l'analisi

Agid: “il nostro Piano triennale per l’informatica nella PA 2022-2024, ecco i punti chiave”

La nuova release del documento di AgID, strumento essenziale per promuovere la trasformazione digitale del Paese, è allineata alle misure di digitalizzazione e innovazione previste dal PNRR e presenta diversi elementi di innovazione. Il punto

Pubblicato il 02 Feb 2023

Fabrizio Donzella

Servizio Piano Triennale AgID

Digital,Contents,Concept.,Social,Networking,Service.,Streaming,Video.,Nft.,Non-fungible

L’Agenzia per l’Italia Digitale ha reso disponibile nei giorni scorsi la versione aggiornata del Piano Triennale per l’Informatica nella PA per il triennio 2022-2024, approvato dal Sottosegretario con delega all’innovazione tecnologica e alla trasformazione digitale. Si tratta della quinta edizione di uno strumento di pianificazione che è diventato, in pochi anni, uno dei riferimenti più rilevanti per indirizzare e supportare in modo più organico ed efficace il percorso delle pubbliche amministrazioni italiane verso la transizione digitale.

Analogamente a quanto realizzato nelle scorse edizioni, anche questa nuova versione è coerente con la strategia vigente in tema di digitalizzazione della PA (Italia Digitale 2026), ma adesso risulta maggiormente allineata alle misure del la Missione 1 – Componente 1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Il digitale alla prova del nuovo Governo: cosa aspettarsi

Considerata la distribuzione delle competenze strategiche e operative sui vari ambiti, per la redazione del Piano Triennale 2022-2024 AgID ha attivato in modo ancor più strutturato la collaborazione con soggetti istituzionali (Dipartimento per la Trasformazione Digitale, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento della Funzione Pubblica, Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale) e società pubbliche (Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., PagoPA S.p.A., Consip S.p.A.), avviando, di fatto, una rinnovata cooperazione che intende consolidare non solo per la fase di redazione, ma anche per quelle relative alla progettazione e al monitoraggio.

La struttura del Piano

Il Piano Triennale 2022-2024 ha mantenuto l’impostazione delle due precedenti edizioni, con la struttura principale suddivisa in tre parti. La prima parte, “Il Piano Triennale”, è composta da un’introduzione, seguita dalla descrizione della strategia e un approfondimento sui principi guida dell’Agenzia. La seconda, “Le componenti tecnologiche”, è suddivisa in 6 capitoli corrispondenti ai livelli rappresentati nel Modello strategico. Infine, la terza, “La governance”, è suddivisa in 2 capitoli che descrivono le leve per l’innovazione e la governance da attuare per la trasformazione digitale del Paese e le azioni in carico alle amministrazioni.

In particolare, ciascun capitolo della seconda e della terza parte segue una precisa articolazione. Vi è una breve introduzione che descrive i temi affrontati nel capitolo, fornendo un raccordo con il Piano precedente e offrendo un’anteprima degli scenari futuri; il contesto normativo e strategico elenca i riferimenti sia normativi che strategici a cui le amministrazioni devono attenersi, in termini di fonti normative con link a documenti e siti ufficiali e riferimenti ad attività progettuali finanziate, compresi i riferimenti agli specifici investimenti del PNRR; la sezione obiettivi e risultati attesi che descrive gli obiettivi prefissati, e, per ciascun obiettivo, individua i risultati attesi (R.A.) e i relativi target annuali (per ciascun risultato atteso sono, inoltre, riportati i risultati del monitoraggio effettuato a dicembre 2021); la sezione cosa devono fare AgID, Dipartimento per la Trasformazione Digitale e altri soggetti istituzionali, che aggiorna la roadmap delle attività (Linee d’Azione) a carico di AgID, Dipartimento per la Trasformazione Digitale e altri soggetti istituzionali per il conseguimento di ciascun obiettivo e riassume le attività finora concluse; e infine la sezione cosa devono fare le PA, che aggiorna la roadmap delle attività a carico delle diverse PA, derivanti dalla pianificazione delle attività dei soggetti istituzionali sopra indicati o in continuità con quanto previsto dal precedente PT.

Le novità dell’aggiornamento 2022-2024

Pur mantenendo inalterata la struttura rispetto alle versioni precedenti, l’impostazione derivante dal Modello strategico e i principi guida, il Piano Triennale presenta alcuni importanti elementi di innovazione.

Il primo elemento di novità è dato dalla presenza di riferimenti sempre più specifici al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: nelle sezioni introduttive di ciascun capitolo vengono descritte le azioni e le progettualità avviate a partire dal 2021 e nelle sezioni riguardanti gli obiettivi e i relativi risultati attesi (R.A.) sono riportati i codici distintivi di milestone e target del PNRR del tutto allineati ad essi.

Tra i nuovi dossier che vengono affrontati all’interno dell’edizione 2022-2024 vi è il passaggio dalla PEC alla realizzazione pratica dei SERQ (servizi elettronici di recapito certificato qualificati), in conformità degli articoli 43 e 44 del Regolamento eIDAS, con l’obiettivo di garantire l’identità di mittente e destinatario e l’interoperabilità dei suddetti servizi a livello europeo; la realizzazione della Piattaforma Indice nazionale dei domicili digitali delle persone fisiche (INAD), dei professionisti e degli altri enti di diritto privato non tenuti all’iscrizione in albi professionali o nel Registro Imprese e della Piattaforma digitale per l’erogazione di benefici economici concessi dalle amministrazioni pubbliche (denominata IDPay), che ha l’obiettivo di razionalizzare ed efficientare l’attuale gestione delle molteplici iniziative di welfare centrali e locali.

Inoltre nel Piano vengono riportati i primi riferimenti alla Strategia Nazionale di Cybersicurezza 2022-2026 e al relativo piano d’implementazione delle misure che contemplano una serie di azioni volte a rafforzare la cybersecurity delle PA.

Prospettive evolutive e altri approfondimenti in arrivo

Perseguendo nell’intento di agevolare l’operatività delle pubbliche amministrazioni, tra le direttrici evolutive del Piano Triennale rientra la disponibilità di AgID a sviluppare alcune sezioni destinate alla digitalizzazione per “tema”, rivolgendosi, in modo più specifico, alle PA impegnate nella transizione digitale riguardante, ad esempio, la Sanità, la Giustizia, l’Istruzione, la Sicurezza, ecc… L’obiettivo specifico è quello di fornire uno strumento di pianificazione che riguardi anche le iniziative di tipo “verticale”, oltre a quelle di tipo “trasversale” (infrastrutture, piattaforme, accessibilità e design dei servizi), già rappresentate nel Piano attuale. Anche su questo aspetto, l’Agenzia per l’Italia Digitale promuoverà pertanto l’istituzione di alcuni canali di cooperazione strutturati con le Pubbliche amministrazioni centrali (PAC) e locali (PAL) coinvolte negli ecosistemi tematici.

In seguito alla pubblicazione del Piano Triennale 2022-2024, l’Agenzia per l’Italia Digitale è ormai prossima anche alla diffusione dell’edizione 2022 della rilevazione sulla Spesa ICT nella PA italiana, nella quale saranno descritti, sulla base dei dati e delle informazioni acquisiti dalle PA costituenti il panel di riferimento, i principali trend e le prospettive della spesa, corredati da approfondimenti sui principali aspetti del processo di trasformazione digitale.

In coerenza con le proprie funzioni di monitoraggio delle attività svolte dalle amministrazioni, AgID promuoverà ulteriori indagini e rilevazioni con l’obiettivo di approfondire ulteriormente le dinamiche di spesa della PA italiana, seguendo le attuali direttrici di interesse legate all’utilizzo dei fondi finanziari, a focus specifici sugli ambiti tematici “verticali”, alle procedure e ai canali di acquisto delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

I prossimi appuntamenti

AgID ha programmato, già a partire da questo mese, eventi di informazione e comunicazione sul Piano Triennale per l’Informatica 2022-2024 e sulle rilevazioni della spesa ICT, realizzati anche tramite webinar fruibili da tutti gli interessati. Inoltre, verranno avviate diverse iniziative di supporto alle PA, anche in forma di laboratori, su specifici aspetti dell’azione di transizione digitale. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito istituzionale di AgID.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 4