SHARING ECONOMY

Catalano: “Dalla legge per la sharing economy più risorse per la crescita”

Pubblicato il 04 Mar 2016

Ivan Catalano

M5S, Intergruppo Innovazione

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La legge per la sharing economy, adesso in consultazione con la collaborazione dell’associazione Stati Generali dell’Innovazione sulla piattaforma di Open Evidence, si propone di realizzare una prima regolamentazione trasversale che necessariamente si integra con un approccio regolamentare settoriale, coordinato anche con la normativa comunitaria, necessario per garantire certezza giuridica e condizioni di leale concorrenza agli operatori interessati, oltre che la tutela dei consumatori.

L’intento della legge è anche quello, grazie allo sviluppo della sharing economy che così si promuove, oltre che all’emersione fiscale del reddito delle micro-attività, di realizzare un maggior gettito fiscale che può essere stimato in circa 150 milioni nel 2016 per poi incrementarsi fino a circa 3 miliardi nel 2025. Risorse che nella legge si intende indirizzare verso due delle priorità che individuiamo per lo sviluppo dell’economia digitale:

  • le competenze digitali, per cui si prevede la completa deducibilità delle spese sostenute dai gestori e dagli utenti operatori delle piattaforme per il loro sviluppo;
  • le politiche di innovazione tecnologica e digitalizzazione delle imprese.

Ma anche il settore pubblico ha un ruolo importante nello sviluppo dell’economia condivisa: per questa ragione la proposta di legge prevede che entro 120 gg dall’entrata in vigore siano realizzate delle linee guida per gli enti locali finalizzate a valorizzare e diffondere le buone pratiche di sharing economy così da abilitare sperimentazioni per la condivisione di beni e servizi nella PA.

Infine, poiché riteniamo che sia importante comprendere l’evoluzione dell’economia condivisa così da adattare rapidamente la regolamentazione e le misure di sviluppo, abbiamo previsto esplicitamente anche un’attività di monitoraggio, sia per conoscere lo sviluppo della sharing economy, che per valutare l’efficacia delle azioni regolatorie attuate, sulla base dei dati comunicati all’Istat dalle piattaforme di economia condivisa.

Seguiamo così, anche in modo innovativo, un approccio allo stesso tempo graduale, attento ai cambiamenti del contesto socio-economico, orientato alla crescita del Paese, in un processo necessariamente partecipato da tutti gli stakeholder.

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