l'indagine

Servizi di allerta meteo, ecco dove funzionano e dove no

Da una nostra indagine, molti Comuni non offrono questi servizi, semplici ma efficaci. Roma è tra questi, nonostante sia uno dei territori puntualmente flagellati dalle alluvioni

Pubblicato il 13 Set 2017

Alessandra Talarico

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Sono molte, troppe le amministrazioni locali che ancora non offrono servizi di allerta meteo via sms, Facebook o Twitter per avvisare i cittadini del pericolo imminente. Grande assente Roma, nonostante sia una delle città più colpite dal maltempo in questi giorni.

E’ quanto emerge da una nostra indagine su alcune delle principali amministrazioni.

L’indagine

Tanto per iniziare, sono già tantissimi i canali attraverso cui le amministrazioni e la Protezione Civile possono comunicarsi tempestivamente gli stati di allerta e comunicarli a loro volta ai cittadini.  Il sistema di scambio delle informazioni, almeno nei suoi passaggi apicali è ormai rodato, con la Protezione Civile che allerta le Regioni (e viceversa); queste che poi diramano ai Comuni e da qui – si presume – ai cittadini.

Così ha fatto, ad esempio, Regione Toscana, che  tra le 13 e le 14 del 9 settembre ha inviato un’allerta meteo codice arancione – per email, via fax, con l’app, con sms e con l’allert system –per l’ondata di maltempo in arrivo con la descrizione dell’evento e dei possibili scenari. Quali comuni l’hanno girata ai loro cittadini e, chi non lo ha fatto, quale giustificazione può dare? Sicuramente in Toscana sono molte le amministrazioni, grandi e piccole, che si sono dotate di un sistema di alert via sms per informare i cittadini di simili eventualità. Tra questi il Comune di Pisa con AlertPisa, o quello di Firenze con Firenze Alert System.

E così, ad esempio, come è prassi in caso di allerta arancione, il comune di Pisa ha mandato sms a tutte le persone, allertandole sul fenomeno. Cosa che invece non ha ritenuto fare l’amministrazione livornese, dove si sono registrati, ormai è noto, i danni maggiori.

E, se il comune di Milano si affida (solo) al sito web istituzionale per gli alert meteo (che per fortuna raramente sono da codice rosso), il Comune di Roma – tra quelli più colpiti da questa prima ondata di maltempo – non è dato nemmeno saper quale strumento digitale privilegi in questi casi per mettere in guardia i cittadini: sull’account twitter ufficiale del Comune (@Roma), il primo post – col consiglio di limitare gli spostamenti – arriva a nubifragio passato.

Un altro tweet del primo pomeriggio si limitava a informare del rinvio causa maltempo del concento in memoria di Armando Trovajoli a Ostia. Dopo di che, alle 21, le previsioni meteo per l’indomani. Anche l’account di PoliziaRomaCapitale non ha pubblicato alcun post nel giorno dei disagi, tornando attivo l’indomani con segnalazioni relative alle zone in cui si riscontravano difficoltà di circolazione. Attivissimo, neanche a dirlo, l’account InfoAtac della municipalizzata dei trasporti, per segnalare soppressioni di linee e chiusure di stazioni della metro.

Il tutto mentre i numeri telefonici dell’Ufficio Protezione del Comune, che abbiamo provato a contattare per informazioni, non squillano neanche. In puro stile 1.0…

Tra i grandi comuni privi di questo servizio ai cittadini si annovera anche Bari.

I comuni più attivi

Molto attivi risultano invece i comuni dell’Emilia Romagna, da Cesena – che ha attivato il servizio di invio tramite sms degli avvisi relativi ad allerte meteo o legate ad altri eventi emergenziali, e più in generale comunicazioni utili a garantire la pubblica incolumità e l’ordine pubblico – a Forlì, con Alert System un servizio di informazione telefonica con cui vengono comunicate notizie riguardanti eventuali rischi di allerta meteo, sospensione di servizi, interruzioni strade, chiusure scuole.

La Regione Emilia Romagna, dal canto suo, si è dotata di un sito attraverso cui i cittadini e le amministrazioni possono reperire consigli utili e informazioni sulle condizioni meteorologiche e sui rischi in caso di temporali, frane, alluvioni, zona per zona della regione (le 8 macrozone e le 15 sottozone di allertamento). Attivo anche un account Twitter ufficiale della piattaforma Allerta meteo Emilia-Romagna (@AllertaMeteoRER).

Anche il comune di Genova, notoriamente a forte rischio idrogeologico, divulga informazioni e aggiornamenti meteo attraverso via sms oltre che sul sito del Centro Funzionale di Protezione Civile della Regione Liguria, sul sito del Comune di Genova e tramite pannelli luminosi stradali disposti lungo la viabilità principale.

E sempre via sms arrivano gli alert a Cagliari, Messina, Nuoro, Venezia, Reggio Emilia, Imperia, Lecce. Altri comuni, come Brindisi e Savona, dal canto loro, oltre agli sms si avvalgono delle piattaforme di Instant messaging Whatsapp e Telegram.

E così la Protezione Civile della Regione Calabria comunica ai cittadini via Alert System ed Info Sms e ha realizzato l’app EasyAlert  per la segnalazione delle calamità naturali in corso da parte dei cittadini.

Da nord a sud della Penisola, insomma – in quello che è un elenco sicuramente un parziale e non esaustivo delle iniziative in essere – le amministrazioni locali si sono attrezzate per cercare di limitare i danni. Un sms, insomma, allunga la vita, per parafrasare una vecchia pubblicità di analogica memoria. Evidentemente, però, non è così dovunque e ci piacerebbe sapere perché.

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