Cercare di migliorare e rendere più semplice la vita dei cittadini ed essere progettata con l’aiuto dei cittadini stessi: l’Agenda Digitale di Biella, da quando è nata nell’autunno del 2014, ha sempre seguito queste linee guida. Uno dei primi atti pubblici, poco dopo l’insediamento della nuova amministrazione, è stato chiamare a raccolta i biellesi interessati al tema dell’innovazione, singoli o rappresentanti di associazioni, per coinvolgerli nei laboratori. Un incontro “fisico” a cui sono seguiti quelli soprattutto virtuali, fatti attraverso la via più semplice, Facebook, che hanno consentito di trasformare le linee d’azione che avevamo deciso insieme, assegnando per ognuna un hashtag, in progetti veri e propri. E in risultati concreti. Per esempio l’azione #finanziaBiella si propone di cercare fondi regionali, statali o europei per opere di pubblica utilità. E proprio nei giorni scorsi ha portato al successo: un bando del Ministero dell’Istruzione ha premiato con 750mila euro il progetto di una scuola di riqualificazione professionale rivolta soprattutto a chi ha perso il lavoro e fatica a trovarne uno nuovo.
Al progetto hanno contribuito le scuole cittadine, la Provincia, il Comune (che è proprietario dello stabile dove avrà sede la scuola) e le aziende e le associazioni d’impresa che forniranno gli insegnanti e formeranno in questo modo lavoratori specializzati. Queste forze si sono unite così rapidamente perché tutte avevano aderito all’accordo quadro, che è altro frutto concreto dell’Agenda Digitale. Lo abbiamo ribattezzato “Patto del Battistero”, prendendo a prestito il nome da uno dei monumenti simbolo della città. Ogni firmatario, dagli enti (Comuni, Provincia, Camera di Commercio) alle associazioni di categoria (Unione Industriale), dalle scuole alle banche, si è impegnato a contribuire per quanto di sua competenza, anche contribuendo economicamente, ai progetti che si decidono insieme. Credo che questo lavoro di squadra sia uno dei veri punti di forza della nosra Agenda Digitale: abbiamo cercato di non imporre nulla dall’alto né abbiamo voluto limitarci ad applicare a Biella norme e direttive. Il nostro lavoro deve essere su misura per il territorio in cui viviamo e nessuno meglio dei cittadini e delle associazioni può aiutarci a farlo.
Il sistema che abbiamo creato ha già suscitato interesse: poche settimane fa abbiamo passato una giornata con i rappresentanti dei Comuni e della Camera di Commercio di Massa e Carrara. Una loro ricerca aveva evidenziato che Biella è la provincia italiana con il più alto rapporto di imprese che vivono di e-commerce rispetto al totale, una percentuale superiore a quella delle metropoli Milano e Roma. Incuriositi da quel dato, hanno scoperto il lavoro della nostra Agenda Digitale e hanno voluto saperne di più.
Per tutto il gruppo di lavoro è stata una soddisfazione sapere di poter essere di stimolo e di esempio a un’altra provincia. Altri risultati sono arrivati da azioni all’apparenza più semplici ma comunque importanti per i cittadini. Fin dall’autunno del 2014 con l’apertura della pagina Facebook istituzionale abbiamo cercato di creare un canale diretto con i cittadini: il servizio #segnalaloaBiella consente di indicare, con un semplice post corredato da hashtag, un disservizio o un guasto da riparare o una semplice richiesta di informazioni. Il post diventa una segnalazione girata dall’ufficio per le relazioni con il pubblico al servizio di competenza. Allo stesso modo i cittadini possono inoltrare una segnalazione attraverso WhatsApp, scrivendo un messaggio al numero dedicato. La pagina Facebook è stata anche teatro sia di sessioni di domande e risposte tra utenti e assessori sia di dirette video di eventi particolari, da conferenze stampa a inaugurazioni: è stata trasmessa in diretta via social network l’inaugurazione della nuova biblioteca.
L’ultima novità in ordine di tempo è il rinnovato disegno del sito web, www.comune.biella.it, una delle azioni di #Biellaservizi. Per i cittadini si presenta elegante, di facile fruizione e con una migliore organizzazione dei contenuti. Dal punto di vista tecnologico ora è al passo con i tempi e completamente fruibile dai dispositivi portatili. Il sito è stato progettato dal CSI Piemonte, il consorzio informatico della Pubblica Amministrazione piemontese, in stretta collaborazione con l’Agenzia per l’Italia Digitale, recependo le nuove linee guida per i portali web della pubblica amministrazione locale pubblicate in contemporanea con il varo del nuovo sito. E grazie a questo oggi è uno dei pochi modelli (oltre a noi ci sono altri due enti sperimentatori) in Italia per il prossimo futuro del mondo web degli enti locali.
Oggi possiamo, insomma, guardarci alle spalle e compiacerci del cammino che abbiamo già compiuto. Ma solo per un attimo: davanti a noi c’è molta strada ancora da percorrere, tanti servizi da rendere più fruibili per i cittadini, numerosi progetti da sviluppare. Ho però una certezza: il metodo di lavoro che abbiamo scelto, quello della condivisione, è vincente. E l’ultimo ringraziamento non può che andare ai cittadini che partecipano attivamente ai laboratori: il loro volontariato civico è la miglior benzina per il nostro motore.