Quando, alla fine del 2012, mi candidai alle primarie dei parlamentari del PD, avevo un obiettivo ambizioso: poter dare un contributo al miglioramento del CAD (Codice dell’amministrazione digitale). Per me è stato un vero privilegio potermene occupare negli ultimi anni grazie alla fiducia concessami dalla ministra Madia e dal gruppo del Partito Democratico.
Oggi finalmente abbiamo approvato, in prima Commissione, il parere alla bozza di decreto attuativo della riforma del CAD di cui sono stato relatore.
Molte novità, tra cui la nomina di un Commissario straordinario per l’attuazione dell’agenda digitale, l’istituzione della figura del Difensore civico, autonoma e terza rispetto al resto degli uffici, e la realizzazione di una “Banca dati degli obiettivi e degli indicatori delle performance”, di cui sono molto fiero. Altri punti sono ben spiegati qui.
Il Commissario è una figura che non c’è e che serve, per dare attuazione alle riforme. Avrà poteri sostitutivi verso le PA inadempienti.
Quanto alla sospensione delle regole tecniche del 2014 in fatto di digitalizzazione dei documenti PA, va detto che è stata una precauzione necessaria per evitare problemi che potrebbero sorgere dall’incongruenza tra le nuove e le vecchie norme. Stiamo attuando infatti una disciplina documentale molto diversa da quella prevista in precedenza.
Nessuna paura, però: certo questo Governo non ha interesse a frenare la rivoluzione digitale. La sospensione è temporanea e nel decreto definitivo si troverà anche una data per la ripresa.
Infine, voglio ringraziare Fernanda Faini, Monica Palmirani, Andrea Caccia e Nello Iacono per il supporto alla consultazione pubblica, primo esperimento di open government relativo ai lavori di preparazione di un parere del relatore in commissione.
Un grazie particolare al collega On. Stefano Quintarelli per lo straordinario lavoro fatto con il comitato d’indirizzo Agid.
Non è ancora finita: ora le norme vanno attuate e applicate, per una Pubblica amministrazione che, nel 2016, non può che essere digitale, trasparente e al servizio dei cittadini.
Andiamo avanti con l’Italia digitale!