Garantire la business continuity è stata la priorità durante l’epidemia di coronavirus, un obiettivo possibile da raggiungere solo adottando adeguate misure per digitalizzare le proprie realtà produttive. In questo scenario, si è dimostrata indispensabile una connessione internet veloce e affidabile, prerogativa perché lo smart working potesse funzionare. Tuttavia, con la stagione estiva non si deve scordare la lezione appresa nel corso dell’emergenza. Anzi, la digitalizzazione può davvero rappresentare una leva per il business turistico, in un contesto storico in cui le strutture ricettive rischiano una forte crisi. Per comprendere come ciò sia possibile, è utile approfondire il caso di un albergo del Cilento che ha scelto la fibra di Open Fiber per fornire nuovi servizi ai propri clienti.
Perché la fibra è utile al turismo
Infatti, le conseguenze dell’emergenza sanitaria e dei mesi di lockdown forzato si stanno purtroppo manifestando anche nel settore turistico. Basti pensare che a inizio luglio, l’associazione di categoria Federalberghi ha segnalato che a giugno si è registrato un calo dell’80% delle presenze nelle strutture del Bel Paese. Una situazione preoccupante, non solo per albergatori e indotto, tanto che il Governo prevedendo che gli italiani avrebbero avuto difficoltà ad andare in ferie ha predisposto la misura del Bonus Vacanza, un incentivo introdotto apposta per spingere il turismo nazionale e aiutare l’economia. Le strutture si sono poi dovute attrezzare per garantire la salute dei propri dipendenti e degli ospiti. Oltre alla sanificazione degli ambienti, dove possibile è stato necessario sostituire i servizi di persona con alternative digitali. Per esempio, le attività di check in o prenotazione del ristorante sono state da molti digitalizzati attraverso app o il proprio sito internet. Attività che per essere fruite al meglio richiedono una connessione web eccellente ed efficace, come quella che può offrire la fibra.
Dal punto di vista dei consumatori invece, la necessità di connettersi dai luoghi di villeggiatura emerge sia per mantenere i contatti con chi è rimasto in città che per garantire la propria continuità operativa. Infatti, il ricorso allo smart working ha permesso ai lavoratori che l’hanno desiderato di spostarsi non appena possibile per raggiungere lidi più piacevoli di quelli cittadini. Questo non ha significato ovviamente andare in vacanza, ma magari concedere ai propri figli o parenti momenti di pace al mare mentre si continua a lavorare. Sono quindi emerse difficoltà nel caso le strutture alberghiere che si erano scelte come appoggio oppure bar e ristoranti o seconde case nelle località marittime o montane non disponessero di un’adeguata connessione. La richiesta in questo senso è stata alta e indicativa di quanto sia indispensabile connettersi dai luoghi di villeggiatura: basti pensare che nelle ultime settimane Open Fiber è intervenuta portando la fibra in circa ottomila unità immobiliari.
Date le necessità dei clienti di una connessione certa ed efficiente, disporne per una struttura alberghiera significa davvero poter fare la differenza per i propri ospiti. Il tutto si ripercuote ovviamente in modo positivo sul proprio business, perché i clienti saranno soddisfatti e più desiderosi di tornare – oltre che di lasciare recensioni positive online con benefici per la propria brand reputation.
Il caso: l’hotel Gentilcore di Castellabate e Open Fiber
Un esempio virtuoso di come l’implementazione della fibra ha portato a maggiore efficienza nell’offerta dei propri servizi, è quello dell’Albergo Palazzo Gentilcore nel Cilento, a Castellabate. I soci titolari della struttura hanno deciso di viaggiare su rete Open Fiber per avere una connessione più rapida ed efficace: “Abbiamo un piccolo boutique hotel, con una clientela che viene da noi in ogni periodo dell’anno per stare bene e avere servizi di qualità – ha raccontato la titolare Chiara Fontana -. Avevamo l’esigenza di garantire una connessione efficiente. Infatti, non è raro i nostri ospiti lavorino durante il soggiorno e abbiano necessità di connettersi”. Tuttavia, “nel borgo la connessione non è delle migliori, inoltre la nostra struttura si trova in un palazzo storico con pareti molto spesse. Abbiamo scelto quindi di collegarci alla fibra e puntare sull’innovazione”, ha sottolineato Fontana. Per questo motivo, “abbiamo scelto la rete Open Fiber, su consiglio del nostro service provider. L’intervento è stato rapido e semplice – ha spiegato la titolare -. I nostri clienti apprezzano l’efficienza della connessione, riescono a utilizzare internet comodamente e sono soddisfatti. Per noi è molto importante che gli ospiti stiano bene”.
Da titolare di una struttura alberghiera, Chiara Fontana non ha dubbi: “Credo che investire in innovazione convenga nel nostro settore. Oltretutto, le recensioni degli ospiti tengono conto anche del voto sulla rete internet: avere buoni feedback influisce positivamente sull’attività”.
L’articolo è parte di un progetto di comunicazione editoriale che Agendadigitale.eu sta sviluppando con il partner Open Fiber.