Esperto risponde

Marca da bollo omessa su fattura elettronica: rimedi

Pubblicato il 10 Apr 2019

Salvatore De Benedictis

dottore commercialista

fattura

DOMANDA

Ricevo da più fornitori in esenzione Iva per dichiarazione intento, la fattura elettronica senza valorizzazione del campo bollo virtuale, quindi senza apposizione del bollo. Essendo obbligatorio e come cliente responsabile in solido, come mi devo comportare? Devo farmi fare nota di credito oppure è sufficiente una dichiarazione da parte del fornitore che dichiara di versare gli importi dei bolli non indicati in fattura?

Chiara Sorteni

RISPOSTA

Il bollo è una imposta dovuta al  verificarsi di alcuni presupposti definiti dalla Legge, nel nostro caso alla emissione di un documento superiore a € 77,47 non assoggettato ad IVA.  Sono obbligati in solido per il pagamento dell’imposta e delle eventuali sanzioni amministrative tutti coloro che fanno uso, ai sensi dell’art. 2, di un atto, documento o registro non soggetto al bollo fin dall’origine senza prima farlo munire del bollo prescritto (art.22 DPR 642/1972).

L’Agenzia delle Entrate, con Decreto del 28 dicembre 2018, ha previsto che l’importo dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche emesse e risultante dai documenti transitati dal Sistema di Interscambio, sia resa nota nell’area riservata del soggetto passivo tenuto al versamento, che dovrà essere effettuato entro il giorno 20 di ciascun mese successivo ad ogni trimestre solare.

La omessa indicazione del bollo in fattura non è di per sé circostanza idonea a generare fattispecie sanzionabili, a condizione che il soggetto obbligato al pagamento  lo effettui nei modi e termini previsti dalla Legge.

Non serve quindi alla soluzione del problema la richiesta di emissione di una nota di credito, né ritengo che  una “liberatoria” del fornitore sia  idonea  a superare la sua responsabilità  prevista dall’articolo 22 del DPR 642/1972.

Considerato anche che lei non ha neppure pagato al suo fornitore l’imposta di bollo (perché non esposto in fattura), potrebbe effettuarne il pagamento con F24, a nome dell’emittente della fattura elettronica e per tutte le fatture del trimestre, e poi chiederne la restituzione  all’obbligato principale. Pur non essendo possibile stabilire una correlazione tra il versamento effettuato e le fatture di riferimento, ritengo che tale condotta possa esimerla dalla responsabilità  cui si è fatto cenno sopra.

Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile inviare le proprie domande a: esperto@agendadigitale.eu

Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome

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