“Il documento elettronico funzionerà da documento di riconoscimento del cittadino, da tessera sanitaria – quindi conterrà progressivamente anche la vita “sanitaria” dell’utente – e poi da carta nazionale dei servizi. E proprio quest’ultima funzionalità la rende diversa e più avanzata rispetto alla Cie prima maniera”.
“Servirà ad accedere ai servizi digitali della pubblica amministrazione. Sarà dunque una piattaforma preferenziale di accesso sul modello di quanto già avviene con alcune carte regionali dei servizi, come quella della Lombardia ad esempio. Si tratta di un intervento a valenza sistemica che avrà ricadute su tutti i processi di digitalizzazione di back e front office della PA, così come il fascicolo sanitario elettronico, le prescrizioni mediche online e le iniziative per la scuola digitale”.
Sono i passi salienti di un’intervista, al Corriere delle Comunicazioni, da parte del coordinatore per l’e-gov della Cabina di regia, Paolo Donzelli.