DOMANDA
Sono responsabile amministrativo di uno studio legale. Sono provvista di indirizzo PEC per la trasmissione delle fatture (ma non codice identificativo) e non ho ancora un accesso all’Agenzia delle entrate per interscambiare le parcelle/fatture.
E’ vero che dopo aver firmato digitalmente la parcelle le posso inviarle tramite pec a un indirizzo di interscambio tipo: sdi19@…..gov?
Grazie
Fosca Ratti
RISPOSTA
Le fatture elettroniche sono “consegnate” al destinatario tramite un “postino” che si chiama Sistema di Interscambio (SdI).
L’emittente può scegliere diversi sistemi per la consegna della fattura elettronica:
- mediante un servizio online presente nel portale “Fatture e Corrispettivi” che consente il caricamento del file XML preventivamente predisposto dal contribuente;
- con la procedura web ovvero l’App Fatturae messe a disposizione gratuitamente dall’Agenzia delle Entrate;
- con la PEC (Posta Elettronica Certificata); il file della fattura deve essere allegato del messaggio di PEC. L’indirizzo da utilizzare per il primo invio è sdi01@pec.fatturapa.it; con il primo messaggio di risposta, notifica di scarto o ricevuta di consegna, il SdI comunica anche l’indirizzo PEC che Lei dovrà utilizzare per eventuali invii successivi.
- mediante una canale telematico (FTP o Web Service) preventivamente attivato con il SdI.
La firma elettronica è obbligatoria nel caso di fatture emesse nei confronti delle PA, facoltativa per le fatture emesse in ambito B2B. Tuttavia, una volta apposta, è soggetta a tutti i controlli da parte del sistema di Interscambio; per esempio, se tra la data di firma della fattura elettronica e la data di spedizione al sistema di interscambio il certificato di firma dovesse scadere o essere revocato, la fattura elettronica sarà scartata dal SdI.
Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile inviare le proprie domande a: esperto@agendadigitale.eu
Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome