Bitcoin oltre 50mila dollari di quotazione, più 40% negli ultimi quindici giorni, +400% in quattro mesi. Si sorprendono solo i distratti.
I motivi della crescita
- Lo abbiamo detto più volte e lo confermiamo questo trend Bitcoin è solo iniziato ed è sostenuto da acquisti da parte di investitori istituzionali e gruppi industriali che non hanno un atteggiamento mordi e fuggi ma sono evidentemente nel mercato con un orizzonte di medio-lungo periodo.
- Finalmente l’ingresso nel mercato Bitcoin di istituzioni finanziarie come Bank of New York Mellon (la più antica banca d’america) diventa l’abilitatore regolamentare per servizi finanziari tradizionali, quelli che necessitano di una banca depositaria. Sempre più investitori istituzionali si sono convinti che bitcoin, nonostante la grande volatilità, è affidabile nel lungo periodo; la sua presenza in sé non è volatile.
- E matura anche l’offerta tecnica, ad esempio il processo di custodia offerto da CheckSig alle istituzioni finanziari ed i clienti ad alta patrimonializzazione.
- Tutti sanno della fiducia di Elon Musk, da 1,5 miliardi di dollari, che ha spinto anche valute minori (come Dogecoin).
- E l’ultima corsa è cominciata con la promozione da parte di Paypal a fine 2020.
La crescita continuerà
Chi si aspettava un Bitcoin che ritracciasse in tempi brevi resterà deluso: il potenziale di crescita nel 2021 è ancora alto.
Ricordiamo le previsioni di JP Morgan che vedono Bitcoin a 124.000 dollari entro fine anno, un report Citibank ipotizza addirittura 300.000 dollari: un ritracciamento ci potrà essere, ma non dai livelli attuali che sembrano sostenibili.
Attenzione alle truffe
Preoccupa piuttosto come sempre la confusione intorno al fenomeno Bitcoin: stiamo vedendo in questi giorni la proposta di crypto-asset implausibili o di pacchetti di “mining” fraudolenti, che arrivano persino sulla stampa specializzata. Si tratta di attività nulla hanno a che fare con Bitcoin e che possono facilmente catturare gli investitori più sprovveduti
Anche in questo caso le responsabilità sono chiare e individuate da tempo: il mondo della finanza tradizionale e dei regolatori ha colpevolmente criminalizzato e marginalizzato l’investimento in Bitcoin, lasciato sostanzialmente gli investitori in balia di ciarlatani e truffatori.