L'approfondimento

Impresa 4.0 al 2020: credito di imposta e altre novità della Legge di bilancio

Impresa 4.0, tutte le misure della Legge di bilancio 2020 per le aziende che vogliono innovarsi: via super e iperammortamento, arriva il credito di imposta

Pubblicato il 14 Feb 2019

Nicoletta Pisanu

Giornalista professionista, redazione AgendaDigitale.eu

industria 4.0

Impresa 4.0, tutti gli incentivi previsti nella Manovra 2020. La Legge di bilancio 2020 sarà approvata entro fine dicembre 2019 dal Governo, ma già a novembre è stato possibile delineare quello che sarà il futuro del piano Industry 4.0. Ecco dunque nel dettaglio tutte le anticipazioni sulle misure per le aziende che investono nella trasformazione digitale e nell’innovazione.

Impresa 4.0 che cos’è

Come spiegato dal Mise sul proprio portale istituzionale, il Piano nazionale Impresa 4.0 è l’evoluzione del piano Industria 4.0 del 2017. Si tratta di una serie di misure per sostenere le aziende in azioni e investimenti che ne consentano la trasformazione digitale e l’innovazione. Per esempio, il piano raccoglie iniziative di sostegno economico per le imprese che vogliono acquistare macchinari automatizzati, sistemi IoT, intelligenza artificiale, ma anche acquisire competenze attraverso la consulenza di esperti (come gli innovation manager) o formando i propri dipendenti.

Negli ultimi anni il piano Industria 4.0 si è trasformato, le leggi di bilancio hanno apportato modifiche alle previsioni iniziali ed è stato sempre più indirizzato al sostegno delle PMI, che rappresentano la maggior parte delle aziende del tessuto produttivo italiano e hanno bisogno di essere indirizzate correttamente per affrontare nel modo giusto la quarta rivoluzione industriale e restare competitive nel proprio settore. Per garantire ciò, sono state disposte misure di supporto economico agli imprenditori. Vediamo quali sono le iniziative previste nella bozza di manovra 2020.

Superammortamento e Iperammortamento 2020: il credito d’imposta

Tra le misure più apprezzate dalle aziende nel piano Industria 4.0 ci sono il superammortamento e l’iperammortamento. Entrambi però sono destinati a sparire con la Legge di bilancio 2020 e ad essere sostituiti da un credito d’imposta. La proposta è stata presentata dal Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli nel corso del Tavolo di transizione 4.0 che si è tenuto a novembre 2019 alla presenza dei rappresentanti dei sindacati e delle associazioni di categoria interessate, come Confindustria. In sostituzione a super e iper ammortamento sono previsti tre crediti di imposta:

  • Iperammortamento sostituito da Credito di imposta per acquisire beni 4.0, che prevede due scaglioni:
    • 40% riservato agli investimenti fino a 2,5 milioni di euro
    • 20% per gli investimenti compresi tra 2,5 milioni di euro e 10 milioni di euro. Oltre i dieci milioni di euro non sono previsti bonus, a differenza dell’iperammortamento 2019 che aveva un tetto di 20 milioni di euro.
  • Superammortamento sostituito da Credito di imposta per acquistare beni strumentali. Il credito è del 6% e il tetto massimo di investimento è di 2 milioni di euro.
  • Beni immateriali, un credito d’imposta al 15% per comprare software fino a cinquecentomila euro (si può usufruirne in modo indipendente rispetto ai beni materiali, cosa che attualmente non era possibile).

Credito d’imposta Ricerca e innovazione tecnologica

Il Piano Impresa 4.0 prevedeva per il 2019 un credito d’imposta per Ricerca e sviluppo, al fine di spingere questo settore e aiutare le aziende a innovarsi. La misura nella bozza di manovra 2020 è stata chiamata Credito d’imposta per ricerca, innovazione tecnologica e altre attività innovative per la competitività delle aziende e prevede la compensazione del credito in tre anni e aliquote stabilite in base a tre scaglioni di spesa. Inoltre, la grande novità è che nelle intenzioni del Governo c’è l’ampliamento del credito di imposta anche alle spese per design e innovazione, per ognuna di queste due voci il credito d’imposta è al 6%, con tetto di investimento a 1,5 milioni di euro. Il terzo scaglione invece è per le spese relative a R&S con tetto a 3 milioni di euro e prevede un’aliquota del 12%.

Possono essere ammesse al credito d’imposta per ricerca e sviluppo le aziende che si trovano in Italia, anche se appartengono a soggetti non residenti. Vengono escluse le imprese in liquidazione o fallimento.

Come fruire dei crediti di imposta

A gennaio 2020, l’Agenzia delle Entrate con una comunicazione ha precisato che i crediti di imposta si potranno fruire per compensazione attraverso la presentazione di un modello F24.

Innovation Manager 2020

Mentre ci si avvia verso l’approvazione della legge di bilancio 2020, è in corso l’attuazione dell’iniziativa prevista nella manovra precedente, quella 2019, che istituiva il voucher per l’innovation manager. Si tratta di un sussidio per le aziende che vogliono avvalersi di un esperto che le aiuti nel percorso di trasformazione digitale. Dal 3 dicembre 2019 è possibile avanzare richiesta da parte delle aziende per avvalersi del sostegno economico. Ricordiamo che sono stati stanziati cinquanta milioni di euro per due anni. Le domande saranno accolte in ordine cronologico.

Impresa 4.0, credito d’imposta per formazione 2020

Nella bozza della Legge di bilancio 2020 è previsto anche un rinnovo del credito d’imposta per la formazione in ambito Impresa 4.0, allo scopo di creare competenze adatte alle necessità delle industrie innovative. Con la manovra 2020 l’intenzione del Governo è quella di prorogare per un ulteriore anno il bonus. Verrebbero stanziati 150 milioni di euro.

Questa misura è particolarmente interessante perché ha l’obiettivo di colmare il gap skill tra lavoratori e nuove tecnologie, aiutando non solo le aziende a dotarsi di personale qualificato perfettamente in grado di usare macchinari e strumenti digitali e innovativi, ma anche di sostenere i dipendenti nel mantenersi aggiornati, nel qualificarsi ulteriormente e dunque restare figure competitive.

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