Il bonus Tv è disponibile dal 2021 ed è utilizzabile per potersi adeguare ai nuovi standard della tv digitale terrestre. È un’iniziativa del Ministero dello Sviluppo economico lanciata con la Legge di bilancio 2018 per favorire il passaggio dei cittadini a televisori e decoder di nuova generazione
Passaggio necessario dato che fino al 2023 e oltre, in più fasi, le emittenti passeranno a nuovi standard tv. L’agevolazione consente di aiutare i cittadini con Isee in fascia 1 e 2 (fino a 20 mila euro) a sostenere i costi per cambiare il proprio dispositivo o comprare un decoder Dvb-t2 o satellitare, permettendo così a loro di continuare a guardare i programmi tv.
Oltretutto, l’azione di risintonizzazione è stata necessaria a partire dall’8 marzo 2022 per poter guardare i programmi: bisogna risintonizzare tv e decoder, in quanto l’iniziativa verso la nuova tv digitale è nella fase in cui si prevede di attivare la codifica MPEG-4.
Bonus decoder e bonus rottamazione
Per la precisione ora i bonus tv sono due:
- Bonus decoder: da 30 euro massimo (fino al 2020 era di 50 euro) per redditi fino a 20mila euro l’anno, disponibile da dicembre 2019
- Bonus rottamazione – attivo solo da luglio 2021 – che prevede uno sconto del 20% fino a 100 euro massimo per tutti, a patto di rottamare il vecchio tv (acquistato prima di dicembre 2018). Questo bonus è cumulabile con il precedente come indicato dall’apposito decreto del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti del 7 luglio 2021.
I due bonus sono cumulabili.
Bonus TV, cos’è e a cosa serve
Il bonus tv è stato introdotto in vista del cambio delle frequenze di trasmissione dei programmi televisivi. Le vecchie televisioni non adeguate al nuovo standard in arrivo non potranno più essere usate, perché non idonee alla trasmissione: si rischia di non vedere più i programmi. Questa rivoluzione tecnologica nell’ambito televisivo è stata preannunciata nel 2017 con la legge di Bilancio 2018 all’articolo 89.
La normativa infatti prevede che entro il 30 giugno 2022 le reti televisive si adeguino al nuovo standard di trasmissione e codifica DVBT-2 HEVC.
Primo passaggio 20 ottobre 2021: Mpeg-4
Ma già dal 20 ottobre 2021 avviene un passaggio tecnologico: da Mpeg-2 a Mpeg-4, standard comunque più supportato dalle tv attualmente presenti nelle case degli italiani; è quello dell’alta definizione. Da questa data alcuni canali cominciano a passare a Mpeg-4. Le tv compatibili con il bonus tv lo sono certo anche con l’Mpeg-4.
Come verificare di avere una tv Mpeg-4
In effetti solo le tv più vecchie non supportano ancora Mpeg-4; mentre molte di più non supportano il nuovo digitale terrestre.
Per verificare la compatibilità Mpeg-4 basta vedere se riusciamo a sintonizzare un canale HD (alta definizione).
Poi il passaggio a Dvb-t2
Da settembre 2022 si parte, come da decreto, con il passaggio a Dvb-t2, il nuovo digitale terrestre. Ma anche in questo caso è una data indicativa. Ci possono essere proroghe all’avvio e in ogni caso, non tutti i canali (forse solo pochi) migreranno già da quel mese e anno. Le emittenti aspetteranno che il parco tv compatibile dvb-t2 sia completo.
Il cambiamento a Dvb-t2 in particolare è necessario principalmente perché il 5G occuperà le medesime frequenze del precedente segnale televisivo DBVT, cioè 700 MHZ, quelle attualmente usate per la trasmissione dei programmi televisivi. Il nuovo standard invece funziona su frequenze tra i 490 e 790 MHZ, lasciando libero il campo quindi agli operatori telefonici di usare la frequenza a 700 MHZ per il 5G. Per poter continuare a vedere i programmi televisivi quindi, è necessario dotarsi di un televisore che sia adeguato al nuovo standard DVBT-2 HEVC. Standard che porta anche vantaggi nella visione, supportando anche video in 8K e quindi garantendo una definizione notevolmente migliore rispetto a quella attualmente disponibile.
Per questo motivo, dal gennaio 2017 i venditori sono obbligati a vendere dispositivi in linea con lo standard in arrivo. I cittadini che però in casa hanno televisori antecedenti quella data, devono per forza cambiarlo.
Come verificare che la propria tv sia compatibile con il nuovo digitale terrestre DVBT-2 Hevc
Per verificare che il proprio dispositivo sia adatto, bisogna vedere ai numeri 200 e 100 del telecomando. Se appare la scritta “Test HEVC Main10” tutto ok.
Se lo schermo è nero o il canale non si sintonizza, per continuare a vedere i programmi dal giugno 2022 bisognerà per forza comprare un nuovo televisore o un decoder adeguato agli standard.
La roadmap del cambio tv
A questo proposito, bisogna chiarire che il passaggio al nuovo sistema di digitale terrestre avverrà con tempi diversi a seconda della regione di appartenenza.
Il Ministero dello sviluppo economico ha stilato una roadmap per il switch off in due fasi e, ad agosto 2021, ha fissato il nuovo calendario per il riassetto delle frequenze destinate al 5G. Dal 15 ottobre 2021 alcuni programmi nazionali saranno trasmessi con la nuova codifica.
Passaggio a Mpeg-4
In una prima fase questa riguarda solo un passaggio a Mpeg-4, tecnologia che è presente su quasi tutte le tv eccetto quelle più vecchie di più di dieci anni. Verifichiamo se la tv è Mpeg-4 collegandoci dal canale 501 in poi.
- Da novembre al 18 dicembre 2021: Sardegna
- 3 gennaio – 15 marzo 2022: Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Emilia Romagna, provincia di Trento, provincia di Bolzano, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna.
- Dal primo marzo al 15 maggio 2022: Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Marche.
- Dal primo maggio al 30 giugno 2022: Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania.
Passaggio a Dvb-t2
Il secondo passaggio, che esclude molte tv anteriori al 2017, è al Dvb-2 e sarà dal primo gennaio 2023.
Come funziona il Bonus TV da 30 euro e a chi è rivolto
Il bonus tv si inserisce proprio in questo contesto. Lanciato a partire dal 18 dicembre 2019, consiste in una misura pensata come un micro-incentivo per supportare le famiglie con ISEE non superiore ai 20.000 euro nell’acquisto di un nuovo dispositivo, di un decoder Dvb-2 o satellitare.
I cittadini stranieri possono accedere al bonus tv se sono residenti in un Comune in Italia. Prima (nel 2020) era 50 euro, ora 30.
A quanto ammonta il bonus tv decoder: 30 euro
Il valore del bonus tv è di massimo 30 euro: se si acquista un dispositivo che costa meno, il bonus tv coprirà l’intero importo della spesa, invece se il costo supera quella cifra, il bonus tv coprirà la spesa fino a trenta euro.
Il bonus vale come sconto diretto al momento dell’acquisto.
Nel caso il bonus tv copra del tutto il costo del dispositivo acquistato, perché di prezzo inferiore ai trenta euro, bisognerà riportare su scontrino o fattura il costo dell’acquisto senza l’applicazione del bonus, indicando “non riscosso” dove viene chiesta la modalità di pagamento.
Bonus tv decoder, dove scaricare il modulo
SCARICA QUI il modulo per il Bonus TV 30 euro
Bonus tv da 100 euro rottamazione, per tutti
La legge di bilancio aveva previsto anche che un decreto Mise-Mef dovrà indicare le nuove ripartizioni dei fondi: questo documento, che recepisce le indicazioni del Decreto Sostegni, in arrivo a luglio 2021, ha introdotto un bonus fino a 100 euro – pari al 20% di sconto sull’acquisto – e ha allargato la platea dei beneficiari.
Coinvolge infatti chiunque rottami una televisione acquistata prima di dicembre 2018, senza alcun vincolo legato all’Isee.
Dove si invia il modulo bonus tv
Lo sconto si può utilizzare da metà luglio circa. La rottamazione si può fare tramite il negozio dell’acquisto del nuovo tv o in discariche autorizzate.
Come si ottiene il bonus TV senza ISEE
Con decreto del MISE, è stato stabilito che si può chiedere il bonus dal 23 agosto 2021. Il beneficio si può richiedere presentando un modulo al venditore.
SCARICA QUI il modulo per il bonus rottamazione TV
Fino quando si può richiedere il bonus tv
Si potrà richiedere il bonus tv (entrambi i tipi) fino al 31 dicembre 2022 o comunque fino al termine dei fondi disponibili. Sono infatti stati stanziati inizialmente 150 milioni di euro di cui servirsi per tutto il periodo 2019-2022, ai quali si sono aggiunti ulteriori 100 milioni di euro.
Ci sono quindi 250 milioni di euro per una platea di tv aventi diritto di 9 milioni. I fondi non basteranno per tutti.
Nuovi fondi con la Legge di bilancio 2021
Infatti, a dicembre 2020 la Commissione bilancio alla Camera ha approvato l’emendamento alla Legge di bilancio 2021 con cui si stanziano 100 milioni di euro in più per l’incentivo.
Come richiedere il bonus tv da 30 euro
Per i cittadini, il bonus tv consisterà in uno sconto applicato dal venditore del dispositivo al prezzo originario. Per ottenere l’agevolazione, i clienti devono presentare al momento dell’acquisto la richiesta, attraverso l’apposito modulo disponibile sul sito del Ministero dello sviluppo economico, comunque al solito disponibile nei negozi.
- Bisognerà dichiarare di avere la residenza in Italia e di far parte di un nucleo familiare con Isee entro i 20.000 euro.
- Inoltre, altri componenti della stessa famiglia non devono aver già usufruito del bonus tv.
Non sarà necessario presentare il documento relativo all’Isee, perché nel modulo della richiesta per ottenere l’agevolazione è presenta in forma di autodichiarazione l’attestazione in cui si afferma di appartenere a una famiglia con Isee in prima o seconda fascia.
Ovviamente, in caso di affermazioni che non corrispondessero alla verità dei fatti, scatterebbero tutte le conseguenze di legge, come le sanzioni previste dalla normativa.
Dopo aver preparato la richiesta, si potrà procedere alla fase di acquisto del dispositivo. Nel caso non si fosse certi di quale dispositivo acquistare, il Mise ha messo a disposizione per sicurezza una lista con tutti i prodotti per i quali è possibile richiedere il bonus. In ogni caso, le catene specificano con chiarezza, nei volantini e in negozio, se la tv è compatibile con il bonus.
Lo sconto si applica subito, al momento dell’acquisto, il cui importo sarà quindi decurtato di 50 euro.
La persona che ha avanzato la richiesta per il bonus Tv, non necessariamente deve essere la stessa che andrà materialmente a compare in negozio il dispositivo. Si può delegare qualcuno: in questo caso al negoziante andrà presentata una delega scritta, oltre ai documenti di identità sia del cliente effettivo che di chi ha richiesto l’agevolazione.
Per quanto riguarda la fase di pagamento, non ci sono vincoli di legge che obbligano il negoziante, per esempio non è tenuto per forza dalla normativa a fare fattura elettronica. Allo stesso modo, si può pagare con qualsiasi modalità. Sono accettati infatti sia i pagamenti elettronici sia quelli in contanti, ovviamente in questo caso bisognerà rispettare i limiti di legge.
Sconto su acquisto della tv, acquisto online, in negozio, su Amazon?
Dal momento che bisogna firmare l’autocertificazione sul reddito ISEE, non si può fare un acquisto tutto online, su Amazon ad esempio. Bisogna andare di persona a prendere la tv. Ma è possibile comprarla online e poi ritirarla di persona nei negozi che offrono questa possibilità.
Come richiedere il bonus tv 100 euro con rottamazione
La procedura è simile per l’altro bonus, salvo che:
- non ci sono requisiti Isee da sottoscrivere
- bisogna impegnarsi a rottamare contestualmente una tv acquistata prima di dicembre 2018
Comunque è previsto massimo un bonus per famiglia.
Le nuove norme del bonus Tv
A inizio luglio il MEF e il MISE hanno prodotto il decreto attuativo per disciplinare il bonus rottamazione tv, del valore di 100 euro ed esteso a chiunque rottami un televisore acquistato prima di dicembre 2018, senza vincoli di Isee. Ma attenzione, il bonus pur essendo valido fino al 31 dicembre 2021 sarà disponibile fino a esaurimento dei 250 milioni di euro stanziati per l’operazione. Si potrà richiedere lo sconto dal momento che il decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Esattamente Un emendamento alla Legge di bilancio 2021 approvato a dicembre prevede dalla Commissione bilancio, prevede lo stanziamento di 100 milioni di euro in più per la misura, permettendo quindi di estenderne la validità. A marzo 2021 il ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti in un’audizione alla Commissione Trasporti della Camera ha aperto alla possibilità di riflettere sull’opportunità di rafforzare l’incentivo del bonus TV. Al riguardo, dalle pagine del Sole 24 Ore, il presidente di Confindustria Radio Televisioni Franco Siddi ha sottolineato l’importanza di intervenire con concretezza in questa direzione, paventando il rischio del blackout di milioni di televisori a partire da settembre.
Bonus TV venditori, come registrarsi
Dal 3 dicembre 2019, i venditori di televisori e decoder (anche chi vende online tramite e-commerce) per garantire ai clienti l’accettazione del bonus Tv dal 3 dicembre 2019 devono registrarsi tramite la piattaforma digitale messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate nella sezione Fisconline / Entratel, alla quale si può accedere con Spid, le credenziali fornite dall’Agenzia delle entrate stessa o con smart card. Una volta entrati, bisognerà indicare l’utenza di lavoro, cioè precisare il codice fiscale dell’impresa o dell’ente per cui si lavora. Si aprirà la sezione “Profilo utente”, a quel punto bisognerà selezionare “Funzioni relative agli incaricati” e poi la voce relativa alla loro nomina. Necessario poi inserire tutti i dati anagrafici. Tramite “gestione incaricati” si assegna alla società il servizio bonus Tv. A quel punto si sarà registrati. Il Mise ha messo a disposizione una guida passo per passo per la procedura di registrazione alla piattaforma dell’Agenzia delle entrate.
Nel caso di un venditore estero, membro di un Paese dell’Unione Europea ma non ovviamente l’Italia, il portale su cui registrarsi si trova a questo indirizzo. È prevista infatti la registrazione presso il Ministero dello sviluppo economico per essere inseriti nella lista dei venditori esteri autorizzati alla gestione del bonus Tv.
Registrare tv e decoder
I produttori di televisioni e decoder per poter garantire il bonus Tv con l’acquisto dei loro dispotivi, hanno la possibilità di registrarsi attraverso le procedure telematiche appena indicate fino al 31 dicembre 2022.
Per farlo bisogna comunicare al Mise che i propri prodotti hanno tutte le caratteristiche tecniche previste dalla normativa (in particolare, il decreto del 18 ottobre 2019). Necessario accedere al portale dedicato dal Ministero dello sviluppo economico. Come comunicato dal Mise stesso sul proprio sito, è stata messa a disposizione dei produttori anche una email per chiedere eventuali chiarimenti sulla procedura o le regole: produttori.bonustv-decoder@mise.gov.it. In questo modo si potrà comunicare direttamente al ministero i propri dubbi, chiedendo precisazioni per non incappare in errori.
Il venditore come recupera lo sconto effettuato
Lo sconto applicato per permettere ai clienti di usufruire del bonus Tv potrà essere ottenuto in compensazione tramite modello F24, dopo il rilascio di un’attestazione dell’applicazione dello sconto. Tale attestazione viene rilasciata da parte dell’Agenzia delle entrate. Si può recuperare lo sconto con la compensazione già dal secondo giorno lavorativo, spiega il Mise nelle Faq sul bonus tv, a partire dal momento del rilascio dell’attestazione. Viene precisato che il credito si può usare anche per pagare i contributi Inps.
Bonus Tv e Iva agevolata per invalidi
Nel caso un cliente avesse un’invalidità riconosciuta dalla legge numero 104 del 1992, per cui in caso di acquisti è prevista l’agevolazione sull’Iva portandola al 4%, il bonus Tv può comunque essere applicato. Questo perché il bonus si calcola sul prezzo complessivo del dispositivo in vendita, considerando quindi anhe l’Iva. Nel caso si presentasse la necessità dunque, non c’è incompatibilità tra le due misure.
Tuttavia, da chiarire che il requisito per accedere al bonus Tv è sempre quello dell’Isee non superiore ai 20.000 euro. Non sono previste ulteriori agevolazioni per le persone con disabilità.
Cosa fare se il dispositivo acquistato è rotto
Nel caso la televisione o il decoder acquistati usufruendo dell’agevolazione del bonus tv siano danneggiati, valgono le regole relative alla garanzia. Queste non vengono influenzate dall’applicazione del bonus.
Nel caso invece un cliente chieda al negoziante di sostituire un acquisto effettuato usufruendo dell’agevolazione, il commerciante dovrà obbligatoriamente eseguire la procedura telematica di annullamento.