esperto risponde

Fatture elettroniche: quali sono e come funzionano i canali predefiniti di recapito

Pubblicato il 14 Gen 2019

Salvatore De Benedictis

dottore commercialista

pec-posta_595578476

DOMANDA

Sono un agente di commercio e utilizzerò per la fatturazione elettronica il programma che mi ha fornito il mio commercialista comunicandomi un codice SDI che è comune a tutti i suoi assistiti.

Prima di procedere, devo comunicare qualcosa all’Agenzia delle Entrate? Devo associare la mia Pec al codice fornito dal commercialista?

Manuela Cassano

RISPOSTA

Il Codice Destinatario è l’indirizzo telematico al quale il Sistema di Interscambio recapita le fatture elettroniche emesse dai fornitori che nell’apposito campo della fattura elettronica hanno indicato il predetto codice.

Quindi il Codice destinatario non è un elemento personale, ma è assegnato all’intermediario telematico che si è “accreditato” con l’Agenzia Entrate, il quale poi lo assegna a coloro che stipulano con lui una convenzione per il suo utilizzo, a cui si accompagna generalmente la possibilità di gestione della emissione e ricezione delle fatture elettroniche tramite un portale web. Questa è la ragione per cui il codice che Le hanno indicato è comune a tutti gli assistiti del suo commercialista, così come potrebbe essere comune a più commercialisti o utenti in genere. E’ poi l’intermediario accreditato che elabora le fatture elettroniche inviate al medesimo Codice destinatario, organizzando la possibilità di gestione per ciascuna partita IVA che si avvale del suo servizio.

La eventuale registrazione del Codice destinatario all’Agenzia Entrate crea un legame automatico con la sua partita IVA, in modo che le fatture emesse dai suoi fornitori vengano indirizzate al Codice Destinatario registrato anche se questo non viene indicato nella fattura, e viene inserito un codice convenzionale di sette zeri.

Le procedure predisposte dall’Agenzia delle Entrate prevedono che, in alternativa al Codice destinatario, possa essere registrata la casella di posta elettronica certificata predefinita. Il funzionamento è simile a quello sopra indicato: le fatture elettroniche emesse nei suoi confronti verranno recapitate all’indirizzo di Posta Elettronica certificata registrato anche se il suo fornitore non inserisce l’indirizzo di PEC (o ne inserisce uno diverso), a condizione sempre che venga riempito  il campo codice destinatario sette zeri.

La registrazione all’Agenzia delle Entrate del canale preferito di recapito (quindi, Codice destinatario assegnato dal soggetto con cui ha stipulato una apposita convenzione o casella PEC) è utile se si vuole:

  • utilizzare un canale unico per la ricezione delle fatture elettroniche;
  • evitare di comunicare a tutti i fornitori il Codice Destinatario o la PEC predefiniti come canale di ricezione.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 2