Analogamente a molti altri settori della società, anche la riscossione delle tasse è stata digitalizzata su scala globale. Questo, da un lato, è certamente dovuto ai requisiti che la pandemia ha posto agli individui e ai governi, ma, dall’altro, anche alla scelta individuale. Man mano che l’accesso alla tecnologia cresce in tutto il mondo, sempre più cittadini e imprese apprezzano la comodità e la riduzione della documentazione cartacea che le dichiarazioni dei redditi digitali producono. In Cina, per esempio, il 90% di tutte le attività fiscali sono state condotte attraverso mezzi ‘contactless‘ nel 2020 e non c’è alcun indizio che questa tendenza si invertirà quando le restrizioni legate al COVID saranno eliminate.
Come le tasse, anche la tecnologia deve evolversi. I lavoratori e le imprese hanno scoperto in prima persona la necessità di una tecnologia ad alta potenza che consenta il passaggio a nuovi modi di lavorare. Per quanto riguarda i dipartimenti fiscali, i requisiti sono ancora maggiori. La tassazione comporta la gestione di dati sensibili; dev’essere gestita secondo i più alti standard di sicurezza e in conformità con le normative locali. Richiede la capacità di gestire i picchi di domanda e di analizzare enormi volumi di dati con bassa latenza. E, cosa più importante, date le ripercussioni che anche una breve interruzione può avere sulle entrate dei dipartimenti e sulla continuità aziendale, dev’essere protetta a tutti i costi dalle interruzioni.
Come possono le autorità fiscali che lavorano con budget limitati ottenere tutto questo? Con una soluzione hardware di Huawei, è possibile aumentare la velocità, la ridondanza e la facilità di manutenzione dei sistemi fiscali digitali, riducendo al contempo il costo totale dell’archiviazione dei dati evitando di andare fuori budget. La soluzione in questione è la tecnologia di archiviazione all-flash, destinata a imporsi in futuro offrendo supporto nella gestione della tassazione.
Esaminiamo dunque quattro dei principali problemi che i dipartimenti fiscali si trovano ad affrontare e in che modo l’archiviazione all-flash OceanStor Dorado può aiutare a risolverli.
Il problema: interruzioni costose, soprattutto in termini di tempo
Siamo nell’era della tassazione 24/7, il che significa che non c’è mai un momento “giusto” in cui i problemi possono avere un impatto meno negativo. In alcuni Paesi, un tempo di inattività di appena un’ora potrebbe avere ripercussioni su ben 10.000 dichiarazioni dei redditi.
Questo è esattamente quanto è accaduto in un sistema fiscale nazionale nel 2016. Quando il suo sistema di archiviazione centrale ha sviluppato un guasto hardware, un petabyte di dati fiscali è andato perso a causa di procedure inefficaci di replica dei dati e il servizio fiscale è rimasto offline per 72 ore. Il dipartimento delle imposte ha ricevuto più di 130 reclami da parte di contribuenti frustrati.
La soluzione
OceanStor Dorado stabilisce lo standard per l’affidabilità dell’archiviazione all-flash. Test condotti sia in laboratorio che presso i siti dei consumatori hanno dimostrato che OceanStor Dorado 8000 V6 è in grado di funzionare anche se sette dei suoi otto controller si dovessero guastare. Poiché il guasto anche di due soli controller sarebbe estremamente raro, OceanStor Dorado è considerato un sistema ‘always-on’.
Inoltre, con OceanStor Dorado, una soluzione di disaster recovery Active-Active senza gateway può essere implementata per fornire una disponibilità del 99,99999%, garantendo la continuità aziendale 24/7. Nell’esempio di cui sopra, il tempo di inattività previsto sarebbe ridotto da 72 ore a zero.
Il problema: picchi elevati di richieste
I servizi fiscali digitali registrano più traffico che mai e quest’ultimo non presenta un ritmo costante ma picchi che si manifestano quando ci si avvicina alle scadenze fiscali (un ufficio nazionale riferisce che il suo volume di dichiarazioni dei redditi aumenta di un fattore 10 durante la “stagione fiscale”). Questo, insieme alla disponibilità di piattaforme fiscali su dispositivi mobili, significa che i sistemi fiscali tradizionali potrebbero non essere in grado di gestire le richieste con la bassa latenza che gli utenti si aspettano. Esiste una soluzione che non sia quella di acquistare capacità di archiviazione aggiuntiva incorrendo in alti livelli di capitale e spese operative?
La soluzione
OceanStor Dorado offre una latenza di archiviazione inferiore a 1 ms, gestendo periodi di traffico elevato e permettendo di offrire agli utenti una risposta nel giro di secondi anziché di minuti. Allo stesso tempo i dipartimenti mantengono la capacità di valutare i rischi fiscali anche durante i periodi di picco elevato. Il fattore più vantaggioso è che OceanStor Dorado è conveniente: ha il potenziale di ridurre l’OPEX di oltre il 70% rispetto ai sistemi di archiviazione basati su HDD.
Il problema: troppi dati, informazioni insufficienti
Le aziende, i servizi e i governi producono più dati che mai. Quando si tratta di tassazione, i dati rilevanti potrebbero essere una miniera d’oro, consentendo un nuovo livello di comprensione e persino un approccio predittivo all’esposizione complessiva e a rischi fiscali specifici. Eppure questi dati sono considerati troppo spesso come un peso piuttosto che come un’opportunità: senza la potenza di calcolo on-demand necessaria per analizzarli, vengono tralasciati e non sfruttati adeguatamente, comportando un aumento dei costi di archiviazione senza alcun vantaggio.
La soluzione
Come parte dell’architettura fiscale digitale, OceanStor Dorado ha un supporto nativo per un output di report ad attesa zero. Quando hai bisogno di dati, non dovrai attendere. Mediante l’algoritmo FlashLink, il sistema coordina i componenti dell’intero sistema di archiviazione, compresi il sistema operativo di storage, gli enclosure SSD e gli SSD, per sfruttare tutto il potenziale di all-flash. Di conseguenza, migliora la velocità di lettura di un fattore 10, con una misura di latenza stabile di soli 0,05 ms. Ciò consente di aprire nuove possibilità per i dipartimenti fiscali: se dotati di una potenza sufficiente, possono generare “informazioni fiscali” proprio come le imprese generano informazioni aziendali.
Il problema: tenere i dati al sicuro
Maggiore velocità e maggiore accessibilità ai dati sono sinonimo di un compromesso sulla sicurezza, o almeno questo è ciò che molti utenti presumono. Per quanto riguarda i dati fiscali privati, una fuga di dati potrebbe avere conseguenze devastanti. I dipartimenti fiscali devono adottare un approccio robusto per mitigare i rischi ed essere sicuri di rispettare le normative sulla governance e la sovranità dei dati.
La soluzione
OceanStor Dorado impiega meccanismi di garanzia a più livelli per proteggere i dati ovunque, anche nel cloud, dimostrando che velocità e sicurezza possono essere entrambe garantite. I guasti dei componenti, come quelli degli SSD, sono ridotti al minimo, con un tempo medio tra i guasti di tre milioni di ore, mentre le numerose funzionalità aziendali, come snapshot, clone, crittografia e così via, funzionano per garantire la disponibilità dei dati a livello di sistema.
Nell’era digitale, i governi devono evolversi per proteggere le loro entrate fiscali. Non si tratta però soltanto di tutelarsi ma anche di avere nuove opportunità per servire il pubblico in modo più rapido ed efficace, prevedere e prevenire i rischi fiscali e scoprire che certe intuizioni sono effettivamente attuabili e in grado di aiutare i dipartimenti fiscali a ottimizzare i loro servizi in futuro.
Grazie a sistemi di archiviazione flessibili e affidabili come il sistema di archiviazione all-flash OceanStor Dorado, i governi locali e regionali possono anticipare la curva della digitalizzazione e mettere i loro sistemi fiscali al servizio degli utenti.
Per scoprire come implementare questa soluzione nel tuo dipartimento, contattaci oggi stesso o manda una mail a Luca Vit, CTO Huawei Enterprise Italia: luca.vit@huawei.com
L’articolo è parte di un progetto di comunicazione editoriale che Agendadigitale.eu sta sviluppando con il partner Huawei