il quadro

Come funzionerà il nostro domicilio digitale, tra cittadino e PA

Il domicilio digitale sarà un indirizzo di PEC o equivalente (servizi di recapito certificato) da dichiarare alla Pubblica Amministrazione. Ecco come sarà e a che servirà

Pubblicato il 06 Feb 2018

Eugenio Prosperetti

Avvocato esperto trasformazione digitale, docente informatica giuridica facoltà Giurisprudenza LUISS

domicilio-161102194219

(aggiornato febbraio 2018)

Il riformato Codice dell’Amministrazione Digitale, andato in gazzetta ufficiale a gennaio 2018, prevede tra le innovazioni principali quella del domicilio digitale (o, dovremmo dire, l’istituzione di un domicilio digitale funzionante visto che quello da tempo inserito nel CAD era rimasto lettera morta).

Cos’è il domicilio digitale

Il domicilio digitale sarà un indirizzo di PEC o equivalente (servizi di recapito certificato) da dichiarare alla Pubblica Amministrazione. 

Sarà attivabile tra primavera ed estate 2018.

Una volta inserito in anagrafe il domicilio digitale fa stato e deve essere utilizzato dalle Pubbliche Amministrazioni soggette al Codice dell’Amministrazione Digitale (quasi tutte) per tutte le comunicazioni e notifiche al cittadino.

LEGGI IL FUTURO DEL DOMICILIO DIGITALE DOPO ULTIMO CAD (2018)

Come attivare un domicilio digitale 

Servirà innanzitutto dotarsi di un’identità digitale (SPID) e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) o di un altro indirizzo equivalente (servizio elettronico recapito certificato).

A quel punto la PA e le aziende sapranno che per inviare una comunicazione avente valore legale a quella persona non serve più nessuna lettera cartacea, nessuna raccomandata.

Per le amministrazioni il domicilio digitale diventerà l’unico utilizzabile per tutti i cittadini che lo avranno eletto, mentre i privati potranno scegliere se usarlo o continuare a spedire lettere e raccomandate.

Il registro dei domicili digitali sarà sviluppato da Infocamere, progettato assieme al Team per la trasformazione digitale che ne sosterrà i costi.

I vantaggi

La pubblica amministrazione risparmierà milioni di euro all’anno. I cittadini potranno ricevere anche le comunicazioni aventi valore legale sul proprio PC, smartphone o tablet.

Infine, la digitalizzazione delle comunicazioni favorirà la rapida dematerializzazione degli archivi pubblici e privati, rendendo più efficienti pubbliche amministrazioni e imprese e più semplice la vita dei cittadini.

LEGGI: CITTADINANZA DIGITALE, CHE COS’È E PERCHÉ È IMPORTANTE PER I NOSTRI DIRITTI

I nodi normativi del domicilio digitale

Permangono incertezze normative e possibili cortocircuiti che minano l’applicabilità del domicilio digitale. Tra l’altro, non sono previste sanzioni per la PA e le notifiche dovrebbero continuare nel modo consueto.

APPROFONDISCI I NODI NORMATIVI DEL DOMICILIO DIGITALE 

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati