DOMANDA
Lavoro in un vivaio e ho avuto un problema con la richiesta di una cliente. In breve, la cliente compra delle piante da noi ma siccome deve accedere a dei contributi regionali mi dice che nella fattura elettronica devo inserire il codice CUP che le hanno assegnato dall’ente altrimenti a lei non accettano la pratica per i pagamenti.
La cliente però è una normale azienda, non una PA: fa riferimento al nostro preventivo e mi ha confermato che non ha nemmeno un buono d’ordine dell’ente. Ora il programmatore del nostro gestionale dice che è obbligatorio il buono d’ordine. Per cui inserire il solo CUP nel campo apposito non basta.
È vero quest’obbligo anche se la fattura non va a una PA ma a un privato? Come posso ovviare al problema?
Laura Meroni
RISPOSTA
Probabilmente l’inconveniente da Lei segnalato scaturisce dalla circostanza che nel blocco della fattura elettronica 2.1.2 <DatiOrdineAcquisto> , di cui fa parte il sotto-campo 2.1.2.6 <CodiceCUP>, è previsto come obbligatoria la compilazione del campo 2.1.2.2 <IdDocumento>. In sostanza, la fattura elettronica non supera il controllo di correttezza (e verrebbe quindi scartata dal SDI) qualora le indicasse il codice CUP e non compilasse il campo IdDocumento.
Il rimedio è pertanto indicare un valore nel campo IdDocumento (per esempio, lo stesso numero della fattura). Tenga presente che alcuni applicativi, anche se non obbligatorio, esigono che sia compilato anche il campo relativo alla data del documento (campo 2.1.2.3 <Data>), ed in questo caso Lei può inserire un valore convenzionale qualunque, come per esempio la data della fattura.
Si tratta quindi di aggiungere campi che non hanno alcun valore, senza i quali però la fattura verrebbe scartata dal SdI.
Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile inviare le proprie domande a: esperto@agendadigitale.eu
Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome