L'analisi

Blockchain per istruzione e occupazione: lo scenario dopo il coronavirus

In questo periodo di forte incertezza per l’emergenza sanitaria, l’annoso problema della distanza tra mondo del lavoro e istruzione superiore può essere affrontato con l’impiego della tecnologia blockchain

Pubblicato il 07 Lug 2020

Eloisa Marchesoni

ICO advisor, Hbtc Consulting

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La blockchain può aiutare i neo disoccupati a valorizzare le proprie competenze, per cogliere nuove opportunità dal mondo del lavoro. Questa tecnologia potrebbe quindi assumere un ruolo importante nel rapporto complicato tra istruzione superiore e occupazione. Un’evidenza emersa anche in seguito all’emergenza da coronavirus.

Il contesto

Nel giro di poche settimane, scuole superiori e università in tutto il mondo hanno interrotto le lezioni frontali e hanno spostato le lezioni online. Gli studenti sono ora alle prese con la realtà dell’insicurezza, già prima non trascurabile e ora quasi preoccupante, mentre l’economia in generale si è fermata e le richieste di disoccupazione sono aumentate. I sogni di mobilità economica sono stati rinviati per milioni di studenti che stavano lavorando sodo per perseguire nuove carriere e ottenere riconoscimenti cruciali a tal fine.

In periodi di crisi economica, l’istruzione superiore in genere serve sia da sostegno per i nuovi disoccupati che da motore per la ripresa economica, ma la crisi di oggi sta scoprendo linee di rottura sempre più ampie tra le istituzioni educative e le richieste di un mercato del lavoro sempre più dinamico. Al centro di questa sfida c’è un divario nella comunicazione radicato in una disconnessione tra il modo in cui l’istruzione superiore e il mercato del lavoro parlano, misurano e si segnalano vicendevolmente le competenze individuali.

La blockchain per il rapporto istruzione-occupazione

Affrontare le questioni di interoperabilità tra istruzione e occupazione è ora più importante che mai. Mentre attraversiamo la crisi e ci riprendiamo, l’imperativo dovrebbe essere quello di incoraggiare la sperimentazione di nuovi approcci per i riconoscimenti accademici e per la gestione delle assunzioni derivanti dall’analisi dei curricula che includono tali riconoscimenti. È qui che si può concretizzare il potenziale delle tecnologie emergenti, che servono oggi per fornire maggiore granularità alla descrizione delle competenze, portando a un miglioramento della comunicazione tra le organizzazioni di istruzione e formazione, gli individui e i datori di lavoro. La blockchain, in particolare, permetterebbe di creare il tessuto tecnologico per aiutare i nuovi disoccupati a tradurre le loro competenze facilmente, cogliendo nuove opportunità di istruzione digitale per poter poi essere notati da nuovi datori di lavoro, oltre ad avere un valore particolare per quelli già non soddisfatti dall’attuale sistema educativo e occupazionale.

La blockchain è un tipo di Tecnologia Distributed Ledger (DLT) che utilizza un processo basato sul consenso distribuito e su tecniche di crittografia per garantire che le informazioni registrate siano a prova di manomissione e che i dati sulla blockchain possano essere attendibili anche senza convalida da parte di terze parti. Fondamentalmente, una DLT concepisce la gestione di dati, transazioni e relazioni in modo diverso, in particolare evitando di fare affidamento su un’autorità centralizzata per garantire che tutti i partecipanti alla blockchain e i loro dati possano essere considerati affidabili. Questa assenza di un’autorità centralizzata potrebbe inaugurare un’era in cui le persone possono avere un maggiore controllo dei propri dati, migliorando la loro capacità di effettuare transazioni di ogni tipo e consentire a determinate persone di vedere e utilizzare i dati registrati e condivisi in tempo reale e senza mai manometterli o farne un uso illecito. Mentre la DLT ha attirato l’attenzione come meccanismo per condurre transazioni di valute digitali come Bitcoin, le sue applicazioni, i protocolli, le reti e le infrastrutture sottostanti possono essere utilizzati per documentare, verificare e condividere dati su molte altre cose, tra cui apprendimento, conoscenza, competenze e capacità e i riconoscimenti accademici che le rappresentano.

Grazie alla sua natura distribuita, la blockchain, in quanto DLT, consente la proprietà individuale dei propri dati (a studenti e lavoratori) mentre, paradossalmente, ne garantisce l’affidabilità per l’uso da parte di altri soggetti interessati (scuole, college e università, datori di lavoro). I temi chiave che devono essere tenuti presente quando si escogitano possibili soluzioni su blockchain sono l’enfasi sulla privacy dei dati, la proprietà degli stessi e i permessi di accessi ad essi, l’apprendimento durante l’intera vita dell’individuo e le peculiarità dei vari ecosistemi composti dalle più o meno numerose parti interessate.

Blockchain in ambito educativo: gli esperimenti

I primi esperimenti e progetti pilota di soluzioni in ambito educativo, basate sulla blockchain, si sono sviluppati a laddove gli ecosistemi preesistenti di stakeholder erano più robusti, in quanto offrono la base di fiducia serve per la creazione del cosiddetto Minimum Viable Ecosystem, che precede l’applicazione su larga scala della DLT nelle transazioni, costituendo uno spazio circoscritto di prova per lo sviluppo della blockchain e il miglioramento della soluzione proposta.

Così ha fatto anche Learning Machine, che ha collaborato con il MIT Media Lab per creare Blockcerts, una piattaforma a standard aperto utile per la creazione, l’emissione e la verifica di certificati, tutti su blockchain. Avendo tutti i record (come punteggi accademici e riconoscimenti) su una blockchain, una eventuale azienda in cerca di nuove risorse umane, in fase di assunzione, può facilmente vagliare la credibilità dei documenti dell’ex-studente e scoprire informazioni falsificate, qualora siano stati millantati fatti non veri. I risultati accademici – voti, trascrizioni e persino diplomi – sono infatti archiviati sulla blockchain di Blockcerts perché si abbia una traccia immutabile della storia accademica passata. Più di 600 laureati del MIT 2018 hanno scelto di ricevere una versione digitale dei loro diplomi sulla blockchain di Blockcerts. Di conseguenza, i registri accademici degli studenti saranno archiviati per sempre e i futuri datori di lavoro potranno verificarli immediatamente.

In generale, ci sono domande specifiche da usare per l’analisi strutturata di Blockcerts e altri progetti blockchain già esistenti o emergenti, le quali ci costringono ad adottare una lente olistica (tecnologia e sistemi umani) e a tenere d’occhio il design del sistema e le caratteristiche specifiche della tecnologia, la valutazione di efficienza e efficacia e la misurazione del valore creato, oltre alla governance e all’organizzazione, non ultime in ambito educativo e occupazionale. Tali domande sono:

  • Quali problemi sta cercando di risolvere e chi sta cercando di aiutare questo progetto?
  • Chi sono i partner in questa ricerca?
  • In che modo la blockchain cambia i sistemi e la tecnologia attuali?
  • Perché la blockchain fa parte della soluzione e come si svilupperà un sistema che mette davvero al primo posto le esigenze degli studenti in cerca di lavoro e dei disoccupati?
  • La blockchain può rendere la documentazione, la verifica e la condivisione di dati più eque, convenienti e affidabili in questa circostanza?

In effetti, come società ed economia, dobbiamo garantire che questi nuovi progetti supportino una migliore opportunità di apprendimento per tutti, conservino prove di tutti gli apprendimenti di qualità, garantiscano un uso equo dei dati legati all’apprendimento e che consentano a studenti e lavoratori di utilizzare i loro dati per perseguire un vita prospera e promuovere la crescita economica.

Lo scenario dopo l’emergenza

Sulla scia della crisi da Covid-19, gli studenti saranno più mobili, entreranno e usciranno dall’istruzione formale man mano che il loro lavoro, la loro salute e le loro situazioni familiari cambieranno. Questa mobilità sarà vera sia per gli studenti già in fase di formazione che per gli adulti disoccupati che saranno costretti a passare all’istruzione superiore per riorganizzare e rientrare nel mercato del lavoro, che, come gli studenti, avranno bisogno di modi coerenti per documentare il loro progresso e dimostrarlo incontrovertibilmente. È cruciale dimostrarsi più disposti che mai a testare innovazioni che possano aiutare le persone a sviluppare e condividere le proprie competenze. La creatività e la sperimentazione saranno essenziali affinché l’istruzione superiore continui a servire come chiave di apertura alle porte delle varie opportunità che si trovano sul mercato.

Staremo, ora, a vedere quale sarà il prossimo passo delle organizzazioni governative ed economiche verso l’imposizione del nuovo disegno dominante che si sta delineando nel settore e che questo articolo ha solo cominciato a delineare.

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