il progetto

Intelligenza artificiale nel no profit: Filos, il primo assistente virtuale per i malati di cancro

Malati e caregiver oncologici vogliono sapere come difendere i propri diritti anche sul lavoro. L’intelligenza artificiale di Filos creato da Aimac e Fondazione IBM Italia, sempre online H24 per dare risposte su diritti e tutele potenzia l’informazione per tornare alla vita dopo il cancro

Pubblicato il 07 Feb 2019

Francesco De Lorenzo

Presidente FAVO

Laura Del Campo

Direttore Aimac

Elisabetta Iannelli

Vicepresidente Aimac

Intelligenza artificiale e cognitive computing hanno fatto il loro ingresso nel mondo del volontariato, per fornire gratuitamente informazioni H24 sulla “disabilità oncologica” e gli strumenti giuridici di welfare assistenziale, previdenziale e lavorativo che consentono al malato ed ai caregiver oncologici di conciliare i tempi di cura e di assistenza con quelli di lavoro e di accedere ai benefici economici e giuridici previsti dalle norme. L’assistente virtuale – il primo nel suo genere – che offre questo importante servizio informativo si chiama Filos ed è stato creato da Aimac e Fondazione IBM Italia per rispondere a quel bisogno di informazioni che per i malati di cancro è la “prima medicina” [1].

Se, infatti, oggi, grazie alla diagnosi precoce e ai nuovi trattamenti terapeutici (tecnologie innovative in chirurgia e radioterapia, nuovi farmaci, genomica, medicina di precisione, ecc.), di cancro si muore di meno, ci si convive a lungo e circa il 30% dei malati guarisce, permane tuttavia lo stigma “cancro uguale morte”. La diagnosi di tumore genera infatti nel malato e nella sua famiglia paura, sgomento e smarrimento e pertanto il ricorso ad un’informazione dettagliata e comprensibile diventa parte integrante dell’iter terapeutico.

Il percorso che ha portato a Filos

La validità dell’uso di strumenti informativi sempre aggiornati, quali facilitatori dell’alleanza terapeutica e del consenso informato, è stata dimostrata da uno studio[2] condotto da Aimac, in collaborazione con AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), coinvolgendo 21 centri oncologici di eccellenza italiani con il reclutamento di 321 pazienti.

Per rispondere al bisogno di sapere dei malati e di chi sta loro vicino su diagnosi, terapie antitumorali e loro effetti collaterali, benefici in ambito lavorativo, previdenziale, socio-sanitario e assistenziale e indicazioni su centri di cura, Aimac ha quindi realizzato il Servizio nazionale di accoglienza Informazione in Oncologia – SION (riconosciuto dal Piano Oncologico Nazionale e realizzato con il supporto di Alleanza Contro il Cancro), che informa pazienti e familiari attraverso una strategia multimediale a seconda delle loro preferenze e necessità: libretti informativi, servizio di helpline nazionale, 45 punti di accoglienza e di informazione (in 31 città) presso i maggiori centri di cura italiani; i siti aimac e oncoguida  e un Forum.

Al SION, per essere completo, mancava l’intelligenza artificiale e così dal 13 dicembre 2018 grazie alla collaborazione con Fondazione IBM Italia, il SION si è arricchito di uno strumento innovativo: “Filos”, il primo chatbot in grado di fornire gratuitamente informazioni H24 sulla “disabilità oncologica” e gli strumenti giuridici di welfare assistenziale, previdenziale e lavorativo che consentono al malato ed ai caregiver oncologici di conciliare i tempi di cura e di assistenza con quelli di lavoro e di accedere ai benefici economici e giuridici previsti dalle norme.

Filos è stato “addestrato” grazie ai contenuti del libretto “I Diritti del malato di cancro” – aggiornato con la supervisione del Coordinamento Generale Medico Legale dell’INPS – con le più recenti novità normative, riguardanti le innovazioni introdotte dalle norme sul lavoro agile (smart working), previste dal cosiddetto Jobs Act degli autonomi.

AI e cognitive computing al servizio dei malati di cancro

Il sito web dell’Associazione, attivo da oltre 17 anni e certificato dalla Health on the Net Foundation, con l’HONcode, grazie ad un consulente virtuale, abilitato dalla tecnologia IBM Watson, è ora in grado di comunicare con gli utenti, amplificando e potenziando, con un servizio H24, integrando così il prezioso lavoro dei volontari.

L’intelligenza artificiale e l’utilizzo del cognitive computing sono sbarcati così anche nel mondo del volontariato, realizzando una grande opportunità grazie per assicurare ai pazienti la fruizione in tempo reale H24 di risposte qualificate, in modalità interattiva, amplificando il know how di Aimac, relativamente alle informazioni sui diritti.

Non una semplice chatbot

L’Assistente Virtuale non è una semplice “chatbot” addestrata su un argomento, ma il primo “operatore” che consente ad Aimac di attivare un ulteriore canale di contatto informativo con i suoi utenti, che sarà in grado di rispondere tempestivamente alle richieste di informazioni attraverso la comprensione del linguaggio naturale e l’elaborazione di risposte, partendo dalla ricchezza di conoscenze sapientemente preparate negli anni da Aimac e contenute nei suoi “opuscoli” informativi.

“Ho un tumore, come posso fare per ottenere il riconoscimento dell’invalidità o dell’handicap?”. “Mio padre è in terapia per una neoplasia prostatica, come posso fare per assentarmi dal lavoro quando lo devo accompagnare a fare la chemio?”. “Ho iniziato le cure perché ho un cancro al seno, vorrei continuare a lavorare ma, per ora, non ho le forze per andare tutti i giorni in ufficio, ho diritto al part-time? Posso chiedere di lavorare da casa?”. Sono alcune delle domande più comuni che angosciano gli oltre tre milioni di persone cui è stato diagnosticato un cancro, senza contare i familiari che li assistono quotidianamente e che devono riuscire a conciliare i tempi di cura o di assistenza con i tempi di lavoro.

L’importanza di conoscere i propri diritti

In Italia un malato di cancro su 3 è un lavoratore, e sono ben 4 milioni i caregiver oncologici cioè coloro che si occupano del sostegno de pazienti, in particolare familiari. Per tutte queste persone, Aimac ha condotto vere e proprie battaglie di civiltà, assiste il malato oncologico al fine di garantirne maggiore ascolto e maggiori diritti, difendendone la dignità e facendosi portavoce delle specifiche esigenze, ottenendo il riconoscimento di diritti fondamentali.

Affinché però le leggi ottenute non rimangano inattuate, è necessario che i malati conoscano i propri diritti, garantiti a livello nazionale e locale. In questo ambito, anche la tecnologia messa al servizio del volontariato, può contribuire ad aiutare i pazienti a riconquistare la propria quotidianità e ad esercitare i propri diritti ed ecco perché è nata questa preziosa alleanza. Filos, infatti, è un esempio virtuoso di come un assistente virtuale, che si avvale dell’intelligenza artificiale per rispondere ai quesiti che gli vengono posti, possa divenire un vero e proprio alleato al fianco delle persone malate e di chi si prende cura di loro.

________________________________________________________________-

  1. Cfr. Picker Institute Europe (2002) “Patient and public perspectives on health care performance” e AIMaC e Istituto Superiore di Sanità (2009), “Indagine su cancro e informazione: che cosa chiedono i malati”, testo disponibile all’indirizzo: http://www.aimac.it/attivita/indagini.
  2. Annals of Oncology, 15: 721-725, 2004

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