lo scenario

Nuove risorse al Garante privacy, ecco i vantaggi

Il meccanismo sanzionatorio del GDPR, almeno sulla carta potrebbe dare già nel 2020 al nuovo Collegio del garante privacy una capacità di spesa per la sensibilizzazione assai maggiore che in passato. Vediamo quali categorie ne gioverebbero maggiormente

Pubblicato il 16 Mar 2020

Diego Fulco

Direttore Scientifico Istituto Italiano per la privacy e la valorizzazione dei dati

Linee Guida del Garante Privacy: è utile il legittimo interesse del titolare del trattamento

Emergenza coronavirus permettendo, dopo quasi un anno di rinvii per mancato accordo fra le forze politiche, dovremmo essere prossimi all’elezione del nuovo Collegio del Garante per la protezione dei dati personali.

Incrociamo le dita. L’agenda (nazionale ed europea) del nuovo vertice sarà fitta: occorrerà contribuire prima alla costruzione della parte mancante, e poi alla manutenzione, di un edificio che dal GDPR e dal codice privacy ha avuto solo i primi piani. E bisognerà fare attenzione ad altri edifici che gli stanno crescendo vicino in contemporanea, come le norme sulla repressione e il contrasto all’evasione fiscale.

Fra gli ambiti in cui il prossimo Collegio potrebbe dare la sua impronta “di governo”, anche usando in modo parzialmente nuovo le risorse a disposizione, ci sono le campagne di comunicazione pubblica sulla privacy.

Come viene finanziata l’Autorità per la privacy

Secondo il codice privacy (versione novellata nel 2018) le spese di funzionamento del Garante sono poste a carico di un fondo stanziato nel bilancio dello Stato e iscritto in un’apposita missione e programma di spesa del Ministero dell’economia e delle finanze. Fra queste spese, il legislatore menziona esplicitamente quelle connesse alle risorse umane, tecniche e finanziarie, ai locali e alle infrastrutture necessarie per l’adempimento dei compiti e l’esercizio dei poteri dell’Autorità, compresa la partecipazione alle procedure di cooperazione con le altre Autorità di controllo europee e al meccanismo di coerenza, secondo il quale l’applicazione del GDPR deve essere omogenea nei vari Stati membri dell’Unione europea.

Nella nota integrativa alla legge di bilancio per il triennio 2020 – 2022, una missione è dedicata ai diritti sociali, alle politiche sociali e alla famiglia. In questa, fra le azioni non correlate ad obiettivi, ci sono i trasferimenti correnti per il Garante. Il fabbisogno individuato per l’Autorità è pari a 30.127.273 di euro per ciascuno dei tre anni (2020, 2021 e 2022) ed è il frutto dell’analisi di normative, di accordi e/o convenzioni, e di un monitoraggio accurato delle somme effettivamente erogate nel corso del tempo.

Oltre a questo importo già stanziato, il fondo viene alimentato con i proventi delle sanzioni pecuniarie irrogate dal Garante medesimo. Per legge, il 50 % del totale annuo delle sanzioni è destinato a tre attività del Garante: sensibilizzazione; ispezioni e attuazione del GDPR.

In realtà, la norma non è nuova: anche nel “vecchio” codice privacy c’era una disciplina simile, pensata per creare un circolo virtuoso, dove ciò che viene pagato da chi ha commesso un’infrazione diviene almeno per metà risorsa da reimpiegare per creare cultura della protezione dei dati personali (sensibilizzazione), per mantenere costante il controllo (ispezioni) e per completare e manutenere l’edificio privacy (attuazione).

Nuove risorse per il Garante grazie al Gdpr

Una novità è che le risorse potrebbero essere più ingenti che in passato. Della potenziale entità delle sanzioni GDPR abbiamo avuto un esempio con i recenti provvedimenti ENI e TIM. Sembra probabile che ci siano altre sanzioni in arrivo, magari tenute “nel cassetto” dal Collegio uscente, per correttezza istituzionale verso il futuro Collegio, giacché a firmare i provvedimenti di ordinanza-ingiunzione è, appunto, il Collegio. Al momento, non è dato sapere se e come l’epidemia Coronavirus coi suoi effetti recessivi impatterà anche sui controlli e sulle sanzioni, ma almeno sulla carta il meccanismo sanzionatorio del GDPR potrebbe dare già nel 2020 all’Autorità una capacità di spesa per la sensibilizzazione assai maggiore che in passato.

Finora, le iniziative di comunicazione del Garante sono avvenute mediante vademecum di taglio riepilogativo (come “La scuola a prova di privacy” e “Dalla parte del paziente”) e tutorial video diffusi dall’Autorità tramite il suo sito, anch’essi di pregevole fattura, come la campagna “connettilatesta” (per sensibilizzare su un uso sicuro dei social), la campagna “fattismart” (sull’uso sicuro di smartphone e tablet), la campagna “APP-prova di privacy” (sull’uso sicuro delle APP).

Elemento comune di tutte queste iniziative è stato rivolgersi agli utenti finali (utenti dei social, minori, ecc.) che hanno bisogno di indicazioni sui loro diritti e sui rischi che corrono, e a organizzazioni (scuole, condominii, ospedali, ecc.) che traggono utilità da un riepilogo, di taglio divulgativo, dei loro compiti.

Per costruire una consapevolezza, è fondamentale partire dal basso. Le campagne rivolte agli interessati e ai Titolari meritano di proseguire, magari – budget permettendo – anche in forme aggiuntive, come spot televisivi (eventualmente con volti noti) o con forme virali, che sarebbero spiazzanti ed efficacissime.

Una nuova sensibilizzazione dovrebbe raggiungere i corpi sociali intermedi: associazioni, categorie, organismi. Molte realtà devono ancora aprirsi ad una conoscenza aggiornata del mondo della protezione dei dati personali anche sotto il profilo del data security e delle novità del mercato digitale: la magistratura, le Università, le associazioni dei consumatori.

Quali categorie trarrebbero più vantaggi da una comunicazione più efficace

Fra le categorie che trarrebbero grande vantaggio da una sensibilizzazione efficace di taglio operativo (qualcosa di intermedio fra il classico corso professionalizzante e la comunicazione istituzionale), ne vedo tre che queste norme le devono saper usare per gli altri, o le devono fare funzionare in modo evolutivo.

La prima è quella degli avvocati, specialmente i civilisti, quelli che hanno una clientela di privati. Larga parte della categoria è stata finora timida nell’impadronirsi della materia. La privacy è campo di azione per avvocati con competenze ICT che fanno consulenza alle imprese per aiutarle ad essere conformi alla norma. Invece la platea dei civilisti andrebbe stimolata, formata a conoscere e usare gli strumenti procedimentali che la legge prevede a tutela dei diritti dei propri assistiti, magari a capire se e come fare valere anche in sede risarcitoria i provvedimenti sanzionatori del Garante. Finché la normativa a protezione dei dati personali sarà appannaggio prevalente di un’Autorità amministrativa indipendente sia pure molto attiva, finché i Tribunali civili ospiteranno poco contenzioso sulla materia e produrranno poca giurisprudenza, non avremo una vera “vita” del diritto alla privacy. Penso a campagne di comunicazione/formazione sul risarcimento del danno privacy e su come funziona il procedimento civile privacy.

La seconda è quella, a cavallo fra Università e impresa, degli hub dell’innovazione digitale: spin off accademici, corsi per ingegneri del software, ecc. Un mondo che ha bisogno di essere sensibilizzato e guidato per fare, in concreto, privacy by design, cioè progettazione orientata al rispetto della privacy, e magari anche di altro, ad esempio di linee guida su un’intelligenza artificiale rispettosa delle persone.

La terza è quella dei funzionari e degli assistenti parlamentari, degli uffici legislativi nazionali – anche ministeriali – e regionali. Talvolta, chi scrive le norme è sembrato ignaro di doverlo fare nel rispetto di questa normativa fortemente tecnica e trasversale. La sensibilizzazione privacy e l’attuazione del GDPR passano anche per una condivisione di scenari, conoscenze e metodi fra il Garante e questi interlocutori.

Condivido, infine, totalmente l’appello di Luca Bolognini su Cybersecuity360.it per una moratoria temporanea delle sanzioni pecuniarie in materia di protezione dei dati personali legata all’emergenza Coronavirus e al suo impatto devastante sul nostro sistema economico. Al momento, però, non è dato sapere se ci saranno i presupposti formali e politici per darvi seguito, e comunque non possiamo smettere di pensare alla normalità. Le riflessioni di questo articolo nascono dall’esperienza degli anni scorsi e guardano al futuro.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2