Credito d’imposta per gli investimenti nei Comuni colpiti da terremoto e del Mezzogiorno: si potrà far richiesta solo in modo telematico a partire dal 25 settembre. Lo spiega l’Agenzia delle entrate, che con un provvedimento del Direttore ha precisato i modi per presentare le domande e fruire della misura. La decisione riguarda i Comuni colpiti da terremoti dal 24 agosto 2016, data del distruttivo sisma in Centro Italia, ma anche le Zone economiche speciali.
A disposizione per l’invio un software e i servizi online dell’Agenzia delle entrate (si vedano per esempio gli strumenti del desktop telematico).
Credito d’imposta per Comuni colpiti da terremoto e del Mezzogiorno, che cos’è
La misura è volta a sostenere le attività produttive nei territori colpiti da sisma oppure che si trovano nelle cosiddette ZES, le Zone economiche speciali. Il credito d’imposta per gli investimenti nei Comuni colpiti da terremoto viene garantito secondo le seguenti percentuali:
- del 25% per le grandi imprese,
- del 35 % per le medie imprese
- del 45 % per le piccole imprese.
Questo fino al 31 dicembre 2019. La misura è stata prevista con la decisione del 6 aprile 2018 della Commissione europea, con cui sono stati autorizzate le agevolazioni per aziende nuove o già esistenti intenzionate a investire e produrre nelle Zone economiche speciali. Si potrà usufruire del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno fino al 31 dicembre 2020, per un tetto massimo di acquisto di beni pari a 50 milioni di euro per ogni progetto in cui si intende investire.
La richiesta online
L’Agenzia delle entrate ha precisato che chi ha intenzione di far richiesta per il Credito d’imposta per Comuni colpiti da terremoto e del Mezzogiorno dovrà presentare il modello di comunicazione a partire dal 25 settembre 2019. Per farlo, bisognerà trasmettere telematicamente la comunicazione attraverso il software “Creditoinvestimentisud” (CIM17). Le struzioni per la compilazione sono disponibili online. Il programma si può scaricare liberamente dal sito istituzionale dell’Agenzia delle entrate, è totalmente gratuito: la nuova versione aggiornata, spiega l’ente, sarà disponibile proprio dal 25 settembre.
Anche il versamento si dovrà presentare online, pena il rifiuto dell’operazione: il modulo F24 dovrà essere inoltrato attraverso i servizi telematici dell’Agenzia.