I genitori di bambini fino a tre anni hanno tempo fino alla mezzanotte del 31 dicembre per inviare online all’INPS la domanda per il bonus asilo nido 2021.
Il bonus viene calcolato su base ISEE dei minorenni e consiste in un contributo per il pagamento della retta degli asili nido autorizzati, pubblici o privati: sono escluse ludoteche, baby parking, spazi gioco. Il rimborso non può superare la retta dell’asilo e le undici mensilità e non è cumulabile con la detrazione fiscale. Il richiedente deve essere il genitore che sostiene il pagamento della retta. Ricevute di pagamento da allegare non oltre il primo aprile 2022.
In caso di gravi patologie croniche e conseguente impossibilità a frequentare, è possibile richiedere un contributo per l’assistenza domiciliare, erogato una tantum. Per il bonus sono stati stanziati 530 milioni di euro, da erogare in base all’ordine di presentazione delle domande online.
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Cos’è il bonus asilo nido
Il bonus asilo nido è un contributo sotto forma di rimborso, corrisposto dall’INPS per il pagamento della retta di asili nido autorizzati, sia pubblici che privati. È stato istituito dalla legge 232/2016 (articolo 1, comma 355), dettagliato dal DPCM del 17 febbraio 2017 (articolo 3) e modificato dalla legge 160/2019 (articolo 1, comma 343). Dal 2017 al 2020 sono state presentate 996.797 domande.
La domanda può essere presentata entro la mezzanotte del 31 dicembre 2021 dal genitore che paga la retta. I dettagli per la presentazione delle domande sono contenuti nella circolare INPS n.27 del 14 febbraio 2020 e nel messaggio n.802 del 24 febbraio 2021.
Per i bambini fino a tre anni che non possono frequentare gli asili nido per gravi patologie croniche, è previsto un contributo per le forme di assistenza domiciliare.
Come funziona il bonus asilo nido
Il bonus asilo nido è un contributo annuo, che non può superare le undici mensilità. Viene corrisposto per la retta di frequenza di asili nido autorizzati, sia pubblici che privati: non comprende baby parking, spazi gioco, ludoteche.
L’importo del contributo viene determinato sulla base dell’ISEE in corso di validità del minore.
- ISEE del minore fino a 25.000 euro: massimo 3.000 euro annui (al mese 272,72 euro)
- ISEE del minore tra 25.001 e 40.000 euro: massimo 2.500 euro annui (al mese 227,27 euro)
- ISEE del minore oltre i 40.000 euro: massimo 1.500 euro annui (al mese 136,37 euro)
Il rimborso non può superare la retta dell’asilo e non è cumulabile con la detrazione fiscale. Senza ISEE, o se il bonus viene richiesto da un genitore che non fa parte del nucleo familiare, la rata viene conteggiata per un massimo di 1.500 euro annui. Può aumentare a seguito della presentazione dell’ISEE.
Bonus contributo assistenza domiciliare
Anche il contributo per l’assistenza domiciliare viene erogato sulla base dell’ISEE in corso di validità del minore (ISEE del mese precedente alla presentazione della domanda):
- ISEE del minore fino a 25.000 euro: massimo 3.000 euro annui (al mese 272,72 euro)
- ISEE del minore tra 25.001 e 40.000 euro: massimo 2.500 euro annui (al mese 227,27 euro)
- ISEE del minore oltre i 40.000 euro: massimo 1.500 euro annui (al mese 136,37 euro)
Ai fini dell’accettazione della domanda, il genitore richiedente deve essere convivente con il figlio e deve presentare un’attestazione del pediatra che dichiari l’impossibilità di frequentare gli asili nido per grave patologia cronica.
A differenza del bonus asilo nido, il contributo per l’assistenza domiciliare non è mensile ma una tantum.
Chi ha diritto al bonus asilo nido
Il bonus asilo nido è previsto per ciascun minore che non abbia compiuto i tre anni e che frequenti gli asili nido autorizzati, pubblici o privati. Per i bambini impossibilitati a frequentare per gravi patologie croniche, è previsto un contributo per l’assistenza domiciliare.
La domanda può essere presentata dal genitore in possesso di:
- Cittadinanza Italiana/Cittadinanza UE/carte di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini UE/carta di soggiorno permanente per familiari non cittadini UE/status di rifugiato o di protezione sussidiaria/permesso di soggiorno UE di lungo periodo ma non solo;
- Residenza in Italia
Per il contributo asilo nido, il genitore (naturale, adottivo, affidatario) deve essere lo stesso che sostiene il pagamento della retta; per il contributo di assistenza domiciliare, il genitore deve coabitare con il figlio e avere dimora nello stesso Comune.
Nel caso di adozioni o affidamenti preadottivi, viene presa in considerazione una data favorevole tra il provvedimento e la data di ingresso in famiglia.
L’erogazione dell’assegno si interrompe in caso di perdita di cittadinanza, decesso del genitore, decadenza della responsabilità genitoriale, affidamento esclusivo del minore al genitore che non ha presentato la domanda, affidamento del minore a terzi. È possibile un subentro nel beneficio entro 90 giorni dalla decadenza.
Come fare la domanda
La domanda per il bonus nido 2021 deve essere compilata e inviata esclusivamente online, attraverso il sito INPS o i servizi telematici dei patronati, entro la mezzanotte del 31 dicembre 2021.
È possibile accedere al sito INPS tramite le credenziali SPID – Sistema Pubblico di Identità Digitale, CIE – Carta d’Identità Elettronica e CNS – Carta Nazionale dei Servizi.
Il genitore che ha richiesto il contributo l’anno precedente può usare la domanda precompilata disponibile nel sistema INPS e aggiornarla con i d
ati dell’anno in corso.
Nel caso di più figli beneficiari, il genitore è tenuto a presentare la domanda per ciascuno.
Nella domanda, occorre specificare quale delle due tipologie di contributo si richiede: “contributo asilo nido” o “contributo per introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione”.
Il contributo asilo nido riguarda la frequenza ad asili nido pubblici o privati autorizzati: sono escluse ludoteche, spazi gioco, baby parking.
Il genitore dovrà specificare nella domanda se l’asilo nido frequentato è pubblico o privato e indicarne la denominazione, il codice fiscale e, nel caso di strutture private, gli estremi dell’atto autorizzativo comunale.
La domanda deve essere presentata dal genitore che sostiene il pagamento della retta: se non tutte le mensilità sono pagate dallo stesso genitore, ciascuno presenterà domanda per le mensilità che ha pagato. Si avranno quindi due domande per lo stesso minore, con mensilità diverse.
Infatti, per ogni domanda è necessario indicare le mensilità di frequenza dell’asilo nido tra gennaio e dicembre 2021, per un massimo di undici mensilità. Per richiedere il bonus relativamente ad altri mesi rispetto a quelli indicati, occorre presentare una nuova domanda. Non sono selezionabili le mensilità a partire dal compimento dei tre anni del minore.
Alla domanda occorre allegare la documentazione che attesti il pagamento della retta di almeno un mese di frequenza oppure, per asili nido pubblici, la documentazione di iscrizione o avvenuto inserimento in graduatoria del minore.
Dopo aver allegato e inserito le informazioni, la domanda verrà protocollata. Le ricevute di pagamento dei mesi successivi dovranno essere allegate alla fine di ogni mese e non oltre il primo aprile 2022. Il rimborso avverrà solo in seguito all’allegato della prova di pagamento.
Ad ogni mese deve corrispondere un file. Se la ricevuta si riferisce a più mesi di frequenza, il file deve essere allegato più volte, per ciascun mese a cui si riferisce. Se per lo stesso mese sono presenti più fatture, occorre allegarle in un unico file.
Quali documenti servono
Il richiedente dovrà dimostrare di essere in possesso di:
- Cittadinanza Italiana/Cittadinanza UE/carte di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini UE/carta di soggiorno permanente per familiari non cittadini UE/status di rifugiato o di protezione sussidiaria/permesso di soggiorno UE di lungo periodo ma non solo;
- Residenza in Italia
Ai fini dell’erogazione del contributo, è necessario procedere all’attestazione ISEE del minore. In caso di omissioni e/o difformità, è necessario produrre una nuova DSU, rettificarla o fornire documentazione giustificativa alla sede INPS.
Contributo asilo nido
Per il contributo asilo nido, il genitore deve dimostrare di sostenere il pagamento della retta.
La documentazione di avvenuto pagamento deve quindi contenere:
- La denominazione e la partita iva dell’asilo nido;
- Il codice fiscale del minore;
- Il mese di riferimento;
- Gli estremi del pagamento o la quietanza di pagamento;
- Il nominativo del genitore che sostiene l’onere della retta.
La prova del pagamento può essere una ricevuta, un bollettino bancario/postale, una fattura quietanzata, e, per i nidi aziendali, un’attestazione del datore di lavoro o dell’asilo nido. È possibile caricare la prova di pagamento attraverso l’app INPS Mobile tramite fotografia.
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Contributo assistenza domiciliare
Per il contributo di assistenza domiciliare, il genitore dovrà dimostrare di coabitare con il figlio e vivere nello stesso Comune.
Ai fini dell’accettazione della domanda, è necessaria un’attestazione rilasciata dal pediatra che dichiari l’impossibilità del minore a frequentare gli asili nido durante l’anno di riferimento a causa di una grave patologia cronica (art.4, comma 2 DPCM 17 febbraio 2017). L’impossibilità di frequentare deve quindi dipendere solo da questa causa e non da problemi organizzativi delle strutture di asili nido prescelte.
L’attestazione del pediatra di libera scelta deve contenere:
- I dati anagrafici del minore (data di nascita, città, indirizzo e numero civico di residenza);
- La dichiarazione che attesti l’impossibilità di frequentare l’asilo nido per l’intero anno solare di riferimento in ragione di una grave patologia cronica.
Come pagano il bonus asilo nido
Per il 2021 sono stati stanziati 530 milioni di euro: verranno erogati fino ad esaurimento secondo l’ordine di presentazione delle domande online. Le domande che non potranno essere accolte per insufficienza di budget verranno ammesse “con riserva”.
Il bonus verrà corrisposto attraverso la modalità di pagamento indicata nella presentazione della domanda. Le modalità comprendono: bonifico domiciliato, accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale o carta prepagata con IBAN, conto corrente estero in area SEPA.
Cosa cambia nel 2022
Il bonus asilo nido resta confermato nel 2022: lo ha esplicitato l’Inps con una comunicazione social il 30 dicembre 2021. La misura, non esplicitamente cancellata dalla Legge di Bilancio, non verrà quindi inglobata all’interno del nuovo assegno unico universale. L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha quindi annunciato che le istruzioni operative per le domande a partire da gennaio verranno pubblicate nei prossimi giorni.