Uno dei punti chiave sul digitale per il nuovo governo è il rispetto degli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea per quanto riguarda in particolare la diffusione della Banda Ultralarga entro il 2020 (30 Mbps al 100% della popolazione e 100Mps al 50% della popolazione). Per raggiungere questi obiettivi è auspicabile la creazione di una rete nazionale pubblico-privata partecipata dagli attuali operatori. In quest’ambito sono senz’altro necessari investimenti ed è fondamentale l’iniziativa promossa dal M5S per la mappatura delle reti, che consente non solo l’accesso dei cittadini a questa informazione ma consente anche di avere un parametro di valutazione del valore della rete oggi di proprietà Telecom.
Altro punto da porre in evidenza è quello del miglioramento dei servizi in rete forniti dai Ministeri e pubbliche amministrazioni, che oggi sono poco efficienti e, a causa della loro mancanza di integrazione, richiedono al cittadino anche uno sforzo di interazione significativo. Su questo aspetto possono incidere positivamente sia l’iniziativa sull’identità digitale sia l’avvio del coordinamento ICT delle pubbliche amministrazioni che rientra nei compiti dell’Agenzia per l’Italia Digitale.
Sul versante della governance auspico, inoltre, l’istituzione di un sottosegretariato alle politiche digitali nell’ambito della Presidenza del Consiglio, che può garantire un coordinamento politico efficace senza avere i costi e la complessità di un Ministero.