Esperto risponde

Fusione tra società, le regole per la detrazione IVA per le fatture intestate alla ditta incorporata

Come funziona la detrazione dell’IVA in caso di fusione tra due società: ecco le norme da seguire e i dettagli del funzionamento dello SDI in queste situazioni

Pubblicato il 22 Ott 2019

Salvatore De Benedictis

dottore commercialista

efattura

DOMANDA

La società A a seguito di fusione ha incorporato la società B. Un fornitore, nonostante gli sia stato più volte comunicata la variazione, ha sempre continuato ad emettere fatture elettroniche intestate alla partita IVA di B. Con l’avvento della fattura elettronica ne ha ulteriormente emesse. Tali fatture sono regolarmente transitate per lo SDI ma mai consegnate e nemmeno rese disponibili in quanto emesse su una partita IVA cessata. Sono state consegnate soltanto le copie di cortesia. È stata chiesta l’emissione della nota di credito e la ri-emissione con la partita IVA e l’intestazione corretta ma il fornitore si rifiuta di farlo. Si precisa che trattasi di fornitore di utenza idrica. Si chiede come poter procedere

antonpog@gmail.com

RISPOSTA

I problemi che lei pone richiedono due ordini di indagini. La prima di carattere “regolamentare” per comprendere come il sistema di interscambio tratta una fattura elettronica con una partita IVA cessata (anche se confluita in un’altra) e la seconda è normativa, per comprendere se il diritto alla detrazione IVA può essere compromesso dalla intestazione della fattura elettronica alla società estinta.

Il primo problema è parzialmente risolto perché Lei stesso afferma che le FE sono regolarmente transitate dal SDI, ma non sono rese disponibili ovviamente perché non esiste alcuna convenzione tra la società (estinta) e Agenzia delle Entrate. Si potrebbe tentare di richiedere la convenzione, con richiesta effettuata dalla società A, ma con indicazione delle generalità della società B ovvero, alternativamente, dell’ultimo legale rappresentante della società B. Questo mi appare assolutamente plausibile, perché non vedo ragione per cui l’ex amministratore (o chiunque ne abbia titolo) non possa avere accesso ai dati storici nel portale ADE.

In relazione alla seconda questione, ritengo non debba esserci dubbio riguardo il diritto alla detrazione IVA da parte della società A delle fatture formalmente intestate alla società B. In tal senso si è espresso il  Ministero delle Finanze – Dipartimento Entrate Affari Giuridici Servizio III con la Risoluzione del 13/07/1995 n. 183, affermando, in una circostanza analoga, che “si esprime altresì l’opinione che del tutto  irrilevante sia la circostanza che le fatture  passive  registrate  dalla  società  beneficiaria della scissione siano eventualmente intestate alla …S.p.A. La successione della società beneficiaria nei diritti e  negli  obblighi IVA relativi al ramo aziendale trasferito nel  quadro  della  scissione rende  infatti  superflua  la  correzione  dell’intestazione  formale  delle  fatture  passive, risultando di estrema evidenza  la  continuità  tra  la  gestione  “…S.p.A.” e la gestione “…S.p.A.” nel settore della  telefonia mobile.”

Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile scrivere a: esperto@agendadigitale.eu

Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome

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