DOMANDA
Faccio parte di un’impresa che opera nel commercio di cessione di beni verso aziende. Molti nostri clienti ci stanno fornendo un identificativo SDI. Il nostro sistema gestionale prevede l’inserimento di tale campo, come anche quello PEC. Il nostro commercialista, come anche il distributore del software, ci ha detto di chiedere almeno uno dei due dati al cliente e che se non ce l’avessero comunicato, la fattura elettronica sarebbe arrivata presso il nostro cassetto fiscale dove il cliente l’avrebbe potuta scaricare. Un vostro articolo spiega che invece è meglio che sia il sistema di interscambio a vedere a quale indirizzo (SDI o PEC) accreditato sia associata la partita Iva del cliente, omettendo così di inserire nelle fatture il codice SDI. Se ciò fosse vero, esiste qualche documento ufficiale dell’Agenzia delle entrate o Sogei che comprovi quest’aspetto?
Vincenzo D’Aniello
RISPOSTA
Ciascun contribuente può avere due canali di ricezione delle fatture elettroniche: la PEC e il canale telematico, identificato dal Codice Destinatario. Il Codice destinatario non è un elemento indispensabile, Lei può benissimo utilizzare la PEC come canale di ricezione. Il Codice destinatario le può essere attribuito da un intermediario che abbia effettuato la procedura di accreditamento presso l’Agenzia delle Entrate.
La procedura utilizzata dal Sistema di Interscambio per il recapito delle fatture elettroniche è definita dal provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate n.89757 del 30 Aprile 2018, punto 1.5.5 ed avviene con la sequenza appresso indicata:
- se il soggetto ricevente ha l’indirizzo telematico (non registrato, che sia PEC o codice destinatario) ) al quale desidera ricevere le fatture elettroniche, provvede al recapito secondo le indicazioni fornite;
- se l’elemento informativo del file fattura CodiceDestinatario contiene un valore corrispondente a un canale di trasmissione attivo, inoltra il file fattura al canale individuato;
- se l’elemento informativo del file fattura CodiceDestinatario contiene il valore “0000000” ed è valorizzato l’elemento informativo PECDestinatario, il SdI inoltra il file alla casella di posta elettronica certificata individuata;
- se l’elemento informativo del file fattura CodiceDestinatario contiene il valore “0000000” e l’elemento informativo PECDestinatario non è valorizzato, il SdI mette a disposizione il file fattura nell’area autenticata dei servizi telematici del cessionario/committente.
In ogni caso il Sistema di Interscambio mette a disposizione un duplicato informatico della fattura elettronica nella sua area riservata dell’Agenzia Entrate Entratel / Fisconline.
Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile inviare le proprie domande a: esperto@agendadigitale.eu
Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome.