Qual è il ruolo dell’innovazione digitale nella filiera Arte e Beni Culturali? Possono le tecnologie contribuire a migliorare la tutela ma anche la valorizzazione del nostro patrimonio? Come far sì che la cultura diventi un asset strategico per l’economia italiana? Per rispondere a queste domande ha preso il via il 15 marzo l’Osservatorio Digital Innovation in Arts & Cultural Heritage (A&CH), un’iniziativa della School of Management del Politecnico di Milano. Per questa sfida ambiziosa e fondamentale per il paese, è stato coinvolto un ampio gruppo di ricerca interdisciplinare, guidato da un Comitato Scientifico che include anche Giovanni Azzone, Rettore del Politecnico.
L’Osservatorio, supportato da un Advisory Board composto da direttori di importanti musei, teatri e altre realtà connesse al tema A&CH, vuole essere un laboratorio di eccellenze in cui definire le azioni prioritarie per l’innovazione digitale nell’ecosistema A&CH, che possano diventare un riferimento per policy maker, imprese e istituzioni culturali. Per prima cosa, l’Osservatorio fornirà una visione sistemica (oggi mancante per l’Italia) dell’innovazione digitale applicata ai processi di gestione, promozione e fruizione del patrimonio artistico-culturale. Analizzerà, inoltre, le tendenze emergenti attraverso uno studio sulle startup nazionali e internazionali e faciliterà il confronto tra gli attori del settore attraverso workshop di condivisione della ricerca ed eventi di divulgazioni dei risultati. Infine, l’Osservatorio intende favorire un upgrading dell’ecosistema A&CH e lo sviluppo di quelle economie locali in cui esso è fortemente radicato, anche grazie al forte ruolo propulsivo che ha nei confronti del Turismo. I temi del binomio Arte-Turismo e dell’innovazione digitale in questo campo sono da tempo al centro del dibattito e sono stati affrontati diffusamente anche in occasione degli Stati Generali del Turismo, svoltisi a Pietrarsa dal 7 al 9 aprile alla presenza del Ministro Franceschini.
Dai dati dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo emerge che l’interconnessione appare già fortissima sul fronte della domanda. L’indagine “Il Digital Tourist Journey: uno studio sul comportamento del turista digitale”, condotta nel 2015, mostra che le attività culturali costituiscono una componente fondamentale nel percorso del turista e che il digitale contribuisce in modo sostanziale a connettere turismo e A&CH, in tutte le fasi del viaggio (prima, durante e post). Più di un turista su quattro prenota un’attività culturale prima ancora di partire per la vacanza, prevalentemente su internet (il 58%). Il 55% lo fa direttamente tramite il sito web del fornitore del servizio (museo, mostra etc.).
Considerando invece la prenotazione e l’acquisto in loco, ben il 49% dei turisti ha acquistato almeno un’attività culturale nella destinazione visitata e il 20% di questi lo ha fatto online, principalmente da smartphone (30%). Interessante anche il diffuso utilizzo di applicazioni mobile durante l’esperienza di viaggio: il 21% dei turisti digitali dichiara di aver utilizzato nell’ultima vacanza un’app di guida alla località, il 14% per la ricerca di attrazioni e il 12% per la ricerca e prenotazione di attività da svolgere in loco. In quest’ultima categoria rientrano le app specifiche dei singoli musei (15%), monumento o attrazioni (20%) e quelle di alcuni intermediari specializzati.
Un’ultima nota sulle recensioni: dopo alloggi e ristoranti, sono le attività culturali e i tour guidati i servizi su cui i turisti digitali lasciano più volentieri recensioni (18%). Ciò dimostra chiaramente la notevole importanza che la componente culturale riveste nell’esperienza di vacanza.
È fondamentale quindi lavorare affinché l’offerta turistica, artistica e culturale sappia raccogliere la sfida dell’integrazione e della digitalizzazione. L’Osservatorio, attraverso le attività di ricerca, formazione e facilitazione di un incontro costruttivo tra gli attori dell’ecosistema A&CH, lavorerà per rispondere alla necessità – riconosciuta anche nel Piano Strategico per la digitalizzazione del Turismo italiano, promosso dal MiBACT – “di un ecosistema digitale culturale, che permetta di mettere ordine nell’intricato panorama di soluzioni e servizi attualmente disponibili e di attivare un nuovo scenario di fruizione di dati e servizi specificatamente progettato per il visitatore d’oggi”.