Agende regionali

Trentino: parte la nuova roadmap digitale

Promozione turistica, didattica innovativa, sanità e commercio digitali. La Provincia guarda avanti puntando soprattutto a potenziare la domanda dei servizi, dopo tutto il lavoro già fatto sulle infrastrutture. Ecco il punto e le anticipazioni sulla strategia, da parte del nuovo responsabile dell’Agenda digitale trentina

Pubblicato il 06 Mag 2014

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Lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie digitali in Trentino si è caratterizzato negli ultimi 15 anni per una visione per alcuni versi di avanguardia rispetto ad altri territori, sia per quello che ha riguardato lo sviluppo delle infrastrutture in banda larga che per l’affermarsi di una amministrazione pubblica moderna che si avvalesse al meglio di tali infrastrutture. Questo ha creato, ovviamente insieme a tutta una serie di altri fattori, un livello molto elevato dal punto di vista qualitativo dei servizi ai cittadini e più in generale del loro benessere.

Figura: il confronto dei principali indicatori ICT dell’Agenda Digitale Europea.

Questa visione anticipatoria si può anche notare dai risultati di una mappatura delle principali iniziative pubbliche di sviluppo e diffusione delle ICT effettuata a metà del 2013 che ha mostrato come le stesse stiano ricoprendo efficacemente gli ambiti di intervento sia dell’Agenda Digitale Europea che dell’Agenda Digitale Italiana.

Figura: la mappatura dei principali strumenti di programmazione rispetto al Decreto Crescita 2.0 (Agenda Digitale Italiana)

Lo sviluppo dell’ICT in Trentino ha riguardato tutti gli ambiti dei servizi pubblici, e in particolare quelli in cui è più diretto l’impatto con i cittadini: la scuola e la sanità.

Nella scuola, gli interventi di dotazione tecnologiche nelle aule sono stati elevati e questo pone le scuole trentine tra le più “digitali” del territorio nazionale. La diffusione delle lavagne interattive multimediali e l’infrastrutturazione di rete è stata piuttosto uniforme sull’insieme degli istituti scolastici di vario grado. Importanti iniziative sono state anche avviate per la formazione degli insegnanti all’utilizzo delle tecnologie per il miglioramento della didattica. Iniziative che però hanno riguardato un insieme ancora limitato di docenti.

Nella sanità, oltre alla creazione delle condizioni abilitanti all’innovazione digitale, attraverso l’integrazione dei sistemi ospedalieri e di tutti gli attori della sanità (medici, farmacie, altre strutture di cura) sono stati avviati servizi importanti di semplificazione per i cittadini, dalla conservazione e messa a disposizione in digitale dei referti clinici, alla sperimentazione, ormai in fase avanzata, della completa dematerializzazione del processo di prescrizione farmaceutica. Non ultimo, sono stati avviati progetti avanzati per la rilevazione da remoto dei parametri clinici orientati alla continuità della cura in ambito domiciliare e al monitoraggio per i pazienti cronici.

Altrettanto vasto è stato l’intervento sulle reti a banda larga, viste soprattutto come la necessaria infrastruttura abilitante per lo sviluppo dei servizi digitali. Un piano complessivo, messo in atto grazie alla stretta collaborazione con la società di sistema Trentino Network, dopo un decennio vede oggi il territorio della Provincia autonoma di Trento dotato di:

– una dorsale in fibra ottica pubblica proprietaria di oltre 1.000 km che consente la connessione in banda ultralarga di larga parte degli enti pubblici trentini;

– una copertura in tecnologia ADSL2+ (fino a 20 Mbps) della quasi totalità delle utenze residenziali presenti sul territorio (99,5%);

– una rete aperta WiFi di oltre 900 punti (hot-spot) che, nata inizialmente come tecnologia “ponte” per le aree del territorio trentino non raggiunte dall’infrastruttura cablata, oggi si pone come strumento di supporto ai servizi in mobilità (in particolare di tipo turistico).

La società di sistema Trentino Network ha – ed ha avuto – un ruolo trainante e fondamentale per la realizzazione delle infrastrutture tecniche necessarie al conseguimento degli obiettivi strategici di innovazione tecnologica, valorizzazione e riqualificazione del territorio in stretta relazione con gli attori istituzionali, amministrativi e produttivi. Nella missione della società, infatti, rientra oltre alla fornitura di servizi e infrastrutture di telecomunicazione alla PA e agli operatori TLC anche la facilitazione dello sviluppo territoriale in termini economico – sociali.

Alle sopracitate dotazioni territoriali va poi aggiunto l’intervento di connessione in fibra ottica in modalità FTTH (Fiber To The Home) di 5 aree industriali del Trentino in grado di fornire servizi in banda ultralarga a oltre 2.000 imprese locali.

Un intervento di particolare rilevanza, in corso di attuazione sempre in ambito infrastrutturale, è quello relativo alla realizzazione del Data Center Unico Territoriale nell’ambito del piano nazionale di razionalizzazione delle Infrastrutture tecnologiche. L’intervento ha la duplice valenza di promuovere l’adozione di modalità di erogazione dei servizi ICT a basso consumo energetico (“green ICT”) e di consentire l’evoluzione dei modelli di erogazione dei servizi in ottica “cloud computing”.

E’, inoltre, in fase avanzata la valutazione delle modalità di intervento per l’ulteriore estensione della rete di distribuzione in fibra ottica su tutto il territorio seguendo il modello di realizzazione FTTC (Fiber To The Cabinet) in grado di portare la velocità di accesso per una parte rilevante delle utenze fino a 50-70 Mbps.

Oltre che sui servizi pubblici, l’utilizzo dell’ICT ha anche significativamente influito sui settori produttivi di tipo tradizionale.

Tra questi, il settore dell’agricoltura è uno di quelli in cui il ricorso alle tecnologie ICT ha assunto importanti rilievi. Nell’informatizzazione dei processi amministrativi (informatizzazione del ‘quaderno di campagna’), le tecnologie sono state utilizzate a supporto del processo produttivo e di commercializzazione del prodotto. In questo processo di diffusione delle tecnologie un indiscusso ruolo di facilitazione e diffusione è svolto dai consorzi dei produttori e soprattutto dalla Fondazione Edmund Mach.

In ambito del commercio, la dimensione molto ridotta delle imprese (e probabilmente anche un ridotto impatto delle associazioni di categoria) ha reso la penetrazione delle ICT relativamente limitata. Ad esempio la percentuale di e-commerce risulta ancora estremamente ridotta, e questo è dovuto anche ad un diffuso scetticismo (se non un vero e proprio rifiuto) sull’utilizzo delle tecnologie ICT in questo ambito.

Anche nel settore del turismo, che riveste una fondamentale rilevanza per il territorio, le tecnologie digitali hanno prodotto un significativo impatto. Il portale di promozione turistica (visittrentino.it) conta otre 6 milioni di visitatori per anno, anche se la rivalità dei grandi aggregatori di booking verso il portale di promozione turistica rappresenta ancora un ostacolo. Delle strutture alberghiere circa il 60% ha adottato Internet mentre del restante 40% circa la metà offre una resistenza all’introduzione del web, in larga misura dovuto ad una incapacità culturale di coglierne appieno i vantaggi.

Le prospettive

Gli ingenti investimenti degli ultimi 10-15 anni volti a sviluppare infrastrutture e servizi digitali sul territorio hanno prodotto rilevanti risultati in termini di disponibilità di accesso e servizi tali da posizionare il Trentino ai vertici nelle varie rilevazioni di settore.

L’obiettivo principale dei prossimi anni è pertanto, oltre a completare la dotazione di infrastrutture e servizi di base ove necessario, focalizzato prevalentemente a mettere a frutto questa disponibilità per trasformarla in effettivo strumento di crescita economica, occupazione e di qualità della vita dei cittadini trentini.

Alcuni ambiti di intervento saranno:

– Favorire lo sviluppo dell’attrattività turistica sia attraverso il potenziamento delle capacità di competere sul mercato delle strutture ricettive trentine, anche attraverso il supporto del portale di promozione turistica nel predisporre un “prodotto turistico completo” (oltre il solo booking), sia sviluppando le sinergie necessarie con il settore culturale per fare della ricchezza del patrimonio culturale locale l’elemento aggiuntivo per il marketing territoriale. Questo obiettivo è oggi possibile anche grazie all’ingente sforzo della PAT nella archiviazione e digitalizzazione del patrimonio culturale, e comunque vede necessaria una azione “correttiva” per far evolvere l’approccio sui beni culturali da un’ottica di sola conservazione e tutela ad un’ottica di valorizzazione degli stessi per il miglioramento dell’esperienza turistica (e non solo).

– La dotazione infrastrutturale nelle scuole ha realizzato una condizione abilitante che pone il territorio nelle condizioni di avviare un programma di sviluppo della didattica innovativa attraverso l’uso delle tecnologie ICT, a partire anche da progetti già avviati, andando a potenziare gli strumenti esistenti (quali ad esempio le comunità di pratica tra gli insegnanti) che permettono di condividere e ulteriormente diffondere quanto già messo in atto. Un ruolo importante in questo contesto è quello dell’IPRASE (Istituto Provinciale per la Ricerca e la Sperimentazione Educativa) che si occupa della ricerca e sperimentazione a sostegno dell’innovazione didattica e dello sviluppo del sistema educativo provinciale.

– Nel commercio, la focalizzazione sarà soprattutto di natura culturale per superare le diffidenze nei confronti in particolare dell’e-commerce e per far emergere la consapevolezza dei vantaggi derivanti dall’adesione a tali paradigmi di servizi. Va preso atto che, al di là della diffusione o meno tra le imprese trentine di settore, l’e-commerce si sta affermando (seppure a passi più lenti che nel resto d’Europa) e quindi chi rimane indietro rischia la sempre maggiore perdita di competitività sul mercato.

– In ambito sanità, oltre alla sempre maggiore diffusione e copertura dei servizi già disponibili (fascicolo sanitario elettronico e prescrizione farmaceutica digitalizzata) tra la popolazione, la principale azione di sviluppo è quella relativa al passaggio, supportato dalle tecnologie digitali, dalla fornitura di servizi “episodici” a modelli di cura “longitudinali”. In questo percorso, la componente di trasformazione organizzativa e di processo è di pari importanza (e non superiore) rispetto a quella dei sistemi informatici.

In estrema sintesi, volendo individuare una prevalente azione di evoluzione dello sviluppo e dell’adozione delle tecnologie digitali in Trentino, questa riguarderà, oltre all’ulteriore crescita dei servizi e delle piattaforme digitali in alcuni ambiti, l’incremento della domanda dei servizi stessi, in particolare per quei settori in cui la componente di offerta ha raggiunto significativi livelli di qualità (scuola e sanità). Anche nei settori produttivi, oltre all’ulteriore diffusione delle tecnologie digitali in quei settori in cui la penetrazione è limitata (su tutti il commercio), la priorità riguarderà gli interventi di tipo culturale/formativo per vincere le resistenze esistenti e per aumentare la consapevolezza dei benefici dell’utilizzo di tali tecnologie.

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