AGENDE REGIONALI

“Sistema Liguria”, così la Regione punta a diventare all-digital

Razionalizzazione delle infrastrutture, semplificazione dei processi, sanità e scuola digitali, pagamenti elettronici: l’Agenda ligure a servizio di cittadini, aziende e PA. Rossetti: “Bisogna ragionare in logica di sviluppo”

Pubblicato il 29 Nov 2013

pippo-rossetti-liguria-131122150010

Razionalizzazione delle infrastrutture digitali del territorio, interventi di semplificazione dei processi, digitalizzazione della sanità e della scuola, rafforzamento dei pagamenti elettronici e last but not least il “riuso” delle esperienze a livello interregionale: è un’Agenda ricca di capitoli quella che la Regione Liguria sta portando avanti per rispettare la roadmap nazionale e anche quella indicata dalla Commissione europea. Ma l’obiettivo numero uno è “rafforzare il sistema Liguria attraverso l’innovazione dei processi pubblici sia sul piano organizzativo sia tecnologico in una logica di sviluppo”, sottolinea Pippo Rossetti, assessore alle Risorse finanziarie e Controlli, Patrimonio e Amministrazione generale, Istruzione, Formazione, Università.

La programmazione settoriale ligure definita dal Programma Triennale di sviluppo della Società dell’Informazione 2012-2014 si è arricchito delle linee guida definite dalle nuove politiche di sviluppo dell’Agenda Digitale in Liguria che l’Amministrazione regionale ha adottato con una specifica delibera di Giunta lo scorso agosto in cui“ci si rifà alle mutate condizioni del contesto tecnologico di riferimento riferibili soprattutto all’importanza assunta dal cloud, all’affermazione del paradigma smart, allo sviluppo dell’utilizzo di apparti mobili evoluti e delle app con le quali accedere a servizi ed informazioni”, puntualizza Rossetti.

Le linee guida tengono conto dei punti di forza e di debolezza del contesto territoriale ligure: se da un lato – evidenzia l’assessore – l’amministrazione può contare su un’infrastruttura di rete regionale estesa all’intero territorio, su un data center idoneo a configurarsi come punto di riferimento per la razionalizzazione delle infrastrutture a livello regionale, un ampio sistema di servizi telematici settoriali ed uno aggregativo basato sul Sistema Informativo Integrato Regionale (Siir) tra i soggetti del sistema istituzionale regionale e su Liguria in Rete come aggregazione su base volontaristica tra Regione e le Autonomie locali, dall’altro lato non bisogna dimenticare che la Liguria si caratterizza per un elevato numero di amministrazioni comunali di piccole dimensioni e posizione marginale, limitata disponibilità di personale con caratteristiche professionali in materia informatica negli enti locali, una non sempre adeguata disponibilità finanziaria per investimenti efficaci nel settore dell’innovazione ed una scarsa propensione all’aggregazione per l’erogazione associata dei servizi digitali e alla coesione di sistema. “Per questa ragione l’obiettivo numero uno dell’Agenda digitale ligure è rafforzare il sistema Liguria e tale rafforzamento deve essere letto primariamente sul piano del soddisfacimento delle esigenze di cittadini in termini di semplificazione e facilità di accesso ai servizi della PA e del soddisfacimento delle esigenze dei soggetti economici in termini di semplificazione, rapidità e facilità degli iter di interazione con la PA”, spiega l’assessore.

La digitalizzazione di sistema definita dall’Agenda regionale “deve anche orientarsi verso il miglioramento della capacità di promozione ed attrazione del territorio ligure, il rafforzamento delle capacità di tutela e gestione del patrimonio territoriale regionale, lo sviluppo dell’inclusione sociale, l’incremento della trasparenza nell’azione pubblica e del miglioramento della partecipazione ai processi istituzionali, il completamento della infrastrutturazione telematica territoriale in una logica di razionalizzazione, sicurezza e continuità operativa”, aggiunge Rossetti.

Sul fronte infrastrutturale fra gli interventi più rilevanti c’è la razionalizzazione delle infrastrutture digitali del territorio regionale, “che consentirà – spiega l’assessore – di introdurre significative economie di scala ed elevare il livello di sicurezza diffusa attraverso la continuità operativa di sistema e gli interventi di semplificazione dei processi che si basano su significative esperienze pregresse di Regione Liguria”. Fra questi Rossetti cita il sistema di gestione dei bandi online, la digitalizzazione in sanità ed in particolare della ricetta digitale, gli interventi per la digitalizzazione del mondo scolastico che si avvalgono delle esperienze regionali pregresse di Scuole in Rete. Ed è forte l’impegno anche sul fronte dei pagamenti elettronici: “Regione Liguria – ricorda l’assessore – è tra le prime che hanno da subito aderito al relativo nodo nazionale”.

Per rendere efficace l’azione la Regione può contare su una serie di strumenti che partecipano all’attuazione dell’Agenda Digitale: Datasiel (l’in house incaricata dello sviluppo e della conduzione del Siir), il Cst Liguria (il Centro servizi territoriale per l’erogazione di servizi innovativi agli enti locali aderenti), il Crc Liguria (il Centro regionale di competenza sull’e-government e la società dell’informazione a supporto di Regione, enti Siir e enti locali), la cooperazione interregionale in ambito Cisis (che consente di cooperare nelle iniziative nazionali di settore e di partecipare a progetti interregionali e di riuso e prevede anche la partecipazione ai gruppi di lavoro tematici in cooperazione con AgID e altri soggetti centrali), la cooperazione con AgID (che consente di partecipare all’attuazione dell’Agenda digitale italiana e di coordinare le iniziative regionali con il contesto nazionale), ed il sito eLiguria che consente di fornire specifiche informazioni e documentazione sulla società dell’informazione nella regione.

E sul fronte della cooperazione interregionale Regione Liguria è il coordinatore vicario della II Commissione della Conferenza delle Regioni e Province autonome competente sulla materia informatica e statistica ed è attiva in sede Cisis, di cui esprime la vicepresidenza, dove partecipa a diversi gruppi di lavoro tematici anche in collaborazione con AgID e contribuisce all’elaborazione dei contributi del Cisis per la definizione dell’Agenda digitale italiana, tra cui quello recante “Contributo delle Regioni per un’Agenda digitale al servizio della crescita del paese nella Programmazione 2014-2020” approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il 24 luglio 2013 e da questa trasmesso al Ministro per la Coesione territoriale.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 2