In tutta Europa il periodo dell’emergenza sanitaria ha visto un notevole fiorire di iniziative finalizzate a supportare il passaggio rapido a modalità digitali nei diversi contesti (servizi ai cittadini, educazione, lavoro) con delle accelerazioni su iniziative già in corso e creando in diversi casi il presupposto per far sì che il “dopo-emergenza” possa giovarsi delle esperienze e degli stress-test giocoforza effettuati. Qui cerchiamo di tracciare un panorama necessariamente non esaustivo, avendo soprattutto come base il lavoro di aggregazione e condivisione svolto dalla Coalizione europea per le professioni e le competenze digitali.
Le iniziative della Coalizione europea per le professioni e le competenze digitali
In questo periodo le iniziative della Coalizione europea sono state rivolte in particolare a dare evidenza delle buone pratiche dei Paesi Europei con buone caratteristiche di replicabilità. In questo senso sono indirizzati i webinar di condivisione che vedono protagoniste le coalizioni nazionali e i loro membri, oltre che la raccolta e la pubblicazione di buone pratiche e di risorse utilizzabili che ha trovato spazio nel sito della Coalizione.
Queste pubblicazioni ci consentono di esplorare alcune delle iniziative in campo in questi mesi nei paesi europei, sia a livello trasversale sia con riferimento a tre dei quattro pilastri individuati dalla Coalizione (pilastri che corrispondono agli assi di intervento dell’iniziativa strategica Repubblica Digitale nel cui ambito si è sviluppata la Coalizione Nazionale italiana )
- competenze digitali per tutti;
- competenze digitali per l’educazione;
- competenze digitali per il lavoro.
In corso di sviluppo è l’area dedicata alle iniziative per il quarto pilastro, relativo alle competenze specialistiche ICT.
Iniziative trasversali agli assi di intervento per le competenze digitali
Tra queste iniziative sono da considerare quelle sviluppate in ambito di Unione Europea (spesso attraverso programmi internazionali) e quelle sviluppate dai governi nazionali, anche attraverso le coalizioni nazionali.
In quest’area si collocano ad esempio per l’Italia
- l’iniziativa “Solidarietà Digitale”, l’iniziativa del Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione, con supporto tecnico dell’Agenzia per l’Italia Digitale che attraverso una chiamata all’azione solidale mette a disposizione quasi 800 servizi e soluzioni gratuiti per la connettività, supportare il lavorare da remoto, usufruire di servizi come la lettura online di un giornale o di un libro, o l’utilizzo di piattaforme di e-learning;
- gli interventi del Ministero dell’Istruzione indirizzati ad esempio al supporto per dispositivi a studenti, così come alla messa a disposizione di piattaforme gratuite per l’e-learning, a cui si affianca il corposo programma di lezioni sviluppato con la Rai in diversi canali.
Tra le iniziative dell’Unione Europea possiamo evidenziare:
- l’iniziativa dell’associazione DigitalEurope, che ha preparato, con la stessa logica solidale italiana, una lista di soluzioni e servizi che i membri di DigitalEurope stanno fornendo per supportare imprese, scuole e cittadini per affrontare il periodo di emergenza;
- il programma “Stay at Home Digital Toolkit” sviluppato dall’associazione All Digital, con una raccolta di strumenti gratuiti disponibili per migliorare le abilità digitali e “divertirsi” mentre si sta a casa;
Tra i Paesi europei che hanno realizzato iniziative trasversali di supporto basate sulla logica della solidarietà, segnaliamo tra gli altri
- la Repubblica Ceca, che con la sua coalizione nazionale sta condividendo il proprio repository di buone pratiche e attività per fornire ispirazione ad altre organizzazioni che desiderano replicare i loro successi;
- la Grecia che, guardando all’iniziativa italiana, con il Ministero della governance digitale ha realizzato una Piattaforma digitale di solidarietà rivolta a tutte le imprese e le organizzazioni per condividere i loro strumenti e servizi digitali in modo da supportare l’uso gratuito di piattaforme di telelavoro e apprendimento;
- l’Ungheria che, con il Ministero dell’innovazione e della tecnologia, sotto il coordinamento del programma di welfare digitale, nell’ambito del programma “Collaborazione digitale” ha lanciato un’azione di raccolta delle offerte di attori del settore digitale a sostegno di insegnanti, studenti, scuole, distretti scolastici, genitori, lavoratori e datori di lavoro;
- la Spagna che, con la Coalizione nazionale coordinata da Ametic ha identificato più interventi, tra i quali la realizzazione di repository delle misure messe in atto dal governo in relazione alla crisi, oltre che delle misure e delle soluzioni tecniche offerte dai membri, il calendario delle risorse di formazione online sulle competenze digitali, la cooperazione con il Ministero dell’istruzione e della formazione professionale, fornire connettività e dispositivi come tablet, laptop agli studenti delle scuole provenienti da contesti svantaggiati.
Competenze digitali per tutti
Sono diverse le iniziative specifiche per i cittadini avviate da paesi europei, tra le quali:
- in Grecia, gov.gr un portale centrale di servizi digitali lanciato dal Ministero della governance digitale al fine di fornire accesso online ai servizi pubblici e ridurre la necessità per i cittadini di recarsi al centro di assistenza per i cittadini o alle stazioni di polizia;
- in Lituania, il progetto “Lituania connessa” sta operando per mettere online tutta la Lituania con programmi di competenze digitali forniti attraverso le biblioteche pubbliche, mettendo a disposizione un elenco di risorse per lo sviluppo delle competenze digitali;
- in Slovenia il programma PeopleFON supportato dalla National Coalition, fornisce una linea di chat che collega gli adulti più anziani per ridurre la solitudine e l’isolamento durante il periodo di emergenza.
Competenze digitali per l’educazione
Iniziative specifiche per gli studenti
Tra le diverse iniziative possiamo evidenziare:
- in Belgio, i progetti “Digitale per i giovani” e “Chiudere il Gap” che hanno unito le forze e insieme a e-Inclusive per raccogliere donazioni di computer e dispositivi da reinstallare con il software richiesto e consegnare agli studenti delle scuole che ne hanno bisogno;
- in Croazia, il programma sperimentale “Scuola per la vita , gestito dal Ministero della Scienza e dell’Educazione della Repubblica di Croazia con 48 scuole elementari e 26 secondarie con lezioni di video e trasmissioni televisive, e nell’ambito dello sviluppo di oltre 48mila classi virtuali nelle 13mila scuole croate. Oltre a questo in Croazia è interessante anche il programma “Lezioni di Youtube“, con cui la radio e la televisione croate, in collaborazione con il ministero della Scienza e dell’istruzione, hanno supportato l’apprendimento a distanza degli studenti delle scuole elementari;
- in Danimarca, il programma “EdTech Donor“, che presenta un catalogo di strumenti di apprendimento digitale con aiuto e supporto per l’insegnamento e la formazione;
- in Ungheria, il programma “Lavorare insieme per l’educazione digitale“, un’iniziativa per incoraggiare le aziende a supportare la formazione digitale con servizi di consulenza, hardware, licenze software o piattaforme per gli studenti;
- a Malta, il coordinatore della coalizione nazionale eSkills Malta Foundation ha aggregato un elenco di risorse di apprendimento online gratuite per aiutare gli studenti a continuare la loro istruzione.
Specifiche per gli insegnanti
Tra le diverse iniziative possiamo evidenziare
- in Irlanda, la “Tech Week” è la piattaforma in cui è possibile organizzare attività legate alla tecnologia nelle scuole, nell comunità locali o a casa. Esplora divertenti sfide che incoraggiano il pensiero computazionale per tutte le età e abilità;
- in Grecia, E-me è una piattaforma di apprendimento digitale del Ministero della Pubblica Istruzione che fornisce un ambiente digitale integrato sicuro per l’apprendimento online, la collaborazione, la comunicazione e il networking con tutti i membri della comunità scolastica. A questo programma si aggiunge Photodentro, un servizio digitale del Ministero della Pubblica Istruzione per la ricerca e la distribuzione unificate dei contenuti educativi digitali nelle scuole. È aperto a tutti, studenti, insegnanti, genitori;
- in Olanda, il Ministero della Pubblica Istruzione ha coordinato la creazione di una piattaforma di apprendimento online per le scuole primarie e secondarie con una varietà di lezioni;
- in Svezia è stato realizzato un catalogo gratuito di strumenti e risorse per insegnanti con professionisti ICT che forniscono loro supporto;
- nell’ambito dell’iniziativa europea Code Week si stanno sviluppando attività per la condivisione di risorse e webinar con focus sui metodi e sugli strumenti pratici per l’insegnamento a distanza della programmazione.
Competenze digitali per la forza lavoro
Come iniziative orientate ai lavoratori, in particolare modo nel settore privato, possiamo evidenziare:
- a Malta, Malta Enterprise sostiene l’adozione del telelavoro finanziando i datori di lavoro e i lavoratori autonomi per investire nella tecnologia che consente il telelavoro e copre parzialmente i costi di tali soluzioni;
- in ambito di Unione Europea, la Digital SME Alliance sta realizzando un repository dei servizi digitali offerti dalle PMI dell’alleanza per aiutare le aziende e i dipendenti ad adattarsi alle sfide del lavoro e dell’apprendimento a distanza.
Riflessioni e prospettive
Nulla è certamente scontato, ma la ricchezza delle esperienze, qui brevemente descritte, denota una prospettiva probabile e possibile in cui le competenze digitali, al di là delle forzature del periodo di emergenza sanitaria, possano trovare una posizione stabile tra gli asset fondamentali sui quali investire da parte dei singoli paesi europei e dell’Unione Europea nel suo complesso per la prossima programmazione 2021-2027.
Questo tra l’altro era già stato evidenziato nel piano di azione definito a settembre 2018 dal coordinamento della Coalizione Europea con un’azione specifica che aveva come obiettivo “Aumentare il livello di finanziamento disponibile per le competenze digitali nel prossimo quadro finanziario pluriennale”, e in particolare con delle raccomandazioni in cui tra l’altro si prevedeva di “Garantire che le competenze digitali siano fortemente sostenute nell’ambito dei fondi strutturali e di investimento europei nel prossimo bilancio dell’UE a lungo termine”.
Con un’indicazione di attenzione e priorità che sempre più si evidenzia chiaramente non come una scelta possibile sul fronte delle politiche in ambito di agenda digitale, ma un requisito necessario per porre le condizioni di un cambiamento organizzativo, sociale, economico che pone le persone e le loro capacità finalmente al centro dello sviluppo europeo.