di Vodafone e software in realtà aumentata.
Veicoli a guida autonoma
Grazie al 5G di Vodafone Business, in un’area di oltre 700 ettari e con più 20 piste sperimentali ad elevate prestazioni, Porsche Engineering ha creato la prima rete privata 5G ibrida (Mobile Private Network – MPN) d’Europa al Nardò Technical Center (NTC), per lo sviluppo e test di veicoli smart, connessi e a guida autonoma.
Dal dicembre 2022, Tim e Google Cloud hanno tagliato il nastro alla prima piattaforma in Italia dedicata alla smart mobility su tecnologia edge cloud 5G di Tim.
Consentirà lo sviluppo di nuove applicazioni per le auto connesse e il trasporto intelligente. Il progetto, che utilizza la rete 5G a Bologna e Modena, consentirà al Masa (Modena Automotive Smart Area) e all’Università di Modena e Reggio Emilia di testare le nuove soluzioni per le auto a guida autonoma ed assistita.
Finanziato dalla Commissione europea e coordinato dalla Fondazione Bruno Kessler, il progetto transfrontaliero 5G-Carme è una sperimentazione sui servizi di guida autonoma e assistita, basati sulla rete mobile 5G lungo il tratto autostradale fra Italia, Austria e Germania. Il test si proponeva di garantire la continuità di servizio per tutti gli automobilisti che si spostavano da un Paese all’altro, assicurando il roaming con lo stesso livello di qualità del servizio garantito agli utenti nazionali.