Smart City è l’evoluzione di un concetto che, durante gli ultimi 20 anni, ha subito diverse trasformazioni atte a raccontare l’idea di cambiamento, sociale ed economico, che il progresso e le tecnologie dell’informazione e della comunicazione hanno prodotto nei contesti urbani.
Digital city, knowledge city, ubiquitous city, ma anche sustainable city e well-being city sono solo alcune delle definizioni che nel corso degli ultimi decenni hanno descritto, da diverse prospettive e punti di vista, l’innovazione che ha caratterizzato i contesti urbani.
Del resto la grande montagna di dati che la pervasività delle tecnologie e la rivoluzione digitale ci hanno consegnato abilita ad introdurre il concetto di “sentient cities”, ossia di città che in maniera oggettiva e/o soggettiva acquista capacità sensoriali e/o di elaborazione cognitiva. I dati diventano quindi risorsa con la quale costruire nuove soluzioni, migliorare ed innovare i servizi esistenti, acquisire standard e sostenibilità in campo ambientale, energetico, sicurezza, …
Il dato quindi come entità valoriale in grado di fotografare e raccontare la situazione “as is” e real-time di una città ma anche in grado di prevedere comportamenti, predire situazioni di criticità e costruire sistemi di supporto alle decisioni utili ad enti istituzionali ed amministrativi.
D’altro canto la molteplicità e l’eterogeneità delle fonti e delle basi informative da cui la sentient cities attinge pone problemi di non trascurabile rilevanza: la semplificazione del sistema di silos informativi, l’interoperabilità tra i dati, la penuria di soluzioni e standard aperti, le licenze di utilizzo, la gestione della privacy e della IPR, l’alto effort per trasformare dati in servizi.
L’obiettivo quindi delle amministrazioni intente a costruire una città senziente è gestire l’enorme serbatoio e patrimonio informativo grazie a centri di controllo urbano che possano interagire con istituzioni, cittadini, università, associazioni, forze dell’ordine, etc
Un potente cruscotto ad interfaccia integrata e “volto umano” che offra una visione olistica della città al fine di migliorarne servizi e sviluppare resilienza e più in generale valore sul territorio. Uno strumento di supporto al governo dei contesti urbani che consenta di gestire dati multiformato e multi-sorgente, analizzare serie storiche, rappresentare dati con info-grafiche, predire ed analizzare impatti, ….
Molte città italiane nel corso degli ultimi anni si sono dotate di sistemi di controllo urbano, più comunemente chiamati city dashboard, che possano supportare le decisioni di amministratori, decision maker e che possano informare real time il cittadino circa la situazione mobilità, qualità aria, meteo, sicurezza…
Il Comune di Bari, ad esempio, recentemente ha lanciato il progetto M.u.s.i.c.a. (Monitoraggio Urbano attraverso Soluzioni Innovative per Città Agili) che rientra appieno in questo processo virtuoso.
Il progetto, finanziato nell’ambito del Programma Operativo Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2007/2013, rientra appieno nella strategia smart city del capoluogo pugliese e ha come obiettivo quello di sviluppare un sistema inedito di controllo urbano e pianificazione strategica al fine di guidare e governare scelte e processi cruciali per il contesto urbano.
Il progetto del capoluogo pugliese, fresco vincitore del premio Forum PA 2017 per il miglior progetto nel campo “Smart city, dati e IOT”, ha l’obiettivo a medio-lungo termine di implementare uno strumento innovativo di monitoraggio urbano (UCC, Urban Control Center) in grado di supportare il decisore pubblico tanto nella pianificazione urbana quanto nel monitoraggio degli impatti delle policy urbane.
L’UCC consente di acquisire e far interoperare fonti eterogenee di dati da domini e dispositivi interni ed esterni all’ente (ripartizioni del Comune, aziende partecipate, utilities, agenzie per l’ambiente, Enel, sistemi videosorveglianza e di monitoraggio dei consumi elettrici e termici) e dalla partecipazione attiva dei cittadini (social network e segnalazioni disagi urbani) riuscendo ad ottenere una fotografia storica e predittiva della città attraverso tools di business intelligence, data mining e data visualization in domini che vanno dall’energia, all’ambiente fino alla sicurezza urbana. Il sistema si basa sui paradigmi tecnologici delle smart city, dei big data e dell’internet of things.
La natura aperta, dinamica ed innovativa del city dashboard MUSICA consentirà alla città di Bari di poter disporre di una piattaforma facilmente scalabile rispetto ai domini coperti dal progetto e alle fonti dati integrabili.
In conclusione, la città senziente diventa il risultato di un ciclo di vita che partendo dal valore del dato produce decisioni utili ai processi di pianificazione e governo del territorio. Il complesso contesto economico, sociale e istituzionale impone una conoscenza e consapevolezza in grado di declinare un futuro all’altezza delle sfide che aspettano le città italiane.