servizi pubblici digitali

Autorizzazioni e certificati comunali: tutto più semplice grazie al digitale e al PNRR

Terza puntata del nostro viaggio nei servizi digitali dei Comuni italiani. Dopo una panoramica sul modello per i siti comunali e sui prototipi per i servizi digitali dei Comuni italiani iniziamo una serie di approfondimenti sulle singole tipologie di servizi. Vediamo come ottenere permessi e documenti

Pubblicato il 12 Dic 2022

Lorenzo Fabbri

product e design manager, OpenCity Italia

Gabriele Francescotto

Presidente di Opencontent SCARL e fondatore di OpenCity Labs

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Nell’ampia categoria dei “permessi e dei documenti” rientrano tutte quelle azioni (che i cittadini spesso chiamano “burocrazia” o “pratiche burocratiche”) che mettono un Comune nelle condizioni di poter rilasciare un documento, un’autorizzazione, una concessione di cui un utente ha bisogno. In questa tipologia rientrano – come descritto nella documentazione del modello per i servizi digitali dei Comuni italiani – ​”​le richieste di documenti, anche d’identità, o di certificati che attestano un permesso, come la richiesta di permesso ZTL”.

PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse

Permessi e documenti: quali servizi offrono i Comuni

Nella lista dei servizi che possono essere digitalizzati in modo moderno (cioè rispettando specifici requisiti di conformità) dai Comuni italiani usando finanziamenti PNRR ci sono 7 servizi che rientrano in questa tipologia (vedi tabella 1): la richiesta delle pubblicazioni di matrimonio, passaggio indispensabile per chiunque intenda sposarsi; la richiesta di accesso agli atti, procedura che favorisce la consultazione, da parte di cittadini e imprese, di documenti pubblici non presenti nel sito web del Comune; la richiesta di occupazione di suolo pubblico, che regola diverse tipologie di occupazione da parte di privati, enti, aziende, tra cui i più noti sono forse la realizzazione di eventi o i tavoli all’esterno di bar e ristoranti; tre servizi che interessano la viabilità stradale: parcheggio per residenti, accesso ad aree ZTL, contrassegno di parcheggio invalidi; e infine la richiesta di permesso per passo carrabile che interessa la viabilità (il passo carrabile istituisce un divieto di sosta per i veicoli, compresi quelli del titolare del permesso) e contemporaneamente è un forma di occupazione di suolo pubblico (in particolare quando richiede interventi sulla pavimentazione stradale, come la realizzazione di uno scivolo per consentire l’ingresso e l’uscita dell’auto da un garage).

Tab. 1 Lista dei servizi digitali previsti dall’allegato 2 dell’avviso 1.4.1 che rientrano nella tipologia (archetipo) denominata “Permessi e documenti”.
Richiedere permesso di parcheggio per residentiServizio relativo al rilascio di un’autorizzazione per posteggiare nelle aree di parcheggio pubblico a pagamento
Richiedere permesso di accesso ad area ZTLServizio di richiesta di autorizzazioni in deroga a divieti di circolazione
Richiedere permesso per parcheggio invalidiServizio di autorizzazione a fruire dei Parcheggi per gli invalidi tramite rilascio di contrassegno in favore dei soggetti diversamente abili, in materia di circolazione stradale
Richiedere permesso per passo carrabileServizio di richiesta di autorizzazione a imporre il divieto di parcheggio presso l’ingresso della propria abitazione
Richiedere una pubblicazione di matrimonioServizio per la richiesta di autorizzazione previa celebrazione dei matrimoni civili
Richiedere l’accesso agli attiServizio per esercitare il proprio diritto a richiedere, prendere visione ed, eventualmente, ottenere copia dei documenti amministrativi.
Richiedere permesso di occupazione suolo pubblicoServizio per richiedere la concessione a fruire degli spazi comunali

Fig. 1: Dettaglio di uno dei prototipi dell’archetipo “Permessi e documenti” presente nel modello per i siti e i servizi dei Comuni

Una nuova generazione di servizi digitali

I modelli (linee guida, regole tecniche, prototipi) messi a disposizione dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale rappresentano un punto di riferimento per tutti i Comuni che intendono rendere più semplici queste procedure grazie ad un uso intelligente del digitale; rappresentano inoltre un requisito per poter ottenere i finanziamenti PNRR per lo sviluppo di queste attività.

Con questo articolo, vengono messi a disposizione tutti i materiali di progettazione realizzati dal team di OpenCity Italia per un servizio digitale che rientra nell’archetipo “Permessi e documenti”, utilizzando i KIT di Designers Italia.

Descrivendo il servizio “Richiedere la pubblicazione di matrimonio” (cos’è, come funziona, come diventerà nella sua più evoluta versione digitale) forniamo ora un esempio concreto che ci permette di mostrare quali vantaggi avranno cittadini, imprese e funzionari dall’introduzione di servizi digitali basati sui modelli del Dipartimento e sulle piattaforme abilitanti (SPID, IO e PagoPA).

Pubblicazioni di matrimonio, come funziona il servizio

Secondo quanto previsto dal Codice civile, chiunque intenda sposarsi in Italia deve procedere alla pubblicazione di matrimonio.

La pubblicazione di matrimonio è una comunicazione pubblica dell’intenzione di sposarsi. A seguito di richiesta dei futuri sposi (che verrà verbalizzata dall’ufficiale di stato civile), la pubblicazione viene fatta dal Comune sul proprio sito web per la durata di otto giorni. Dopo 11 giorni dalla pubblicazione della notizia e in assenza di opposizioni (evitiamo per brevità di approfondire questo tema, che richiama il celebre “chi ha qualcosa da dire lo faccia ora, o taccia per sempre!) il Comune invia ai futuri sposi il certificato di avvenuta pubblicazione che è un documento valido 180 giorni, periodo entro il quale i futuri sposi avranno facoltà di sposarsi.

Per quanto le realtà dei Comuni italiani siano diversificate, semplificando un po’ possiamo provare a riassumere come segue l’organizzazione tipica di questo servizio (vedi scheda 1).

Pubblicazioni di matrimonio, la progettazione del servizio on-line

Passiamo ora a descrivere la versione del servizio on line “Pubblicazione di matrimonio” implementato con la soluzione open source ed a riuso La Stanza del Cittadino – OpenCity Italia , seguendo il modello “Permessi e documenti” e cercando di utilizzare nel modo migliore tutti gli strumenti previsti dal Modello per i siti e servizi digitali dei comuni italiani. Nelle figure 2 e 3 sono rappresentati due momenti del processo di progettazione realizzato seguendo la metodologia prevista da Designers Italia. In particolare, l’analisi del servizio (sintetizzata nella mappa dell’ecosistema) è la base per avviare la fase di progettazione basata sulla creazione di personas (profili di utenti che useranno il servizio) e scenari d’uso (descrizione dettagliata dell’esperienza d’uso del servizio).

Fig. 2 La mappa dell’ecosistema del servizio “richiesta pubblicazione di matrimonio” riporta i principali attori e le principali interazioni.

Fig. 3 Fase di codesign del servizio di pubblicazione di matrimonio basato sui kit di Designers Italia per l’analisi e il miglioramento dell’esperienza d’uso del servizio. Il processo prevede di definire in modo dettagliato le varie fasi del servizio ed è la base per la successiva prototipazione dello stesso.

Pubblicazioni di matrimonio, il nuovo servizio on line

Gli scenari d’uso di cui abbiamo visto un esempio poco fa rappresentano la base per la definizione dei flussi e poi del prototipo del servizio. La Stanza del Cittadino – OpenCity Italia ha un ambiente di prototipazione rapida che permette di creare una versione beta del servizio completamente funzionante, comprese le fasi di autenticazione e di pagamento (dettagli del prototipo nelle figure 4 e 5).

Fig. 4 – Dettaglio della scheda di presentazione del servizio “Richiedere la pubblicazione di matrimonio”.

Fig. 5 – Dettaglio di una fase del percorso per richiedere la pubblicazione di matrimonio. Il sistema controlla automaticamente che almeno uno dei futuri sposi abbia residenza in Comune, prerequisito per inoltrare la richiesta

Partendo dalla documentazione e dal prototipo di servizio funzionante presentato, i Comuni possono adottare il servizio digitale esattamente nella forma che abbiamo definito oppure a loro volta realizzare varianti e personalizzazioni attraverso il back-office della Stanza del Cittadino – Opencity Italia. Questo consente di attivare i servizi in tempi molto rapidi e di venire incontro alle esigenze dei comuni più strutturati.

Nella scheda 2 è disponibile una descrizione di come funziona il nuovo servizio on line di “Pubblicazione di matrimonio”. Basta leggere per rendersi conto di quanti passi avanti è possibile compiere grazie a una buona esecuzione del modello proposto dal Dipartimento: informazioni chiare e ben organizzate, possibilità di fare tutto l’iter della richiesta sul pc o sullo smartphone, compreso il pagamento; possibilità di prendere appuntamento direttamente all’interno del flusso di richiesta, piena visibilità di tutte le fasi del processo per il cittadino e per l’operatore, chiarezza dei tempi, notifiche puntuali attraverso l’area personale del Comune e anche sull’app IO. Un passo in avanti nel percorso di semplificazione e di riduzione della burocrazia grazie a un uso intelligente delle tecnologie digitali.

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