Credo che l’auspicio del Ministro Giulia Bongiorno per il completamento dell’ANPR entro il 2020 sia un obiettivo serio e credibile che deve naturalmente essere perseguito da tutti i soggetti istituzionali coinvolti.
Alla data odierna i Comuni subentrati sono 818, che rappresentano oltre il 10% della popolazione residente.
Anusca, forte della sua esperienza internazionale in proposito, ha sempre creduto in questo progetto, la cui realizzazione assicurerà una forte semplificazione dell’attività amministrativa nel nostro Paese con una riduzione dei costi della P.A. ed una maggiore trasparenza dei vari procedimenti.
La collaborazione di Anusca per la realizzazione di Anpr si basa sulla disponibilità dei suoi esperti per supportare il Ministero dell’Interno, il Team Digitale, AgID e Sogei, sugli aspetti operativi dei vari procedimenti ma soprattutto con l’organizzazione in tutte le province italiane seminari e giornate di studio su questa tematica per stimolare gli operatori a condividere questo obiettivo ed a sentirsi interpreti di un progetto che, assieme alla CIE, renderà il nostro Paese più efficiente e competitivo. I dati di questi ultimi tre anni sul progetto Anpr: 2016 iniziative n. 80 con 5.380 giornate/presenza; 2017 iniziative n.30 con 2.484 giornate/presenza: 2018 (al 31/10/2018 iniziative n. 41 con 2.485 giornate/presenza.
Questa tematica sarà al centro del dibattito della prima giornata dei lavori del XXXVIII Convegno nazionale Anusca che si svolgerà presso il Centro Congressi delle Venezie dal 4 al 7 dicembre 2018 con la qualificata presenza dei rappresentanti di tutti i soggetti istituzionali coinvolti nel progetto.
Il contributo previsto a favore dei Comuni che subentrano in Anpr è certamente un incentivo, anche se minimo, che al momento è previsto sino al 31 dicembre 2018. Il nostro auspicio che tale scadenza sia prorogata.
L’Associazione auspica che tale contributo, od almeno parte di esso, sia destinato agli operatori che hanno effettivamente svolto tutti gli adempimenti indispensabili per il subentro. Si tratta di bonificare i dati non corretti che richiede un lavoro straordinario per avere una banca dati nazionale veramente credibile a supporto di tutte le Pubbliche Amministrazioni nazionali e territoriali. Abbiamo interessato la rappresentanza dei Comuni e delle OO.SS. perché approfondiscano e condividano questa richiesta.
A questo aggiungiamo l’esperienza di una Paese a noi vicino che ha condizionato i trasferimenti dello Stato ai Comuni, al loro subentro nell’anagrafe nazionale.
Siamo convinti però che non siano necessari interventi di questo tipo se si attiverà una corretta campagna informativa, sino ad oggi forse poco incisiva, per coinvolgere non solo gli addetti ai lavori ma l’intera opinione pubblica, sul valore strategico di Anpr, ed aggiungiamo la CIE, per i benefici in termini di efficienza e semplificazione della nostra Pubblica Amministrazione , non disgiunti da una maggiore sicurezza nel nostro Paese, oggi più che mai centrale per la convivenza civile.